APOSTATA

Sally Dorman shares this

Leo XIV ordaining Abp Wachowski, commenting on parable of Pharisee & tax collector: the "first lesson" for a bishop is humility. "Not the humility of words, but that which dwells in the heart of one who knows he is a servant, not a master; a shepherd, not owner of the flock."

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Michi Gini shares this

Il Pontefice ha delineato, con parole di intensa spiritualità e chiarezza teologica, la fisionomia del vescovo secondo il cuore di Cristo: un uomo di preghiera e di umiltà, pastore che non possiede, ma custodisce; che non domina, ma serve...
...Nel corso dell’omelia, Papa Leone XIV ha tracciato con chiarezza la sua visione del ministero episcopale, presentandolo come servizio radicato nell’umiltà e nella preghiera...
...Rivolgendosi direttamente al neo-arcivescovo, Leone XIV ha ricordato le sue radici polacche - “terra di laghi e foreste, dove il silenzio è maestro” - sottolineando come proprio da quella terra Wachowski abbia imparato la sobrietà, la forza, la fedeltà al lavoro e alla speranza”. Queste qualità, ha detto il Papa, devono ora divenire tratti distintivi del suo ministero: Il vescovo è chiamato a seminare con pazienza, a coltivare con rispetto, ad attendere con speranza. È custode, non proprietario; uomo di preghiera, non di possesso”...
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Il caso Campisi: un’ordinazione negata
Secondo quanto viene riferito in Terza Loggia inizialmente si era valutata la possibilità che anche Mons. Roberto Campisi, Sotto-Segretario della Sezione per i Rapporti con gli Stati, potesse ricevere l’ordinazione episcopale in questa stessa circostanza. Campisi - che aveva espresso questo desiderio per non lasciare la Segreteria di Stato privo di zucchetto - non ha però ottenuto il risultato sperato. Il Santo Padre ha deciso di nominarlo Osservatore Permanente della Santa Sede presso l’U.N.E.S.C.O., con l’incarico di seguire anche le Organizzazioni Internazionali Cattoliche, ma senza la dignità episcopale.
Una decisione che appare come una punizione al metodo di lavoro che il sacerdote siciliano aveva contribuito a instaurare all’interno della Sezione per gli Affari Generali della Segreteria di Stato durante il pontificato di Francesco.
Le parole conclusive dell’omelia del Papa racchiudono l’intera visione ecclesiale: “Che la gloria di Dio illumini il tuo cammino e che la pace di Cristo abiti dove tu porrai il tuo passo. Gloria Deo, Pax Hominibus.” In questa benedizione si delinea il modello di vescovo che Leone XIV desidera per la Chiesa: un uomo che non alza la voce ma prega, che non conquista ma accompagna, che non impone ma ama.

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