Roma locuta, causa finita est: Francesco difende il sigillo confessionale
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Nel giugno 2018, vedi qui, avevamo trattato l’argomento a causa di una grave prepotente sentenza australiana, attraverso la quale si pretenderebbe togliere alla Chiesa il sigillo divino del “Segreto Confessionale“, a causa del quale non pochi sono Confessori e Sacerdoti che in passato hanno dato la propria vita, per proteggerlo. E ci lamentavamo perché ROMA TACEVA….
Ci occupiamo di “cronache….” e non di “gossip“…. e nessuno è più felice di noi oggi che, anche in tempo di Quaresima, finalmente possiamo dare una vera e buona notizia: IL PAPA HA PARLATO, LA QUESTIONE E’ DEFINITIVAMENTE CHIUSA, IL SIGILLO SACRAMENTALE DELLA CONFESSIONE E’ SALVO!
Lo ha fatto attraverso un buon Discorso, vedi qui testo ufficiale, qui se volete il video.
Non vogliamo aggiungere altro, ma segnalare i passaggi fondamentali del Discorso:
Vi accolgo in questo tempo di Quaresima, in occasione del Corso sul Foro interno, giunto quest’anno alla trentesima edizione.
E vorrei aggiungere – fuori testo – una parola sul termine “foro interno”. Questa non è un’espressione a vanvera: è detta sul serio! Foro interno è foro interno e non può uscire all’esterno. E questo lo dico perché mi sono accorto che in alcuni gruppi nella Chiesa, gli incaricati, i superiori – diciamo così – mescolano le due cose e prendono dal foro interno per le decisioni in quello all’esterno, e viceversa.
Per favore, questo è peccato! È un peccato contro la dignità della persona che si fida del sacerdote, manifesta la propria realtà per chiedere il perdono, e poi la si usa per sistemare le cose di un gruppo o di un movimento, forse – non so, invento –, forse persino di una nuova congregazione, non so. Ma foro interno è foro interno. È una cosa sacra. Questo volevo dirlo, perché sono preoccupato di questo.
Gesù è venuto a salvarci rivelandoci il volto misericordioso di Dio e attirandoci a Lui con il suo Sacrificio d’amore. Allora dobbiamo sempre ricordare che il Sacramento della Riconciliazione è una vera e propria via di santificazione; è il segno efficace che Gesù ha lasciato alla Chiesa perché la porta della casa del Padre restasse sempre aperta e fosse così sempre possibile il ritorno degli uomini a Lui.
La Confessione sacramentale è via di santificazione sia per il penitente sia per il confessore.
La Riconciliazione stessa è un bene che la sapienza della Chiesa ha sempre salvaguardato con tutta la propria forza morale e giuridica con il sigillo sacramentale. Esso, anche se non sempre compreso dalla mentalità moderna, è indispensabile per la santità del sacramento e per la libertà di coscienza del penitente; il quale deve essere certo, in qualunque momento, che il colloquio sacramentale resterà nel segreto del confessionale, tra la propria coscienza che si apre alla grazia e Dio, con la mediazione necessaria del sacerdote. Il sigillo sacramentale è indispensabile e nessun potere umano ha giurisdizione, né può rivendicarla, su di esso.
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