@DiodoroVecchio mio, parlando pubblicamente di fatti di cronaca che in qualche modo coinvolgono il signor (poi sacerdote, poi arcivescovo, poi cardinale) J. M. Bergoglio in quanto capo dello stato della Città del Vaticano, faccio a lui riferimento col titolo che fino ad ora gli è pubblicamente riconosciuto da tutte le controparti sociali (dentro la comunità dei battezzati cattolici e fuori: governi, associazioni, soggetti giuridici varii) che hanno fra le loro competenze istituzionali per interagire col governo temporale della istituzione "Chiesa Cattolica".
Non chiamare Donald Trump, parlando di fatti contemporanei che in qualche modo lo coinvolgono, "Presidente" degli USA (perché uno ha dubbi sulla liceità della sua elezione, perché ritiene che dovrebbe essere rimosso dalla carica con impeachment, perché gli sta antipatico, perché sta facendo danni agli interessi di molti cittadini USA, ecc.) sarebbe un errore, una negazione di fatti oggettivi, così come non chiamare (nell'ambito sopra citato) oggi mons. Bergoglio "Papa Francesco".
Oggi mons. Bergoglio è oggettivamente a capo del governo temporale della istituzione Chiesa Cattolica: sul suo biglietto da visita, sulla sua carta intestata, sui contratti da lui sottoscritti, sul suo campanello c'è scritto "Papa Francesco" ;-) :-D
Più in generale, ragionando su vicende qualsiasi che mostrano secondo noi (possibilmente letteralmente "in coscienza" per non perder tempo in chiacchiere da bar) errori di qualcuno, penso (in modo molto banale, ma non mi viene in mente un modo migliore) che sia utile "criticare costruttivamente".
Se trattiamo poi di argomenti importanti, che coinvolgono il rispetto di quanto il Signore ci ha chiesto con la Sua Rivelazione e la salvezza dalla dannazione delle nostre anime, a maggior ragione ritengo doveroso cercare di fare, per quanto ci è possibile, "critica costruttiva" che mi sembra rientri nell'ambito della "correzione fraterna" insegnataci dal Signore.
Già più volte, capitando il contesto opportuno, lo scorso anno anche su GloriaTV ho espresso quella che è, fino a nuovi fatti che ne giustificassero una revisione, la mia personalissima valutazione del rapporto da tenere fra me, come battezzato cattolico qualunque, e mons. Bergoglio/Papa Francesco.
Non sto a ripetermi per non tediare.