“È come uno che è partito per un viaggio … ha ordinato al portiere di vigilare.”
Lo stesso racconto lo troviamo anche in san Marco e san Matteo, qui in forma abbreviata:
“ È come uno che è partito per un viaggio dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vigilare.” Mc.13
“Qual è dunque il servo fidato e prudente che il padrone ha costituito (come capo) sui domestici con l'incarico di dar loro il cibo al tempo dovuto? “ Mt.24
Il Benedetto Salvatore parla rispondendo proprio a Pietro, e non a caso. Infatti è che quando vi è un elenco dei nomi degli Apostoli nel Vangelo, Pietro è sempre indicato per primo e Giuda di Keriot sempre per ultimo.
Secondo san Tommaso d’Aquino, nel suo Commento al Vangelo di Matteo, qui il Signore sta parlando e di se stesso, e della Chiesa, e di un Vescovo futuro.
Della stessa opinione, come afferma l’Aquinate, sono anche san Ilario, san Rabano, Origene, san Teofilatto, san Beda, sant’Ambrogio e sant’Agostino.
“Sebbene il Signore avesse dato soprattutto un'esortazione generale a tutti in comune alla vigilanza instancabile, tuttavia aggiunge un incarico speciale ai governanti del popolo, cioè i Vescovi, di vigilanza nell’aspettare la Sua venuta. Tale Egli chiama un servitore fedele e un saggio padrone di casa, attento ai bisogni e agli interessi delle persone a lui affidate.”San Teofilatto.
Qui è scritto che il Padrone, Gesù Cristo, tornerà quando il capo degli altri servi e portiere, non se l'aspetta e nell'ora che non sa.
Infatti:
A.”Quanto a quel giorno e a quell’ora, però, nessuno lo sa, neanche gli angeli del cielo e neppure il Figlio, ma solo il Padre.” Mt.24,36
B:”Quando il Figlio dell’Uomo tornerà, troverà ancora la fede sulla terra?” Lc.18. Questa frase sembrerebbe alludere, neppure troppo implicitamente, alla grande apostasia menzionata da san Paolo.
Dunque sembra evidente che quel cattivo “portiere” arriverà alla fine dei tempi e durante la grande apostasia.
Il servo che in san Matteo è posto da Cristo a capo dei suoi domestici, in san Marco viene chiamato “portiere”: e chi è quel servo istituito da Cristo come portiere se non quel servo che ha le Chiavi? “E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli» Mt.16
Le chiavi sono un simbolo dell'autorità anche nella cultura odierna, dunque il Signore usa l'esempio di qualcuno che dà le chiavi di casa propria a un'altra persona, e così quest'ultima diventa il rappresentante del Padrone di casa durante la sua assenza.
È di tutta evidenza che il Signore Gesù sta parlando di qualcuno preposto da lui a governare il Gregge in sua assenza. Qualcuno chiamato “capo dei domestici” e “portiere”. È di tutta evidenza che il Signore Gesù sta parlando di un Papa, un futuro Papa cattivo che arriverà alla fine dei tempi.
Un Capo, un Vescovo che comanda tutti i servi, un Vescovo dei Vescovi, non può esser che un Papa: un cattivo e dunque falso Papa futuro.
Infatti tutti e tre gli Evangelisti parlano di questo cattivo servo, cattivo portiere, solamente nel contesto degli ultimi tempi, e non a casaccio.
Gesù Cristo non ha mai parlato tanto per parlare, non ha fatto fuoriuscir aria dai suoi polmoni inutilmente :”Ma io vi dico che di ogni parola infondata gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio; poiché in base alle tue parole sarai giustificato e in base alle tue parole sarai condannato».Mt.11
Gesù Cristo, rispondendo proprio a san Pietro che sarà il primo Papa, ci avvisa che nel futuro arriverà un cattivo Pietro, un falso Papa.
Infatti san Teofillatto commenta:” Pietro, al quale il Salvatore aveva già affidato la cura della Chiesa (cfr Mt 16), si comporta come se ne avesse già la responsabilità, e chiede al suo divino Maestro se questa parabola fosse rivolta a tutti: "Allora Pietro disse a lui: Signore, stai raccontando questa parabola per noi o per tutti? "
Quindi il Signore si serve di un paragone tra i più chiari, per stabilire che i comandamenti precedenti sono rivolti a coloro che ha elevato alla dignità su tutti i suoi discepoli.”
Riassumendo:
1.Il Padrone che se ne va per ritornare è Gesù Cristo.
2.La casa di cui si parla è la Chiesa Cattolica.
3.Il portiere è il Papa.
4.Servi, serve e conservi sono gli agnelli e le pecorelle:”Pasci i miei agnelli… pasci le mie pecorelle.”
“Pasci i miei agnelli, ossia i miei fedeli denominati agnelli da me che sono l’Agnello…Cosicché non può dirsi cristiano chi afferma di non esser sotto la cura di questo pastore, cioè di Pietro. Mentre invece le pecore sono i Prelati, i Sacerdoti. “San Tommaso d’Aquino.
Un’altra importantissima cosa è che in quei passi del Vangelo in cui il Benedetto Redentore parla della fine dei tempi, inserisce sempre un personaggio malvagio, ad esempio:
A. “Quando dunque vedrete l'abominio della desolazione, di cui parlò il profeta Daniele, stare nel luogo santo, chi legge comprenda.” Mt.24,15
B. Il servo infedele.
Si è già dimostrato(Ecco chi è Abominio della desolazione o Distruzione. c) Matteo 24,15 d…) che secondo san Girolamo “abominio della desolazione” è una persona che nel futuro siederà quale comandante nel Tempio di Dio: la Chiesa.
Dunque, Gesù Cristo quando parla della fine dei tempi inserisce sempre una persona importante, chiamata:
1.” Capo dei servi”
2.”Portiere”
3.” Cattivo servitore”
4.”Abominio della desolazione”.
Questi sono termini che indicano la stessa ed unica persona: un cattivo e falso Papa che arriverà solamente alla fine dei tempi ,e che sarà poi condannato all’Inferno.
Ma (L'AntiCristo/Falso profeta, come viene descritto nella Scrittura. d) “…) abbiamo dimostrato che quest’unico, cattivo ed infernale personaggio , viene denominato nella Scrittura anche con altri termini:
1.AntiCristo
2. Falso profeta.
3.Figlio della Perdizione.
4. Abominio della desolazione/distruzione.
5.Uomo iniquo.
6. Pastore idolo.
7.Pastore iniquo .
Sono sette differenti nomi che la Scrittura e la Tradizione attribuiscono a quell'unico uomo malvagio che dovrà apparire alla fine dei tempi: “Sarà uomo, ma uomo pessimo“.San Tommaso d’Aquino, Summ. theol., III, q. 8, a. 8
Il portiere che non vigila non è altri che il mercenario e ladro che è entrato nell'Ovile non dalla porta, con una valida elezione, ma che è entrato nell'Ovile scavalcando la recinzione, con l'inganno.