ABORTO E INFANTICIDIO nella Bibbia e negli scritti di Autori cristiani antichi di Enrico Bertoloni

in www.webdiocesi.chiesacattolica.it/…/Aborto.pdf 1. LA VITA, BENEDIZIONE DI JHWH Nella Bibbia non ci sono riferimenti espliciti all’interruzione procurata della gravidanza. L’unico accenno è quello …Altro
in www.webdiocesi.chiesacattolica.it/…/Aborto.pdf
1. LA VITA, BENEDIZIONE DI JHWH Nella Bibbia non ci sono riferimenti espliciti all’interruzione procurata della gravidanza. L’unico accenno è quello contenuto nel Codice dell’Alleanza, una raccolta di leggi che il redattore del libro dell'Esodo pone immediatamente dopo il Decalogo (capitoli 20-23). Si tratta di un antico diritto consuetudinario, databile intorno al X secolo a. C., che presenta numerose affinità con il codice di Hammurabi e con il codice hittita. Nella sezione dedicata a colpi e ferite si dice: Quando alcuni uomini rissano e urtano una donna incinta, così da farla abortire, se non vi è altra disgrazia, si esigerà un’ammenda, secondo quanto imporrà il marito della donna, e il colpevole pagherà attraverso un arbitrato. (Es 21,22) Dato che la legislazione giudaica non entrava nel dettaglio dei rapporti privati e familiari, nel Codice non vi sono altre menzioni sull’aborto. Dobbiamo pensare che al popolo di Israele il valore …Altro
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giandreoli
Senza ignorare il dramma sofferto, talvolta la violenza subita, e l'aiuto sincero da offrire alle donne, riporto un brano che non penso fuori tema anche se trovato a commento del Giuramento di Ippocrate. "Guardo la mia mano rugosa, di settantenne con i miei diritti inalienabili come quello alla vita. E' la mano vigorosa che a quarant'anni sollevava materiali edili: stessa mano, stessa persona, …Altro
Senza ignorare il dramma sofferto, talvolta la violenza subita, e l'aiuto sincero da offrire alle donne, riporto un brano che non penso fuori tema anche se trovato a commento del Giuramento di Ippocrate. "Guardo la mia mano rugosa, di settantenne con i miei diritti inalienabili come quello alla vita. E' la mano vigorosa che a quarant'anni sollevava materiali edili: stessa mano, stessa persona, stessi diritti. Mano che a vent'anni scriveva lettere d'amore e a sei anni scarabocchiava le prime parole: stessa mano, persona, diritti. Mano che a sei mesi s'attaccava al seno della mamma e di cui, ancora nel suo grembo, ne succhiavo il pollice: stessa mano, persona, diritti. Splendido: già concepito ero io, la stessa persona d'oggi, il settantenne d'oggi. Già allora era la mia mano d'oggi, la mia persona d'oggi, il mio diritto alla vita d'oggi: diritto che nessuno m'aveva dato e nessuno poteva togliermi perché patrimonio della vita stessa. Dunque il concepito è già persona. Chiede d'essere accolto nella famiglia umana, protetto, e che gli si rispettino i tempi di crescita, suo diritto perché già "Uno di Noi". Vi è (anche giuristi) chi dice: "tu hai la fede? non abortire, ma non imporlo a chi non accetta i limiti di una fede che non ha e non vuole". A costoro va ricordato che il diritto alla vita del concepito è diritto inalienabile che appartiene alla vita stessa del concepito. Non la fede (certo anche) ma la ragione, il diritto naturale e la dignità della persona umana esigono un rispetto del concepito che anche il non credente è chiamato a favorire. Rispetto senza il quale la civiltà stessa ne esce sconfitta."
Giovanni da Rho
Molto, molto interessante!
alda luisa corsini
Il Penitenziale fa riferimento all'animazione ritardata del feto e quindi a due distinte penitenze, una più pesante e l'altra meno, conseguenza di due distinte considerazione dell'aborto.