Francesco I
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Giorgio Napolitano l'altro "grande d'Italia" secondo Bergoglio

Quando Napolitano disse: “in Ungheria l’Urss porta la pace” I «fatti» sono noti. Nel 1956, a seguito del XX Congresso del Pcus, quello in cui Kruscëv denunciò i crimini di Stalin, nei Paesi dell’ …Altro
Quando Napolitano disse: “in Ungheria l’Urss porta la pace”
I «fatti» sono noti. Nel 1956, a seguito del XX Congresso del Pcus, quello in cui Kruscëv denunciò i crimini di Stalin, nei Paesi dell’ Europa orientale si ebbero una serie di piccole e grandi rivolte da parte di popoli che chiedevano libertà e democrazia. Il 23 ottobre si mosse l’ Ungheria, con una gigantesca manifestazione a Budapest. L’ Unione Sovietica reagì inviando i suoi carri armati.
Nel 1956, all’indomani dell’invasione dei carri armati sovietici a Budapest, mentre Antonio Giolitti e altri dirigenti comunisti di primo piano lasciarono il Partito Comunista Italiano, mentre “l’Unità” definiva «teppisti» gli operai e gli studenti insorti, Giorgio Napolitano si profondeva in elogi ai sovietici. L’Unione Sovietica, infatti, secondo lui, sparando con i carri armati sulle folle inermi e facendo fucilare i rivoltosi di Budapest, avrebbe addirittura contribuito a rafforzare la «pace nel mondo»…
«Napolitano non venga a Budapest …Altro
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Francesco Federico