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Molto fumo: Vaticano/Damilano attaccano nuovamente il cardinale Becciu

L'Espresso (27 novembre) – il portavoce del Vaticano contro il cardinale Becciu - ha minato la sua credibilità con una seconda imbarazzante apologia di Marco Damilano, direttore della testata.

Damilano sostituisce fatti con indignazione, emozioni, accuse arbitrarie, attacchi ad-hominem e una cortina fumogena di parole. Il cardinale Becciu ha citato in giudizio L'Espresso per diffamazione.

Anche in questo caso, Damilano chiama falsamente Becciu "ex cardinale". Si mostra indignato per la valutazione di Becciu di essere stato licenziato perché Francesco si è lasciato manipolare da L'Espresso. Damilano è scioccato: "Non può sostenerlo un cardinale della Chiesa che ha giurato di sacrificare la sua vita per difendere il pontefice cui deve la nomina".

Cosa c'entra il giuramento dei cardinali con il fatto che Francesco ama fare il gioco dei giornalisti?

Damilano insiste che lo stesso Becciu ha dichiarato in una conferenza stampa che "il Papa mi ha detto di aver avuto la segnalazione dei magistrati che avrei commesso peculato".

Questa non è certamente stata la prima volta che Francesco ha mentito a qualcuno. Tenendo tra le mani una copia de L'Espresso, difficilmente poteva ammettere che L'Espresso era la ragione per cui aveva licenziato il cardinale.

Dimilano non è in grado di spiegare perché L'Espresso abbia creato la pagina web "Ecco le ragioni per cui Becciu si è dimesso" ore prima che questo accadesse.

Conclude il suo colpo di scena attaccando gratuitamente gli avvocati di Becciu, ovviamente senza offrire dei fatti.

Foto: © Mazur, CC BY-NC-SA

N.S.dellaGuardia
Da "l'espresso" può mai venire qualcosa di buono?
Hanno rovinato il nome di un treno e di un caffè...