Arcidiocesi usa nomi finti per cresima ai travestiti
L'arcidiocesi di Torino ha diramato istruzioni per la cresima di travestiti (LaNuovaBq.it, 8 aprile), senza dubbio un problema estremamente urgente.
Ai funzionari parrocchiali è stato detto di attenersi al nome di battesimo, ma di aggiungere un finto nome al candidato, come risulta nei registri civili.
Il finto nome non può essere usato [ancora] per futuri matrimoni, scrive l'arcidiocesi, ma le istruzioni prevedono che i preti usino il finto nome per chiamare la persona nel rito cresimale.
Ciò costituisce un sacrilegio, perché la cresima si può ricevere solamente in stato di grazia. Chi nega il proprio genere si mette in opposizione alla volontà di Dio, quindi deve pentirsi, confessarsi e farsi assolvere.
I rarissimi casi di travestiti candidati alla cresima vanno rinviati fino a conversione avvenuta.
Foto: © Mazur/cbcew.org.uk, CC BY-NC-ND, #newsRmisyppqvu
Ai funzionari parrocchiali è stato detto di attenersi al nome di battesimo, ma di aggiungere un finto nome al candidato, come risulta nei registri civili.
Il finto nome non può essere usato [ancora] per futuri matrimoni, scrive l'arcidiocesi, ma le istruzioni prevedono che i preti usino il finto nome per chiamare la persona nel rito cresimale.
Ciò costituisce un sacrilegio, perché la cresima si può ricevere solamente in stato di grazia. Chi nega il proprio genere si mette in opposizione alla volontà di Dio, quindi deve pentirsi, confessarsi e farsi assolvere.
I rarissimi casi di travestiti candidati alla cresima vanno rinviati fino a conversione avvenuta.
Foto: © Mazur/cbcew.org.uk, CC BY-NC-ND, #newsRmisyppqvu