Cosa cambia con l'abolizione della Summorum Pontificum? Nulla
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Il blog spiega che Francesco non è capace di percepire la dimensione soprannaturale della Chiesa e il mistero espresso dalla liturgia: "Per lui, la Chiesa è un puro fattore di potere destinato, alla meglio, a mantenere un certo ordine sociale."
Di conseguenza, la liturgia è per lui un "lusso decadente e inutile" e una "perdita di tempo" non giustificata, mentre chi ama la liturgia deve necessariamente essere "malato" o "rigido"… in ogni caso "non normale."
Caminate dà una spiegazione interessante: "La situazione non cambierebbe affatto" se la Summorum Pontificum fosse limitata nel modo in cui è trapelato, gli istituti di vecchio rito non verrebbero toccati, solo i preti diocesani che avrebbero bisogno del permesso del vescovo "il che è già così."
Il blog spiega che "il potere di autorizzare o meno il Rito Romano, infatti, era sempre nelle mani del vescovo diocesano" perché l'autorità competente (l'ex Commissione Ecclesia Dei) non aveva il potere di costringere ad applicare la norma.
Foto: © Joseph Shaw, CC BY-NC-SA, #newsKngrfljzqa
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