Sinodo di Francesco campagna pubblicitaria per le eresie – Vescovo
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Il sinodo di Francesco tratta lo stesso vecchiume riscaldato per l'ennesima volta dagli anni Settanta: "democrazie", sacerdozio femminile, abolizione della morale sessuale, adulterio e omosessualità, allontanamento dalla "centralità del prete" nella liturgia, ecc.
La sua analisi: il Sinodo è "una specie di campagna pubblicitaria" per le eresie, etichettata con frasi vuote come: ascoltare, includere, accogliere, diversità, eguaglianza.
Il "Dio" del Sinodo è venduto come "amore inclusivo" che approva tutto. Al contrario, Cristo predicava esclusività, quando le persone vengono escluse dalla sala delle nozze e gettate fuori, dove c'è pianto e stridor di denti.
Eleganti spiega che il "Dio sinodale" non è più verità e giustizia, entrambe esclusive riguardo all'errore e al peccato e a chi insiste a peccare.
Per Eleganti, la roccia di Pietro è diventata una duna vagante che segue (syn-odos, cammina insieme) invece di fornire chiarezza. La [presunta] chiarezza dei papi precedenti e dei concili precedenti, inclusi i testi del Vaticano II, oggi non è più accettata.
La Chiesa non vive di sogni, ma insegna e non si contraddice, per esempio, nella valutazione dell'omosessualità, che Eleganti chiama "il peggior male nel clero degli ultimi 50 anni". Questo problema non viene affrontato, ma nascosto, anche "ai massimi vertici" del Vaticano.
Eleganti chiarisce che il mondo e l'immoralità "non sono fonte di rivelazione".
Foto: Marian Eleganti, 2014 © wikicomons CC BY-SA, #newsTlgnzmrcru
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