"Non è giusto" che il cardinale Marx e il vescovo Bätzing, presidente dei vescovi tedeschi, abbiano accusato Benedetto XVI di aver gestito male casi di molestie quando era arcivescovo di Monaco, ha detto il cardinale Duka, 78, di Praga, a LaNuovaBq.it (19 aprile).
Duka spiega che "le molestie non sono un crimine della Chiesa, sono un crimine delle persone", ha dei dubbi su denunce di molestie "di 100 anni prima" e spiega che un vescovo non è un giudice o un poliziotto. Quindi i casi omosex vanno affidati alla giustizia penale.
Mentre Ratzinger spiega l'aumento delle molestie con il crollo della morale del '68 [=Vaticano II], il piano dei tedeschi è di usare le stesse molestie per presentare questo crollo come una nuova norma morale, dice Duka. Secondo lui, il Sinodo Tedesco non è un movimento della Chiesa universale, perché i tedeschi agiscono "come se la Chiesa non si fondasse su Gesù Cristo e gli Apostoli, ma piuttosto la vedono come un'azienda, o come un partito politico."
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