Oggi l'uomo orgoglioso è sceso sempre più nella menzogna. Riconosce perché siamo in tempi di persecuzione da parte dei pastori compromessi con la Bestia la possibilità di accedere all'Eucaristia profanandola. Ora dovremmo allinearci al loro pensiero per ricevere indegnamente il Corpo e Sangue di Dio direttamente sulle nostre mani profanandolo? Bene disse S. Paolo che chi mangia il Corpo e il Sangue …Altro
Oggi l'uomo orgoglioso è sceso sempre più nella menzogna. Riconosce perché siamo in tempi di persecuzione da parte dei pastori compromessi con la Bestia la possibilità di accedere all'Eucaristia profanandola. Ora dovremmo allinearci al loro pensiero per ricevere indegnamente il Corpo e Sangue di Dio direttamente sulle nostre mani profanandolo? Bene disse S. Paolo che chi mangia il Corpo e il Sangue di Cristo senza riconoscerLo, mangia e beve la propria condanna.
"Perciò chiunque in modo indegno mangia il pane o beve il calice del Signore, sarà reo del corpo e del sangue del Signore. Ciascuno, pertanto, esamini se stesso e poi mangi di questo pane e beva di questo calice; perché chi mangia e beve senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna".
(1 Corinzi 11,27-29)
"Le eresie palesi hanno obliterato addirittura molte vene che, partendo dal mio Cuore, scendevano a nutrire l’organismo della Chiesa, Una, Cattolica, Romana, Universale e molta parte dell’organismo è divenuta un membro paralizzato, morto alla vita, destinato a portare cellule cancerose" 20.9.43 (Valtorta)
"Oggi sta accadendo una grande eresia, una sacrilega al sommo eresia. …..
Si bandisce un nuovo vangelo, si fonda una nuova Chiesa, si eleva un nuovo altare, s’innalza una nuova croce, si celebra un nuovo sacrificio. Vangelo, chiesa, altare, croce, sacrificio di uomo. Non di Dio.
Uno è il Vangelo: il mio.
Una è la Chiesa: la mia, cattolica romana.
Uno è l’Altare: quello consacrato dall’olio, dall’acqua e dal vino; quello fondato sulle ossa di un martire e di un santo di Dio.
Una è la Croce: la mia. Quella da cui pende il Corpo del Figlio di Dio: Gesù Cristo; quella che ripete la figura del legno che Io ho portato con infinito amore e con tanta fatica sino alla cima del Calvario. Non ci sono altre croci". 17.1.44 (Valtorta)