Pio XII: cambiare la liturgia diventa una moda
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Pio XII ha apportato molte modifiche alla liturgia, più o meno necessarie:
• Il Motu proprio In quotidianis precibus (1945) ha abbandonato la traduzione Vulgata dei Salmi, adottando il Psalterium pianum, una traduzione prodotta dal Gesuita don Augustin Bea (+1968).
• Ha introdotto il ministero straordinario della cresima nel 1946.
• La Constitutio Apostolica Sacramentum ordinis (1948) dice che l'imposizione delle mani era l'unico rito essenziale per l'ordinazione, anche se i teologi medievali consideravano la presentazione di patena e calice come rito essenziale. Poi ha cambiato il rito della Cresima.
• Ha cambiato le rubriche del breviario e del Messale (1955).
• Ha introdotto la lingua volgare in alcune parti della liturgia: Francia (1947), Germania (1950); Messa in cinese ed ebraico (1949).
• La Constitutio Apostolica Christus dominus (1953) e il Motu proprio Sacram communionem (1957) hanno ridotto il digiuno eucaristico introducendo le Messe serali.
• Il decreto Maxima redemptionis nostrae mysteria ha modificato la liturgia della Settimana Santa. Don Carlo Braga, segretario di Bugnini. a tal proposito ha scritto: "La riforma del Sabato Santo è stato un ariete da sfondamento che abbiamo introdotto nella fortezza della nostra liturgia, che fino a quel momento era stata troppo statica."
• L'Enciclica Mediator Dei (1948) è stata considerata una legalizzazione del Movimento Liturgico e un incoraggiamento a fare più modifiche alla liturgia.
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