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Polonia: arcivescovo ammette declino "devastante"

C'è stato un declino "devastante" nella pratica religiosa tra i giovani in Polonia, ha detto l'arcivescovo di Gniezno, Wojciech Polak, Primate di Polonia, all'agenzia di stampa polacca PAP (…Altro
C'è stato un declino "devastante" nella pratica religiosa tra i giovani in Polonia, ha detto l'arcivescovo di Gniezno, Wojciech Polak, Primate di Polonia, all'agenzia di stampa polacca PAP (NotesFromPoland.com, 3 gennaio).
Polak ha indicato i dati del novembre 2021, in cui si nota che meno del 25% dei giovani polacchi pratica regolarmente la religione. A inizio anni '90 la percentuale era quasi del 70%.
Polak crede che il declino sia dovuto alla propaganda sugli abusi omosessuali. Questa interpretazione è messa in discussione dall'arcivescovo di Cracovia, Marek Jędraszewski, che controbatte che la Chiesa è stata "vittima" delle misure anti Covid e dell'uso della tecnologia da parte dei giovani.
In realtà, la Chiesa in Polonia è da decenni soggetta a un declino liturgico, alla teologia all'acqua di rose di Giovanni Paolo II, a un clero privo di motivazione e a un'ideologia pastorale incline ad accontentare tutti tranne Dio.
Foto: © Wojciech Polak, CC BY-SA, #newsAujftnctvd
Diodoro
A inizio anni '90 il muro di Berlino era appena caduto. "Tutti" andavano in chiesa, perché sapevano per esperienza diretta cos'è il Comunismo.
Oggi c'è l'Americanismo, e i contatti continui con l'Europa Occidentale: smartphone e orizzontalismo. Malgrado questo, si tratta di un Paese incomparabilmente meno stravolto di noi