La profezia di Pio XII: "Invano i cristiani cercheranno la lampada rossa dove Dio li aspetta…"

Quella che segue è un'impressionante profezia del venerabile Pio XII che in parte vediamo realizzata ma che, nel suo contenuto più angosciante, si apre ad un futuro che sembra non lontano da noi:

« Sono preoccupato per il messaggio che ha dato la Beata Vergine a Lucia di Fatima. Questo insistere da parte di Maria, sui pericoli che minacciano la Chiesa, è un avvertimento divino contro il suicidio di alterare la Fede, nella Sua liturgia, la Sua teologia e la Sua anima…

Sento tutto intorno a me questi innovatori che desiderano smantellare la Sacra Cappella, distruggere la fiamma universale della Chiesa, rigettare i suoi ornamenti e farla sentire in colpa per il suo passato storico…

Verrà un giorno in cui il mondo civilizzato negherà il proprio Dio, quando la Chiesa dubiterà come dubitò Pietro. Sarà allora tentata a credere che l’uomo sia diventato Dio...

Nelle nostre chiese, i Cristiani cercheranno invano la lampada rossa dove Dio li aspetta. Come Maria Maddalena, in lacrime dinanzi alla tomba vuota, si chiederanno: “Dove Lo hanno portato?” » (1).


***

Oltre allo spirito profetico, il "Pastor Angelicus" ebbe anche un'acutissima capacità di discernimento per comprendere profondamente la situazione del mondo e della Chiesa nella quale si trovava ad operare come Guida della Chiesa e dell'umanità.

In un memorabile discorso risalente agli anni Cinquanta, per esempio, il Papa presentava in poche battute, in modo penetrante ed efficace, il piano diabolico steso a tavolino e portato avanti dalle forze nemiche di Dio e della Chiesa:

« Oh, non chiedeteci qual è il “nemico” né quali vesti indossi. Esso si trova dappertutto e in mezzo a tutti; sa essere violento e subdolo. In questi ultimi secoli ha tentato di operare la disgregazione intellettuale, morale, sociale dell'unità nell'organismo misterioso di Cristo. Ha voluto la natura senza la grazia; la ragione senza la fede; la libertà senza l'autorità; talvolta l'autorità senza la libertà. È un “nemico” divenuto sempre più concreto, con una spregiudicatezza che lascia ancora attoniti: Cristo sì, Chiesa no. Poi: Dio sì, Cristo no. Finalmente il grido empio : Dio è morto; anzi: Dio non è mai stato. Ed ecco il tentativo di edificare la struttura del mondo sopra fondamenti che Noi non esitiamo ad additare come principali responsabili della minaccia che incombe sulla umanità: un’economia senza Dio, un diritto senza Dio, una politica senza Dio. Il “nemico” si è adoperato e si adopera perchè Cristo sia un estraneo nelle Università, nella scuola, nella famiglia, nell'amministrazione della giustizia, nell'attività legislativa, nel consesso delle nazioni, là ove si determina la pace o la guerra. Esso sta corrompendo il mondo con una stampa e con spettacoli, che uccidono il pudore nei giovani e nelle fanciulle e distruggono l'amore fra gli sposi; inculca un nazionalismo che conduce alla guerra ».

In queste poche battute, il grande Pontefice aveva colto l'essenza velenosa del processo rivoluzionario che dura dal XV-XVI sec. Quell'attacco coordinato di forze avverse alla Fede cristiana e alla Chiesa cattolica a cui fa riferimento il venerabile Pio XII ha, infatti, i suoi prodromi già nel XV-XVI sec. nel fenomeno dell’Umanesimo-Rinascimento che preparò in certo modo il terreno a Lutero (1° Rivoluzione), esplose gradualmente nel XIX sec. dopo la tragica esperienza della Rivoluzione anticristiana in Francia (2° Rivoluzione) per poi inalberarsi, violento, durante il XX secolo con il Comunismo prima (3° Rivoluzione) e poi, finalmente, con il Sessantotto, l’ esito volgare di tutto il processo (4° Rivoluzione) che porta alle estreme conseguenze i principi velenosi e autodistruttivi che la Rivoluzione ha sviluppato nell’arco di sei secoli. Noi ci troviamo, attualmente, nel post-Sessantotto, che comporta tutto quello sfacelo e distruzione radicale che non risparmia alcun valore.

Una formula sintetica che possa spiegare questo processo fino al nostro presente (in termini quasi sinonimici rispetto a quelli usati del Pontefice e qui si coglie la sua profonda acutezza spirituale...) potrebbe essere la seguente:

«
Cristo si - Chiesa no » (Umanesimo-Luteranesimo),
« Dio si - Cristo no »
(Illuminismo-Rivoluzione francese),
« uomo si - Dio no »
(Comunismo),
« uomo no »
(Rivoluzione sessantottina),
«
satana si » (il Terzo millennio, il nostro presente)!

In questo senso, la Rivoluzione si presenta come la categoria filosofico-teologica che proclama – prima in modo sotterraneo e poi palese – il rinnegamento orgoglioso da parte dell’uomo del meraviglioso progetto di Dio sull’umanità rimuovendo, tegola dopo tegola, i pilastri su cui Dio aveva costruito l’economia della Salvezza e con cui ha rivelato se stesso e la sua misericordia all’uomo.

Questo processo velenoso è quello a cui si è tentato di opporre con tutte le sue energie il Papa Pio XII durante tutto l'arco del suo Pontificato. La sua soluzione era, sulla scia dei suoi predecessori Pio X e PioXI, l'unica vera e l'unica possibile che davvero la Chiesa debba perseguire: l'impegno, cioè, ad istaurare il Regno di Cristo in terra!

In Pio XII, però, l'aspetto mariano era molto accentuato. Il suo profondo desiderio, sulla scia soprattutto del messaggio di Fatima a cui fu sempre devotissimo, era quello di vedere instarato in terra quel regno di Maria che avrebbe dovuto aprire le porte a quello di Cristo.

Sentiamo rivolte a noi le parole che questo grande Papa rivolse, nel lontano 1954, ai partecipanti ad un Congresso Mariano in Brasile:

« Voi, inginocchiati ai piedi dell’Immacolata Regina, dovete essere disposti a non riposare, finché non la vedrete regnare sovrana su tutto e su tutti, dapprima in voi stessi, poi attorno a voi, nelle famiglie, nelle classi e gruppi sociali e in tutte le attività private e pubbliche » (3), come pure quelle rivolte ad un altro gruppo di cattolici impegnati qualche anno dopo che sono un autentico programma di militanza cattolica senza se e senza ma:

« Moltiplicate, diletti figli, le avanguardie sante di un esercito eroico la cui azione, se Dio vorrà, può preparare una vittoria e un trionfo oggi difficilmente immaginabili » (4).


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Note:
1) Pius XII Devant L'Histoire, Editions du Jour/Robert Laffont, 1972, pp. 52-53.
2) Papa Pio XII, Discorso agli uomini di azione cattolica nel XXX° della loro unione: w2.vatican.va/…/hf_p xii_spe_19521012_uomini-azione-cattolica.html.
3) Venerabile Pio XII, Messaggio, 7.09.1954, in occasione del Congresso Mariano del Brasile.
4) Idem, Discorso, 18.02.1958.
il vandea
San Pio XII, intercedi per la Chiesa, affinche' il Signore le conceda un altro Papa come te, che possa ricondurla alla retta Fede.
Gaetano2
Che San Pio XII protegga la Santa Chiesa, di cui ebbe eroicamente cura, anche ora dal Cielo!
Massimo M.I.
Stat Crux
Angelico Pastore, sveglia anche tu, come Pietro, Cristo Signore, perché ancora sgridi i venti e il mare in tempesta! (Mt 8,26)
solosole
Santità amatissima interceda per noi, piccolo resto di Maria. Profezia avverata
Tempi di Maria
il Venerabile parlò anche dell'Islam:
«Sarà costruito un grande tempio islamico nella culla del cattolicesimo…».
C’è una profezia del XVII secolo che prevede «La grande moschea, nel cuore del cattolicesimo».
«… L’ombra dell’Islam», dice il messaggio «segnerà le gradinate di San Pietro… nel tempo in cui sarà prossimo un grande evento».
Anche Pio XII aveva previsto la costruzione del «grande …Altro
il Venerabile parlò anche dell'Islam:

«Sarà costruito un grande tempio islamico nella culla del cattolicesimo…».

C’è una profezia del XVII secolo che prevede «La grande moschea, nel cuore del cattolicesimo».

«… L’ombra dell’Islam», dice il messaggio «segnerà le gradinate di San Pietro… nel tempo in cui sarà prossimo un grande evento».

Anche Pio XII aveva previsto la costruzione del «grande tempio islamico, nella culla del cattolicesimo».

E, se analizziamo alcune sue parole, riportate dai biografi del Pontefice, dobbiamo dire che si può scorgere un vaticinio «sul rinnovarsi delle guerre di religione».

Perché sarà soprattutto «l’islamismo che cercherà d’invadere l’Europa, per genuflettere la civiltà cristiana».

La prima parte di questi vaticini si è già avverata.

Mercoledì 21 giugno 1995 è stata difatti inaugurata la grande moschea di Roma.

E, com’era profetizzato, si tratta di «un grande tempio».

Vennero impiegati difatti quasi vent’anni per costruirla.

E oggi, con la sua possibilità di contenere oltre duemila persone, è considerata la più grande moschea d’Europa.

Va messo poi in risalto il fatto che non si tratta della prima moschea in Italia, perché ne esistono già una cinquantina, con oltre duecento posti di aggregazione.

È il primo passo verso la conquista islamica dell’Europa?

I messaggi profetici sembrano rispondere positivamente.

Anche se una parte del mondo cattolico è convinta della pacifica convivenza tra cristianesimo e islamismo.

L’infiltrazione islamica sarà, forse, facilitata da questa spaccatura tra coloro che considerano possibile la convivenza tra cristiani e islamici e coloro che la rigettano completamente.

Fonte: mlnv.org/…/lislam-sara-sem…
Veritasanteomnia
Personalmente ritengo che gli Uomini di Chiesa dovrebbero tenere in maggior considerazione le profezie dei Santi Pontefici che parlavano ispirati dallo Spirito Santo: avrebbero un'importante chiave interpretativa dei tempi attuali e potrebbero meglio guidare le pecore loro affidate
Tempi di Maria
«Il pericolo che corre la prossima generazione sarà quello di crescere senza i due supporti fondamentali: la fede e l'umiltà… Se mancano questi due cardini, la vita sarà difficile; e alle prime difficoltà, l'uomo si fletterà su se stesso, rinunciando a lottare…».
Sono parole pronunciate da Pio XII nel 1950. Si tratta di una visione profetica. E la conferma la troviamo nelle recenti dichiarazioni …Altro
«Il pericolo che corre la prossima generazione sarà quello di crescere senza i due supporti fondamentali: la fede e l'umiltà… Se mancano questi due cardini, la vita sarà difficile; e alle prime difficoltà, l'uomo si fletterà su se stesso, rinunciando a lottare…».

Sono parole pronunciate da Pio XII nel 1950. Si tratta di una visione profetica. E la conferma la troviamo nelle recenti dichiarazioni di un noto educatore che, analizzando «il problema droga», arriva a questa preoccupante conclusione: «… abbiamo una generazione fragile; una generazione con poche speranze, perché priva di fede… Una generazione con mille problemi, coinvolta in una competizione frenetica, devastante, nella quale non ha alcun posto l'umiltà…».

Parlando a un gruppo di madri cattoliche, nel 1950, il Pontefice ricordava anche: «… che i giovani vanno educati a vivere una vita interiore; vanno educati alla preghiera e alla meditazione, perché l'uomo che nei momenti difficili non riesce a rifugiarsi nella preghiera, vive male e non riesce a donare la pace alle persone che gli sono vicine…».

Anche qui Pio XII aveva «visto» giusto.

La conferma ci viene data anche da Giovanni Paolo II, che rivolgendosi soprattutto ai giovani, ha ripetutamente dichiarato

che: «… oggi si vive male, perché non si è più capaci di vivere una vita interiore».

Tutto è all'insegna dell'esteriorità. Nel mondo serpeggia una specie di culto blasfemo per le cose materiali, per i piaceri della carne.

Manca la fede, manca la spiritualità, manca l'umiltà: ecco la tragedia della nuova generazione.

Una tragedia che Pio XII aveva profetizzato.

Una tragedia che coinvolgerà, purtroppo, un numero sempre maggiore di giovani, spingendoli spesso sulla strada disperata della droga.

Fonte: mlnv.org/…/le-difficolta-d…

Davvero spirito profetico eminente quello del venerabile Pio XII!
Un altro commento da Tempi di Maria
Tempi di Maria
Invito coloro che hanno già letto l'articolo a rileggerlo. Ho inserito delle non piccole aggiunte... Evviva Pio XII!
Francesco I
Purtroppo la profezia di Sua Santità Pio XII non tardò ad avverarsi:
La riforma più contraddittoria della storia della Chiesa: la messa di Paolo VIAltro
Purtroppo la profezia di Sua Santità Pio XII non tardò ad avverarsi:

La riforma più contraddittoria della storia della Chiesa: la messa di Paolo VI