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Covid: russofobia usata per imbavagliare la libertà di parola

Il governo del Canada ha annunciato un nuovo gruppo di consulenza di "esperti" sulla "sicurezza online" (parola in codice per la censura) per affrontare "contenuto nocivo online".

Tra gli "esperti" ci sono un professore di religione, un attivista comunista, un professore di arti e scienze umane.

"È chiaro che il contenuto nocivo online è un problema serio," ha detto l'argentino Pablo Rodrigues, ministro canadese per il patrimonio culturale. "Contenuto nocivo" può essere considerato: "disinformazione, bullismo, molestie, diffamazione, teorie cospiratorie".

DailyExpose.uk (1° aprile) spiega che si tratta di argomento aperto a interpretazione, che "ricade su un governo che ha attaccato i propri cittadini congelando i conti bancari semplicemente per essersi opposti agli obblighi draconiani del governo in nome del Covid-19.”

Foto: Crusty Da Klown (Busy), Flickr, #newsXdvyzgoznz

N.S.dellaGuardia
Covid-guerra: stessi toni, stessa narrazione, stesso programma, stessi assatanati di sangue a portare avanti i piani di satana.
Attendiamo fiduciosi i piani di Dio Padre che spazzeranno via ogni minimo ricordo di male