Tamara Tarac… la sua Prima ed ultima Comunione: piccoli Santi crescono
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Dice il parroco che dopo avere ricevuto Gesù nel suo cuore, Tamara ha spalancato così tanto i suoi occhi, come se volesse dire: “Grazie Gesù, perché sei venuto nel mio cuore, nella mia famiglia, nella mia casa che per me è un ospedale da ben dieci anni”.
Tamara è andata in Cielo il giorno dopo, dopo avere avuto la grazia di gustare Gesù qui sulla terra, ora Lo vede faccia a faccia e si nutre del Suo Amore. Ciò che stupisce è la grande serenità che Tamara ha consegnato a tutti i suoi familiari, in quel linguaggio che solo i cuori uniti al Cristo, sanno riconoscere e col quale sanno parlarsi tra loro.
L’evento vissuto dai familiari e dal parroco ha ricordato tanto il sacrificio della piccola Beata Imelda, vedi qui, che per quanto non fosse fisicamente ammalata, la similitudine sta nel grande desiderio di ricevere Gesù-Ostia-Santa e , dopo averlo ricevuto con tanto ardore, chiudere gli occhi a questo mondo, per aprirli immediatamente nel promesso Regno di Dio, nella Gloria che spetta ai Santi, a coloro che hanno davvero amato e desiderato Dio, sopra ogni altro desiderio.
Pensare oggi ad una Prima Comunione associandola alla morte di un fanciullo, è considerato da pazzi e questo accade perchè si è perso il vero senso dei Sacramenti, non si conosce più perché nasciamo e dove siamo diretti, non si accetta che qui sulla terra siamo solo di passaggio e si rifiuta di avere un Dio che ci accompagna, che ci guidi e ci venga a prendere, parlandoci di Vita Eterna…
Siamo riconoscenti a questi veri “piccoli” le cui vite per nulla “spezzate” come lo intende il mondo, sono donate in Cristo, per Cristo e con Cristo, per tutti noi, sono grazie per noi, sono la testimonianza che il mondo non vuole vedere di una vera Vita dopo la morte e che la morte non è l’ultima parola….
Piccola Tamara, prega per noi.
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