Bergoglio silura il cardinale cattolico Müller per salvare l'Amoris laetitia

di Franca Giansoldati

Città del Vaticano - I primi ad annunciare il siluramento del Prefetto della Dottrina della Fede sono stati alcuni siti tradizionalisti.

Poi piano piano le notizie si sono accavallate, confermando di fatto l'ultima clamorosa decisione di Papa Francesco: liquidare il teologo tedesco Gerhard Müller , l'osso duro che sul piano teologico, in questi quattro anni di pontificato, si è spesso pronunciato in controtendenza alla linea possibilista e riformatrice di Bergoglio. Sulla questione dell'Amoris Laetitia, per esempio (forse il documento più importante del pontificato con il quale è stato riformato il matrimonio cattolico), la divergenza è emersa palese, creando anche disorientamento tra i vescovi. Il motivo addotto per giustificare il cambio della guardia al dicastero chiave è stata la scadenza del quinquennio di lavoro che Muller ha ormai raggiunto. Domani, 2 luglio, terminerà il suo lavoro. Normalmente la conferma del secondo quinquennio per i capi dicastero che non hanno oltrepassato i 75 anni è un passaggio che scivola via. In questo caso ad amplificare la decisione papale c'è l'età del cardinale tedesco: Muller ha solo 70 anni. In pratica gliene mancano altri cinque per raggiungere l'età della pensione.

Bergoglio lo ha convocato a Santa Marta tre giorni fa e gli ha comunicato l'intenzione di cercare un successore.
L'identikit forse è facile da indovinare: il prossimo guardiano della fede all'ex sant'Uffizio dovrà essere meno cattolico e meno intransigente di quanto non sia stato Müller. Il quale sul magistero in tema di divorziati risposati al Papa non le ha mandate a dire. Due visioni e due approcci pastorali differenti. «Abbiamo la dottrina che è espressa anche nel catechismo, nel concilio di Trento, nel concilio vaticano, in altre dichiarazioni della nostra congregazione.

La pastorale non può avere un altro concetto rispetto alla dottrina, la dottrina e la pastorale sono la stessa cosa. Gesù Cristo come pastore e Gesù Cristo come maestro con la sua parola non sono persone diverse». Da qui la frattura che si è ampliata sempre più fino all'epilogo.

Müller prima di arrivare a Roma su desiderio di Benedetto XVI nel 2012, è stato vescovo di Ratisbona. Per anni è stato docente di teologia nell’università Ludwig-Maximilians di Monaco. Ratzinger gli aveva affidato la cura della propria opera omnia, ossia la raccolta di tutti i suoi scritti teologici. In mattinata il Vaticano ha ufficializzato la promozione per il gesuita Ladaria, attualmente numero due della Congregazione della Fede e braccio destro di Müller.

Sabato 1 Luglio 2017, 11:48
www.ilmattino.it/…/papa_francesco_…
alda luisa corsini
Abramo
Da dove è preso questo articolo?
Aracoeli
Se il papa pensa di risolvere i suoi problemi silurando cardinali scomodi, si illude di brutto.