Lo "sbattezzo": un peccato contro lo Spirito Santo
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«Qualunque peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata!» (Mt 12,31).
Fare una cosa del genere è esattamente rifiutare, liberamente e coscientemente, l'azione di Dio che è la redenzione. Non esiste atto più grave! E' imperdonabile perché la persona rifiuta il perdono! La persona che si fa sbattezzare si maledice da sé. Si condanna all'inferno eterno e non potrà riparare con nessuna penitenza di nessun tipo.
Purtroppo nella coscienza dei fedeli e delle persone questo atto sembra quasi un gioco, una burla, un atto non esecrabile, proprio perché spesso è presentato in modo scherzoso, volutamente irrisorio. Purtroppo la realtà è che questo atto è un peccato ed è un peccato imperdonabile! Chi si chiude alla salvezza si dà a satana, anima e corpo. C'è bisogno che qualcuno tuoni dal pulpito contro questa pratica blasfema e satanica al sommo grado!
Chi si fa sbattezzare non pensi che il battesimo che ha ricevuto scompaia, perché cosi come il sacramento della cresima e il sacramento dell'Ordine, il Battesimo imprime il carattere nell'anima del battezzato (Catechismo della Chiesa Cattolica) e perciò nessuno mai potrà mai rendere un battezzato un non battezzato, un cresimato un non cresimato e un sacerdote una persona non consacrata. Anche dopo la morte il battezzato, il cresimato e il sacerdote sono tali davanti a Dio e alle anime dei beati e dei dannati. Per questo motivo un'anima battezzata, cresimata e consacrata che va in paradiso, non gode della felicità del cielo come un'anima che non ha ricevuto questi sacramenti. Viceversa, soffre più all'inferno di chi si danna senza aver ricevuto questi sacramenti. Lo sbattezzo non cancella il Battesimo ricevuto ma lo rigetta di fatto. Si illude la persona che fa il gioco di satana in questo modo, di non avere più rapporti con Dio. Si illude di essere libero, di essere indipendente, di poter godere della sua vita come vuole, ma si sbaglia: è il primo di tutti gli schiavi perché si è dato volontariamente al demonio. Chi fa questo pagherà il prezzo della dannazione eterna. Se conoscete persone che intendono fare questo atto gravissimo, fate di tutto - di tutto! - per dissuaderle! Conoscendo il destino a cui vanno incontro di loro spontanea volontà... Nei tempi antichi questa pratica aveva il nome di apostasia. Era uno di quei peccati per cui la chiesa si domandava se aveva il potere di rimetterlo in terra oppure se doveva differirne il perdono a Dio tanto era grave.
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