Maria è Corredentrice: la fede della Chiesa contro le negazioni moderniste

Anima orante ci invia un altro articolo sulla Corredentrice: da non perdere!

Prima parte qui: Maria è Corredentrice, nessun dubbio. Ce lo spiega un santo sacerdote

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“Corredentrice” è un titolo adatto e proprio di Maria Santissima, spiega don Albino Sterzi nel suo quaderno teologico sottotitolato “Note di dottrina e pedagogia mariana per le delegate delle sezioni minori della G.F.” edito intorno alla metà del secolo scorso e di cui abbiamo già commentato una prima parte riguardante i modi ed i “momenti storici” in cui Maria ha partecipato e cooperato nel farsi della Redenzione operata dal Suo Divin Figlio ed unico Redentore, in modo unico per creatura, meritando perciò in modo altrettanto unico di essere elevata a Corredentrice.

Nell'affrontare la seconda parte del trattatino l'autore cala il sacrificio che storicamente la Madre del Redentore ha offerto durante la vita, la passione e la morte del Figlio, nella vita attuale e soprannaturale del Corpo Mistico che è la Chiesa.

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I rapporti tra Cristo-Capo del Corpo mistico e i fedeli-membra

Come la vite e dei tralci sono “unità organica: ciò è dovuto al fatto di possedere in comune la stessa vita”, così Gesù e i fedeli sul piano soprannaturale formano un unico organismo vitale, avendo in comune la stessa vita soprannaturale, la vita della Grazia apportata nel fedele dallo Spirito Santo nel giorno del Battesimo. E perciò osserva don Sterzi “il cristiano vive tanto soprannaturalmente quanto resta unito a Cristo mediante le virtù”. L'autore riprende poi l'immagine paolina del corpo umano, dove Cristo è il Capo, cui i fedeli sono in relazione come membra, formando un unico organismo. Come capo “Gesù esercita questo governo in duplice maniera. L'una invisibile agendo misteriosamente mediante la Sua Grazia (…) l'altra visibile, governando i suoi fedeli per mezzo del Romando Pontefice, dei vescovi”. Pur essendo colui che governa, il Risorto ha bisogno delle membra con cui forma un solo corpo ed un unico organismo, così “il Nostro Salvatore – cita Pio XII – vuole essere aiutato dalle membra del Corpo Mistico nell'esecuzione dell'opera di redenzione non per sua indigenza e debolezza, ma piuttosto perchè Egli stesso così dispose, per maggior onore della intemerata Sua Sposa”. Quindi spiega che “per divina disposizione l'opera di redenzione e di santificazione sia dei singoli che di tutti, dipende principalmente dai meriti, dalla passione e dalle preghiere di Gesù, ma a queste si devono aggiungere i meriti, i sacrifici e le preghiere dei singoli (…). Ai patimenti di Cristo nulla mancava come valore ma siccome Gesù era solo il Capo, mancavano le sofferenze delle membra, poiché la Redenzione avviene per la collaborazione di tutto il Corpo”. In tal senso i fedeli ne sono come un prolungamento, e la loro opera, nel disegno divino, completa quella – che però ribadiamo, non è mancante di alcun merito – di Cristo.

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I rapporti tra i fedeli quali membra del Corpo mistico

“Data la comunanza di vita soprannaturale, i fedeli battezzati, come formano una sola cosa con Gesù, così formano una sola cosa tra loro. Iddio ha voluto talmente legarci reciprocamente che ha disposto che il merito delle nostre preghiere, sacrifici ed opere buone non solo avesse un valore strettamente personale ma avesse pur un valore (…) di impetrazione ed espiazione anche per gli altri(...). Il bene di uno diventa il bene di cui si possono avantaggiare tutti, realizzandosi così una magnifica comunione dei beni soprannaturali” scrive don Sterzi. E aggiunge, però, che come nel bene, questa solidarietà e reciprocità si estende anche al male “nel senso che i castighi di Dio sono attirati dai peccati dei malvagi, anche sugli innocenti”. Di qui deriva “il dovere e la necessità della espiazione e della riparazione non solo per i nostri peccati ma anche per quelli degli altri”.

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Il rapporto tra Maria Santissima e il Corpo mistico

Madre di Gesù in quanto al corpo, Madre nostra – cioè delle membra del Corpo mistico – in quanto allo spirito, ma in modo altrettanto vero e reale, sul piano della grazia e della redenzione. La maternità spirituale è una vera maternità. “Si vuol affermare che non si tratta di una semplice maternità morale; cioè non si intende dire che Maria ci ama come se noi fossimo suoi figli (…). Essa è veramente nostra Madre! (…). Siccome c'è una vita soprannaturale c'è pure una maternità spirituale soprannaturale, sul piano della grazia e della redenzione” spiega l'autore. L'autore unico della grazia, Gesù, “si è servito di Maria per dare al mondo la vita”. Maria ci è madre, perciò, in quanto ha dato al mondo Gesù che è vera Vita; poi perchè sul Calvario ci ha meritato la redenzione e tutte le Grazie ad essa connesse, generandoci veramente alla vita di grazia e soprannaturale; ed infine, prosegue don Sterzi, “Maria continua la sua missione di maternità spirituale verso di noi per la sua opera di dispensatrice e di mediatrice di tutte le grazie (…) Iddio l'ha voluta dispensatrice di tutte quelle stesse grazie che Essa ci guadagnò” in particolare sul Calvario.

L'autore preferisce citare Pio X sulla mediatrice: “Maria è il collo per cui aderisce al capo ed il capo trasmette al corpo la forza e la virtù; Ella è il collo del nostro Capo per il quale ogni dono spirituale si comunica al corpo mistico di Lui”. Legame dolcissimo, quello della maternità di Maria all'umanità, consegnatale da Gesù dall'alto della croce mentre quello altrettanto tenero e unico col Figlio si spezzava ed ella rinnovava il suo “Sì” ai piedi della croce riversando l'amore per il Figlio su tutta la Sua Chiesa.

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Maria e la passione della Chiesa

Don Sterzi dei suoi tempi e di una Chiesa “perseguitata perfidamente e spietatamente, si cerca di soffocarla e di annientarla, di ridurla al silenzio, di metterla fuori legge”; precorreva quasi i tempi odierni dicendo che “i pastori sono spinti dall'apostasia, sono cacciati via (…) mentre si fa contro la Chiesa una campagna di calunnia e si cerca con ogni mezzo di disorientare i fedeli”.

E' sotto i nostri sguardi distratti, osserva l'autore, che anche oggi Gesù rinnova la Sua passione nella Chiesa “poichè è ancora Gesù che è colpito nella Chiesa, poiché (…) non si possono perseguitare le membra senza che l'affronto non raggiunga anche il capo cui esse sono vitalmente congiunte”.

Oggi Gesù, continua il sacerdote, viene perseguitato nella Chiesa per le stesse ragioni per cui fu perseguitato personalmente, e subisce le stesse violenze e i medesimi affronti. “Oggi le sofferenze di Gesù nella sua Chiesa hanno gli stessi benefici effetti che ebbero le sue personali conseguenze nella passione (…). Il dolore è fecondo, nulla di grande innanzi a Dio si produce senza il dolore (…) poiché la legge del sacrificio è universale. L'applicazione dei meriti della croce ai singoli fedeli è subordinata alla cooperazione dolorosa della Chiesa. Gesù crocifisso ha salvato il mondo; la Chiesa salva il mondo se è crocifissa con Cristo, sia per mezzo delle volontarie mortificazioni dei fedeli, sia quando è perseguitata proprio come tale”.

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Quale sia dunque la missione di Maria nella Chiesa perseguitata, è essenzialmente quella di Regina dei Martiri: Ella compì, come spiega Pio XII, ciò che manca dei patimenti di Cristo a pro del Corpo di Lui, cioè la Chiesa. Don Sterzi nel trattatino invita così a seguire l'esempio di Maria, che incita i cristiani – dice – e la Chiesa tutta ad accettare la dolorosa missione di cooperare con Gesù, nella sofferenza, alla redenzione delle anime. Dal Cielo, accanto al Figlio, più di quando visse in questa terra, Ella compie la sua vera missione di Madre di tutta la Chiesa, mediatrice della grazia che perennemente le deriva dalla redenzione. “Maria vede e interviene – scrive l'autore – presenta al Padre e a Gesù i suoi meriti, le sue sofferenze, le sue preghiere perchè la Chiesa si conformi a Gesù crocifisso. Chiede per la Chiesa la forza di soffrire per la difesa della Verità, chiede spirituale conforto e consolazione per quelli che soffrono per la fede, chiede il trionfo della Chiesa sui suoi nemici”. Ella pone così a servizio della Chiesa perseguitata tutto l'amore materno, e il suo potere di mediazione e intercessione. “Ella che nelle sofferenze di Gesù e assieme a Gesù offrì al Padre le sue pene materne, per ottenere per i futuri discepoli la grazia di imitare la intrepidezza e la forza di Gesù”. Così dal Cielo si unisce al sacrificio del Corpo Mistico, offrendo al Padre le sofferenze e la passione della Chiesa per la redenzione dell'umanità. “E vince procurando con la sua impetrazione il trionfo di questa”.

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Il sacrificio individuale delle membra è evidente e necessario, e le tribolazioni colpiscono i diversi membri in modi e tempi diversi. Maria è sempre pronta ad aiutare i suoi figli: “L'amore di Maria – commenta don Sterzi – è illuminato dalla luce di Dio. Essa vuole il nostro vero bene (…) per tale ragione anche se essa è piena di compassione e di tenerezza per noi non sempre ci toglierà il dolore quando questo fosse indispensabile per il bene dell'anima nostra: Maria non è una madre debole (…) Essa è la Regina dei Martiri che ci insegna a soffrire: è il suo primo e grande aiuto (…) ci ha perciò insegnato a vedere il dolore nella luce della fede e a farne un atto di amore a Dio, accettando la sua volontà, ed un mezzo di espiazione. Essa purissima nulla dovette espiare per sé; si offrì con Gesù per i peccati degli uomini”. Ma noi abbiamo da espiare per noi, poiché peccatori, e per gli altri poiché membra di un solo corpo.

“Sul Calvario Maria ci ha guadagnato tutte quelle Grazie di forza necessarie per accettare e fare sempre la volontà di Dio; ci ha guadagnato la Grazia grande di imitare Gesù crocifisso e Lei, vergine addolorata. E poiché tutte queste grazie Dio le ha poste nelle sue mani Essa le elargisce con materna prodigalità in proporzione alla nostra necessità e debolezza”.

Su questi spunti spirituali, l'invocazione di Pio XII che implora: “La stessa santissima genitrice (...) si adoperi ad ottenere da Lui che dall'eccelso capo scendano senza interruzione su tutte le membra del mistico corpo rivoli di abbondantissime grazie”.

(Anima orante)
LiberaNosDomine
"Io oggi vi esorto di stare vicino a Me, la Madre del Cielo, la Regina della pace, Maria Corredentrice degli uomini!" ... www.madonnadelpino.altervista.org/m2/corredentrice.html
Francesco I
Mentre gli altri seminari chiudono per mancanza di vocazioni, suscitando le inutili Lacrime di coccodrillo- del "Grande timoniere" ammirate quale magnifico, capiente e frequentatissimo seminario dedicato a "Nostra Signora Corredentrice" è stato costruito in terra d'Argentina da parte di chi è fedele a Maria Santissima anziché agli idoli pagani, a Giuda Iscariota ed a Lutero !
Seminario Internacional …Altro
Mentre gli altri seminari chiudono per mancanza di vocazioni, suscitando le inutili Lacrime di coccodrillo- del "Grande timoniere" ammirate quale magnifico, capiente e frequentatissimo seminario dedicato a "Nostra Signora Corredentrice" è stato costruito in terra d'Argentina da parte di chi è fedele a Maria Santissima anziché agli idoli pagani, a Giuda Iscariota ed a Lutero !
Seminario Internacional Nuestra Señora Corredentora FSSPX
ricgiu
✍️ che cosa vuol dire l' M contorto di Tempi di Maria? Tra tutti i loghi dà un'impressione sinistra.....e questo non depone bene.....
Tempi di Maria
Mi scusi, ma si possono dire cose tanto insulse? Qui pare che la gente vede cose sinistre dappertutto anche dove non ci sono. Meglio evitare di esprimere considerazioni del genere