Esame di coscienza frequente

[per chi si confessa frequentemente]

Verso Dio

Se non avete adempito con prontezza e devozione la imposta; penitenza se non vi siete dato premura di emendarvi dei soliti mancamenti; o di mettere in pratica i suggerimenti del confessore; se per umano rispetto o per accidia o per altri vani motivi avete omesso o fatto senza spirito di devozione le solite pratiche di pietà, ecc. Come vi siete riportato nella chiesa, se avete per mera curiosità girato intorno gli occhi o ciarlato senza bisogno, o dato agli altri a volte occasione di divagarsi, di ridere, di scherzare; se nelle vostre occupazioni non avete mai procurato di innalzare la mente a Dio, oppure lo faceste più pel vostra soddisfazione che per sua gloria; se ascoltato con poco raccoglimento o senza intenzione di approfittare o forse anche trascurato senza legittimo motivo, la divina parola nelle prediche, nella dottrina, ecc.; se nominato con poco rispetto Iddio, Maria Vergine e i Santi. Se trascurate le ispirazione che vi insinuavano la fuga del male e la pratica della virtù necessarie al vostro stato; se perduto il tempo in ozio o in occupazioni affatto inutili, se mancato di rassegnazione o di confidenza nelle disgrazie, nelle malattie, nelle tentazioni, ecc.

Verso il prossimo.

Con pensieri – Se avete giudicato temerariamente del prossimo; se fomentati i sentimenti di avversione, di disprezzo o di invidia; se invece di perdonare prontamente avete nella vostra mente ruminate le offese ricevute pensando al modo di risentirvi, o vi siete compiaciuto delle vendette già fatte<, se avete desiderato disordinatamente o con altrui pregiudizio la roba non vostra. – Con parole – Di poco rispetto ai maggiori, di poca carità con gli uguali o coi minori, se vi siete ostinati nell’opinione in cose anche di poca importanza, se sparlaste del prossimo, manifestando i suoi difetti nascosti, se ascoltaste con piacere le altrui maldicenze; se avete violato il segreto promesso; s’è detto bugie anche per semplice passatempo o con qualche danno degli altri, se preferiste parole un po’ libere o poco edificanti. – Con opere – Se avete fatto tra qualche vendetta qualche scherzo spiacevole al vostro prossimo, se avete preso o ritenuto ingiustamente la roba altrui; se avete fatta con dispetto o con negligenza le opere comandate. – Con omissione– Se per puro capriccio o per altro storto motivo avete ricusato di prestare al prossimo il servizio a voi richieste; se siete stato negligente nell’istruire, correggere, edificare i vostri dipendenti come figli, servi, lavoranti, scolari ecc.; Se non avete con la dovuta prontezza, precisione e ilarità obbedito ai vostri superiori, se avete ritardato senza giusto motivo la mercede agli operai o il salario ai domestici; si avete trascurato il pagamento dei debiti.

Verso se stesso:

Superbia. –
se vi siete internamente compiaciuto oppure con altri vantati dei talenti della fortuna o delle opere vostre cose corporali come spie di suo si avete desiderato o cercate o ascoltate compara compiacenza le vostre lodi.

Avarizia. – se pensate molto l’interesse desiderando con anzianità uno stato poco mediante spesso sui mezzi meditando spesso sui mezzi di accrescere la vostra sostanza se provaste dispiacere nel far quello che l’elemosina e le spese necessarie se mi inquieta aste per ogni perdita anche minima di ciò che ci aperti ciò che vi appartiene.

Lussuria. – Se avete avvertitamente fermati i pensieri o gli sguardi sopra oggetti pericolosi; si avete usata soverchia familiarità anche con persone di sesso uguale; se avete fomentato attacchi troppo sensibili ad altre creature; se non avete usato la debita modestia nello spogliarvi e nel vestirvi; se avete tenuto in propria stanza, pitture, carte, statue, libri poco decenti.

Ira. – Se vi siete facilmente spazientito o se avete esternato la vostra impazienza con un volto oscuro, con parlar risoluto, con tratto dispettoso; se avete secondato il malumore.

Gola. – Se avvertitamente avete mangiato o bevuto più del bisogno o se da ciò provenne qualche disordine o scandalo; se siete stato poco mortificato nel vostro gusto assecondando sempre i suoi desideri oppure lagnandovi dei cibi non troppo bene preparati.

Invidia. – Si avete riguardato di mal occhio o disprezzare le persone che vi avanzarono in merito o in dignità; se avete avuto volontariamente rammarico dall’altrui fortuna o gusto dell’altrui male.

Sull’esame dei peccati veniali.

Non trascurate all’esame dei peccati veniali perché vi assicura l’ecclesiastico che chi sarà infedele poco diverrà presto infedele nel motto come gli incendi terribili hanno d’ordinario origina da una scintilla così i più gravi disordini hanno sempre il loro principio nelle genialità trascurato chiuso arrivò al segno di vendere e di tradire il proprio maestro perché non studio di reprimere nei suoi principi la passione dell’interesse. Ma non c’è nemmeno di coloro che si mettono in un mare di angustie per trovare il numero preciso e tutte le circostanze del minimo a loro con. Questo non è assolutamente necessario né sempre possibile non è necessario perché lo della confessione riguarda che i peccati mortali non è sempre possibile perché le tenebre attuali del nostro intelletto non ci permettono di vedere con la bramata chiarezza il fondo della nostra coscienza. Cercate adunque senza inquietudine i peccati veniali dei quali sentite vero rimorso poi contentatevi di esclamare col cuore che con la lingua signore perdonatemi nella vostra misericordia tutti i peccati che io non conosco e datemi grazie di accusare un umile sincerità tutti quelli che a voi è piaciuto di farmi conoscere. Non impiegate adunque un tempo eccessivo per questo esame mentre San Francesco di Sales us vi assicuro che perché si confessa ogni otto giorni basta un semplice quarto d’ora. Mettete piuttosto ogni vostro studio dell’eccitare un vero dolore tanto indispensabile anche per i soli peccati veniali che senza di esso quando non sia sacrilega è perlomeno non ad assicurare la validità ed il frutto delle vostre confessioni non abbiate sulla coscienza e peccati veniali portate il vostro dolore su qualche peccato mortale della vostra vita passata ancorché perdonato.
Lucia Buccella shares this
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Leggere attentamente