Roma, alunni in gita al circolo Lgbtq? Barbato (FdI): questo è progressismo deleterio

“I servizi scolastici ed educativi erogati da Roma Capitale sono un disastro. Non solo per quanto attiene alla gestione del personale educativo. Ma anche per quanto riguarda l’offerta formativa che questa Giunta, in modo neanche troppo subdolo, propone alle scuole.

Di ogni ordine grado della capitale”. Lo dichiara la consigliera capitolina Fdi Francesca Barbato.

“Infatti, hanno dato luogo a corsi rivolti alle educatrici per aiutarle a veicolare nei bambini messaggi di “decostruzione del genere maschile e femminile”. E adesso propongono un’offerta formativa dove figurano proposte di far visita ad associazioni Lgbtq, circoli di cultura omosessuale ed altro.

Ho chiesto chiarimenti sui criteri utilizzati per la formulazione delle offerte formative alla Direttrice Servizi di supporto al sistema educativo e scolastico di Roma Capitale, Angela Levatino. Ma non ho avuto ancora risposta. Una cosa è educare alla tolleranza e al rispetto – spiega Barbato – altro è inoculare nei bambini, anche piccoli, la convinzione che la sessualità e l’affettività possano essere qualcosa di fluido. Da cambiare o modificare all’occorrenza a seconda dei propri stati d’animo. Recentemente è stata proposta in assemblea Capitolina una mozione di Fratelli d’Italia che chiedeva, appunto, che per ogni attività fosse sempre richiesto il consenso dei genitori ma è stata respinta dalla maggioranza”.

”Qui a Roma, ultima roccaforte di una sinistra animata da un progressismo estremo e deleterio, si sta facendo di tutto per minare alle basi l’intero sistema valoriale che ha permesso al nostro paese di crescere e di prosperare. Quello che manca – conclude – sono delle vere politiche a sostegno della famiglia, non certo una sovversione dell’architrave su cui poggia la nostra società.”

Anche l’associazione Pro Vita & Famiglia punta l’indice contro i progetti educativi la cui vera finalità è di indottrinamento ideologico.

In particolare l’associazione cita l’iniziativa “Ti presento Andrea. Viaggio nella comunità LGBTQIA+” rivolto a scuole medie, licei e istituti professionali, previsto da novembre 2023 a maggio 2024. “Perché trasformare ancora una volta la scuola in territorio di scontro politico?”, si chiede l’associazione rivendicando il diritto delle famiglie a fornire il consenso per eventuali iniziative di questo tipo.

Roma, alunni in gita al circolo Lgbtq? Barbato (FdI): questo è progressismo deleterio - Secolo d'Italia
warrengrubert
Questa non è educazione. È indottrinamento, o meglio lavaggio del cervello.
Oscar Magnani
A @Francesco Federico Vero, peró in vernacolare il nome "Andrea" mi risulta che sia un nome maschile solo in italiano e in polacco, per il resto del pianeta é un nome femminile (giusto per dire come siamo messi...).
Francesco Federico
@Oscar Magnani
Nella loro grassa ignoranza, come si nota anche nel presente articolo, i sodomiti amano molto il nome "Andrea" in quanto lo ritengono ambigenere , cioè da usare sia al maschile che al femminile,tutto questo perché in italiano termina con la lettera "a". In realtà il nome Andrea è esclusivamente maschile in quanto la sua etimologia trae origine dal greco Andréas” (che deriva a …Altro
@Oscar Magnani
Nella loro grassa ignoranza, come si nota anche nel presente articolo, i sodomiti amano molto il nome "Andrea" in quanto lo ritengono ambigenere , cioè da usare sia al maschile che al femminile,tutto questo perché in italiano termina con la lettera "a". In realtà il nome Andrea è esclusivamente maschile in quanto la sua etimologia trae origine dal greco Andréas” (che deriva a sua volta da andrós), che indica l'uomo con riferimento alla sua mascolinità. Altre interpretazioni riconducono il nome ad “andréia”, che indica “forza”, “valore”, “coraggio”, “virilità”.
warrengrubert
Purtroppo anche in Italia danno questo nome anche alle bambine.