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ORDINAZIONE DIACONALE DI SERGIO SANTIAGO

ORDINAZIONE DIACONALE DI SERGIO SANTIAGO. .Altro
ORDINAZIONE DIACONALE DI SERGIO SANTIAGO.
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GIOVEDI - Seconda Settimana del Tempo Ordinario

Mc 3,7-12 + In quel tempo, Gesù, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì molta folla dalla Galilea. Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della …Altro
Mc 3,7-12
+ In quel tempo, Gesù, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì molta folla dalla Galilea. Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo.

Gesù ama la gente, ma non ama la "massa". Quando anche noi ci confondiamo nella "ressa" è difficile che possiamo incontrare Gesù. È Gesù stesso che ce ne parla nel vangelo di oggi. È così tanta la gente che lo segue che ad un certo punto chiede ai discepoli una soluzione: “Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo”. Quando il cristianesimo diventa massa allora rischia di schiacciare Gesù. E qual è la soluzione? Una barca dove possa salire e ripararsi. Immaginate che questa barca sia …Altro

MERCOLEDI - Seconda Settimana del Tempo Ordinario

Mc 3, 1-6 + In quel tempo, Gesù entrò di nuovo nella sinagoga. Vi era lì un uomo che aveva una mano paralizzata, e stavano a vedere se lo guariva in giorno di sabato, per accusarlo. Egli disse all’uomo …Altro
Mc 3, 1-6
+ In quel tempo, Gesù entrò di nuovo nella sinagoga. Vi era lì un uomo che aveva una mano paralizzata, e stavano a vedere se lo guariva in giorno di sabato, per accusarlo. Egli disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati, vieni qui in mezzo!».(...) rattristato per la durezza dei loro cuori, disse all’uomo: «Tendi la mano!». Egli la tese e la sua mano fu guarita.

La cosa più difficile per Gesù non è guarire quest'uomo, ma guarire lo sguardo dei farisei e degli erodiani. Per questo lo fa mettere al centro, per ricordarci che al centro delle nostre riflessioni, spesso così astratte ci deve la persona. Sarebbe un buon proposito per oggi ricordarci della sofferenza concreta delle persone tutte le volte che sentenziamo.

MARTEDI - 2^Sett. del Tempo Ordinario - S.ANTONIO ABATE

Mc 2, 25-38 + In quel tempo, Gesù passò, in giorno di sabato, fra campi di grano e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere delle spighe e a mangiarle. Vedendo ciò, i farisei gli dissero …Altro
Mc 2, 25-38
+ In quel tempo, Gesù passò, in giorno di sabato, fra campi di grano e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere delle spighe e a mangiarle.
Vedendo ciò, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare di sabato». Ma egli rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Egli entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell’offerta, che né a lui né ai suoi compagni era lecito mangiare, ma ai soli sacerdoti. O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio vìolano il sabato e tuttavia sono senza colpa? Ora io vi dico che qui vi è uno più grande del tempio. Se aveste compreso che cosa significhi: “Misericordia io voglio e non sacrifici”, non avreste condannato persone senza colpa. Perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato».

Che cos'è che contesta Cristo? Mosè? La Legge? Le regole? No. Gesù contesta gli schemi mentali che tante volte ci creiamo …Altro

LUNEDI - Seconda Settimana del Tempo Ordinario

Mc 2, + In quel tempo, i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Vennero da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi …Altro
Mc 2,
+ In quel tempo, i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Vennero da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». Gesù disse loro: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze, quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora, in quel giorno, digiuneranno.

Il Vangelo di oggi, nella sua sintesi estrema ci ricorda che nella fede vigono le logiche dell'amore. Così come quando uno è innamorato e deve stare lontano da chi ama e per questo soffre, così è dei discepoli che quando sentono la lontananza da Dio, da Gesù, digiunano. Non è una penitenza punitiva ma espressiva, cioè è il tipico atteggiamento di chi perde persino l'appetito perché sente la mancanza "dello sposo", che per noi si tradurrebbe come una mancanza di senso. Quando ti viene tolta la percezione del senso della tua vita, …Altro

SABATO prima Settimana del Tempo Ordinario

Mc 2,13-17 + In quel tempo, Gesù uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli insegnava loro. (...) Allora gli scribi dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani …Altro
Mc 2,13-17
+ In quel tempo, Gesù uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli insegnava loro. (...) Allora gli scribi dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: «Perché mangia e beve insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Udito questo, Gesù disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».

"Non sono i sani che hanno bisogno del medico ma i malati". Così Gesù liquida le critiche della gente che mal sopportavano questo suo rapporto troppo amicale con peccatori, prostitute e delinquenti vari. Certamente neanche a noi avrebbe lasciati indifferenti questa sua predilezione, ma il vero problema non ce l'ha Gesù ma noi. Se una medicina la si prende quando si è malati, ovviamente quando si sta bene non la si prende. Quindi il problema è capire se siamo malati o meno. Ma malati di cosa? Di una malattia di cui soffriamo tutti: sentirci amati. Quando …Altro

VENERDI - prima settimana del Tempo Ordinario

+ Mc 2,1-12 Gesù entrò di nuovo a Cafàrnao, si seppe che era in casa (...) ed egli annunciava loro la Parola. Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. Non potendo però …Altro
+ Mc 2,1-12
Gesù entrò di nuovo a Cafàrnao, si seppe che era in casa (...) ed egli annunciava loro la Parola. Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un’apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Figlio, ti sono perdonati i peccati».

Cos'è la Chiesa se non questi quattro amici che si caricano a spalle il loro amico paralitico e lo portano da Gesù? Si inventano di tutto pur di farlo arrivare davanti a Lui. Sono disposti anche a scoperchiare un tetto. E Gesù guardando loro perdona a lui. Lui che non aveva gambe per andare. Lui che non aveva parole per chiedere. Lui invece se ne torna a casa con le proprie gambe. Allora stiamo attenti a dire che "non abbiamo bisogno della Chiesa", perché essa non è l'intrallazzo umano di qualche potere (anzi da questo deve guarire)…Altro

GIOVEDI - prima Settimana del Tempo Ordinario

+ Mc 1,40-45 In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, …Altro
+ Mc 1,40-45
In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito, la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.

"Se vuoi, puoi". Una professione di fede bellissima che il lebbroso fa nel racconto del Vangelo di oggi. Ma è ancora più bella la maniera che Gesù ha di guarirlo: lo tocca! Tocca la lebbra di quest'uomo, lo tocca nella sua malattia. Non lo guarisce e basta, ma lo guarisce toccandolo. E' il gesto di chi ama in maniera totale, senza paura di contagio. Noi solitamente agli altri quando decidiamo di aiutarli stiamo sempre attenti a non contagiarci con la loro storia, ce ne teniamo a distanza di sicurezza. Ad un povero sappiamo dare un panino distribuito con i guanti in lattice, ma non sappiamo abbracciarlo, o anche soltanto guardarlo negli occhi. Gesù ci insegna che il primo vero miracolo non è la guarigione, ma la …Altro

MERCOLEDI - Prima settimana del Tempo Ordinario

Mc 1,29-39 In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono …Altro
Mc 1,29-39
In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva (...)

"La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva". In fondo che cos'è la preghiera di intercessione se non il parlare a cuore aperto con Cristo della sofferenza di chi ci sta a cuore, e sapere che Egli troverà il modo di "avvicinarsi e prendere per mano" queste persone? Perché in fondo il miracolo del Vangelo di oggi non è la semplice guarigione di questa donna, ma il sapere che Gesù,- che sa già tutto -, si lascia suggerire da noi le cose. Il vero miracolo è Cristo che dà ascolto a questi discepoli che raccontano le sofferenze di questa donna. Allora coraggio …Altro

LUNEDI - prima settimana del Tempo Ordinario

+ Mc 1,14-20 Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».Passando lungo il mare di Galilea,…Altro
+ Mc 1,14-20
Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono.

"E subito lasciate le reti lo seguirono". La velocità di sequela raccontata dal vangelo di oggi, si scontra con tutti quei tentennamenti che abitano la nostra vita. Molto tempo del nostro vivere lo passiamo a calcolare i pro e i contro delle decisioni serie. Questi discepoli, invece, immediatamente si mettono a seguire Gesù. Questa scelta però non significa che istantaneamente diventano delle persone nuove, delle persone migliori. Ci vorranno moltissimi anni di cammino, di errori, di fallimenti, prima che imparino quella "qualità" nuova di vivere annunciata da Cristo, ma …Altro

SABATO 7 GENNAIO 2017 (tempo di Natale)

Matteo 4,12-17.23-25 In quel tempo, quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare (...) Da allora Gesù …Altro
Matteo 4,12-17.23-25
In quel tempo, quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare (...) Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo.

----- L'arresto di Giovanni Battista, è per Gesù un fatto che lo provoca ad iniziare pubblicamente a predicare. E' così che Gesù utilizza le brutte notizie e così dovremmo fare anche noi. Il dolore, la tristezza, le contraddizioni della vita, devono provocare in noi reazioni e non rassegnazioni. Solo così la fine di qualcosa può diventare un nuovo grande inizio di qualcosa d’altro tutto da scoprire.

GIOVEDI - 5 GENNAIO (tempo di Natale)

+ Gv 1,43-51 Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «…Altro
+ Gv 1,43-51
Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!».
Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».

"Come mi conosci?". La cosa più bella che Gesù provoca nella vita di chi lo incontra è sintetizzata da queste parole di Natanaele. Lui è l'unico che ti conosce fino in fondo, che sa davvero chi sei, quello che provi, quello che vuoi, quello che non riesci a dire. Lui sa anche quello che tu non sai di te stesso. Anzi, il motivo per cui Lo cerchiamo è perchè è l'unico che …Altro

MERCOLEDI - 4 GENNAIO (tempo di Natale)

+Gv 1,35-42 In quel tempo, Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, …Altro
+Gv 1,35-42
In quel tempo, Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «maestro, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete».

Se il nostro parlare da cristiani corrispondesse a ciò che il Vangelo ci dice oggi, certamente le nostre parole risulterebbero meno banali, meno contorte e più infuocate. Perché Giovanni parla solo dopo aver fissato lo sguardo su Gesù. La testimonianza della nostra fede non è data innanzitutto da ciò che diciamo, ma su Chi abbiamo fissato il nostro sguardo. Se tornassimo a fissare lo sguardo su Cristo (anche solo nell’Eucarestia in adorazione), forse otterremo lo stesso dirompente effetto: “E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù”. Io non lo so se la gente sentendo parlare noi, leggendo nei nostri …Altro

MARTEDI - 3 GENNAIO (tempo di Natale)

+ Gv, 1-29-34 In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un …Altro
+ Gv, 1-29-34
In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele».

------ Giovanni Battista è uno che punta il dito su Gesù e dice: "E'Lui!". Questo ci insegna che amare non è "attirare a se", ma condurre verso la meta, e che fare il bene non coincide più con noi, ma con qualcosa, o meglio con Qualcuno più grande di noi. Di fatto, sappiamo come andrà a finire...dopo questo Vangelo gli amici di Giovanni lo lasceranno per seguire il Cristo. Ogn'uno di noi - Chiesa compresa - dovrebbe essere come il Battista...capace di indicare, liberare, condurre...Se ami veramente qualcuno, innamorati di Quello che può renderlo felice e aiutalo ad arrivarci! (Slv.)
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LUNEDI 2 GENNAIO (tempo di Natale)

+Gv 1,19-28 Questa è la testimonianza di Giovanni Battista, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io …Altro
+Gv 1,19-28
Questa è la testimonianza di Giovanni Battista, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». [...] Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa». [...] Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.

---------- La risposta del Battista: "io non sono Cristo" dovrebbe metterci in testa che non siamo noi i "salvatori", ne di noi stessi e ne degli altri. Noi siamo "voce".."eco".."riflesso" di Lui che è il vero Salvatore. Solo Gesù è la via, noi però possiamo indicarla agli altri. Solo Gesù è luce, noi però possiamo farla brillare negli altri. Solo Gesù è vita, noi però possiamo far nascere nei fratelli il desiderio di vivere. Solo Dio può fare l'impossibile, noi però possiamo fare il possibile. Solo Gesù basta, ma preferisce …Altro

SABATO FRA L'OTTAVA DI NATALE (31 Dicembre)

+Giovanni 1,1-18 In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. [...] Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare …Altro
+Giovanni 1,1-18
In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. [...] Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio. [...] E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria.

--------- E' bello che alla fine di un anno leggiamo il Vangelo del "Principio". La liturgia ci insegna così che la fine è sempre un nuovo inizio e perciò motivo per ringraziare, riconoscere, accogliere. Dire che "Dio si è fatto carne" significa che Lui ha riempito tutto della sua "presenza". Ma non basta che lui sia venuto, perché c'è in noi il dono di poter accoglierlo come anche il rischio di rifiutarlo. E noi sappiamo quali sono le conseguenze di questo nostro rifiuto. Rimane però viva la speranza di chi l’accoglie: “A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio". Finiamo allora iniziando davvero. (Slv).

VENERDI - festa della SANTA FAMIGLIA DI NAZARETH

+Matteo 2,13-15.19-23 Quando i Magi furono partiti un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non …Altro
+Matteo 2,13-15.19-23
Quando i Magi furono partiti un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo».[...] Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nella terra d’Israele; [...] Ma,quando venne a sapere che nella Giudea regnava Archelao, ebbe paura di andarvi e andò ad abitare in una città chiamata Nàzaret, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo dei profeti: «Sarà chiamato Nazareno».
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Gesù nasce povero, ma ha tutto il necessario per vivere: ha Maria e ha Giuseppe. Quando in una famiglia ci sono buone relazioni, tu puoi affrontare tutto, anche la povertà, anche Erode. Perché non si può aspettare che Erode muoia per risolvere i problemi, morto lui ne nasce un altro, ma se in famiglia ci si ama, ci …Altro