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Cosa pensano del Papa alcuni punti di riferimento dei tradizionalisti

Da uccr
C'è chi osserva tutto questo dall’esterno, come Giuseppe Caldarola, ex direttore dell’Unità: «Sono abbastanza stupito e scandalizzato dal modo in cui ferventi cattolici trattano papa Francesco. Chi ha la ventura e la pazienza di leggersi le omelie su “Libero” di Antonio Socci, ispirato, e sempre sudato, giornalista diventato dirigente Rai nei primi anni del centrodestra al potere, scoprirà che siamo passati, nel giro di pochi mesi, da una avversione quasi epidermica verso il papa argentino all’organizzazione, ovvero al tentativo di organizzare un movimento anti-papale. Quel che il suo linguaggio, in politica diremmo “stalinista”, sembra evocare è uno scisma della “parte cattolica” contro la “parte non cattolica”. Uomini e donne che invitano i fedeli alla dottrina e all’obbedienza si mettono alla testa di una rivolta che dovrebbe concludersi con la cacciata dell’infedele, in questo caso il buon Francesco».
Eppure molte delle persone che i socciani chiamano abitualmente in causa per contrapporli a Francesco sono i primi sostenitori del suo pontificato. L’ultimo esempio è proprio quello del card. Camillo Ruini: «Non ho difficoltà a riconoscere che tra papa Francesco e i suoi predecessori più vicini ci sono differenze, anche notevoli», ha affermato recentemente. «Io ho collaborato per vent’anni con Giovanni Paolo II, poi più brevemente con papa Benedetto: è naturale che condivida la loro sensibilità. Ma vorrei aggiungere alcune cose. Gli elementi di continuità sono molto più grandi e importanti delle differenze. E fin da quando ero uno studente liceale ho imparato a vedere nel Papa prima la missione di successore di Pietro, e solo dopo la singola persona; e ad aderire con il cuore, oltre che con le parole e le azioni, al Papa così inteso. Quando Giovanni XXIII è succeduto a Pio XII, i cambiamenti non sono stati meno grandi; ma già allora il mio atteggiamento fu questo. Bisogna essere ciechi per non vedere l’enorme bene che papa Francesco sta facendo alla Chiesa e alla diffusione del Vangelo».
E’ la testimonianza di un vero cattolico, chenon pone i suoi pensieri e i suoi ragionamenti prima della fede, della fiducia nel successore di Pietro, che prega di riuscire a chiarire gli eventuali dubbi e perplessità che ha, senza dare scandalo e minare la fede altrui. Il card. Ruini, inoltre, ha condiviso apertamente il documento di riforma del processo canonico sulle dichiarazioni di nullità del matrimonio presentato da Papa Francesco, affermando che la «decisione di papa Francesco, che molti di noi —me compreso —auspicavano, non ha niente a che fare con» il “divorzio cattolico”, come invece sostenuto da alcuni antipapisti.
Ricordiamo anche le parole di Benedetto XVI(«Io sono grato di poter essere legato da una grande identità di vedute e da un’amicizia di cuore a Papa Francesco. Io oggi vedo come mio unico e ultimo compito sostenere il suo Pontificato nella preghiere»), oppure gli interventi pubblici (almeno tre) del segretario personale del Papa emerito, mons. Georg Gänswein, a sostegno di Papa Francesco e contro i suoi critici (chi dubita di Bergoglio,ha affermato «ha poco senso della Chiesa»). Ricordiamo anche l’intervento del ratzingeriano Vittorio Messori, quandoricordò che -anche in presenza di legittime perplessità- «capo unico e vero della Chiesa è quel Cristo onnipotente e onnisciente che sa un po’ meglio di noi quale sia la scelta migliore, quanto al suo temporaneo rappresentante terreno. E a chi volesse giudicare, non dice nulla l’approvazione piena, più volte ripetuta – a voce e per iscritto – dell’attività di Francesco da parte di quel “Papa emerito” pur così diverso per stile, per formazione, per programma stesso?». Lo stesso nuovo pupillo dei socciani, il guineano card. Robert Sarah(la cui caratteristica principale, secondoAntonio Socci, è «l’assoluta fedeltà alla dottrina della Chiesa»), ha affermato: «cosa pensare di un figlio o di una figlia che critica pubblicamente il padre o la madre? Come potrebbe la gente rispettare quella persona? Il Papa è nostro padre. Gli dobbiamo rispetto, affetto e fiducia (anche se le critiche non sembrano dargli fastidio). Per via di certi scritti o di certe dichiarazioni, alcuni potrebbero avere l’impressione che egli potrebbe non rispettare la dottrina. Personalmente, ho piena fiducia in lui ed esorto ogni cristiano a fare lo stesso». Proprio ieri il card. Sarah, presentando il suo bellissimo libro “Dio o niente” ha parlato del prossimo viaggio di Francesco in Uganda:«la sua visita sarà un incoraggiamento per tutta l’Africa a restare fedele a Cristo».
lacroce
@Francesco I non per paragonare il Papa alla donna adultera, ma per capire cos'è il giudizio del Fariseo CDXCIV. La donna adultera e l'ipocrisia dei suoi accusatori. Vari insegnamenti.
Francesco I
È evidente che, ad un cattolico, non può essere gradita la figura di un individuo che insulta Nostro Signore:
Bestemmie di Bergoglio! .........Domine, miserere nobis !
Che asserisce che "Dio non esiste"
Dieu n’existe pas ! Affirme Bergoglio
Che è salito al potere grazie ad un complotto della cricca pluto-massonica ora alleata agli ex comunisti
Wikileaks: Golpe di Clinton, Obama e Soros contro Papa …Altro
È evidente che, ad un cattolico, non può essere gradita la figura di un individuo che insulta Nostro Signore:
Bestemmie di Bergoglio! .........Domine, miserere nobis !

Che asserisce che "Dio non esiste"

Dieu n’existe pas ! Affirme Bergoglio

Che è salito al potere grazie ad un complotto della cricca pluto-massonica ora alleata agli ex comunisti

Wikileaks: Golpe di Clinton, Obama e Soros contro Papa Benedetto XVI

Bergoglio, invece, è molto gradito ai dittatori comunisti, ma soprattutto agli abortisti ed ai nemici della Chiesa in generale , Chiesa che Berrgoglio sta tentando con ogni mezzo di distruggere:

EMMA BONINO: Per il Papa, una "GRANDE ITALIANA"

D'altra parte Bergoglio invece di onorare la Santa Vergine nel centenario delle apparizioni di Fatima, preferisce onorare gli eretici:

Articolo - Moriremo tutti protestantizzati? - Danilo Quinto - Chiesa e Post Concilio - 7 febbraio 2017

Si lupus est agnum non est mirabile magnum !