“… concretezza delle piccole cose … piccoli gesti di attenzione …” Con tutto rispetto, temo che ci si stia dimenticando che la Quaresima è un tempo di ben altre conversioni, e rivolto innanzitutto alla Chiesa stessa, a partire dai suoi Pastori! A che serve l’incoraggiamento di tanti Pastori ai Fedeli, invitati genericamente a “considerare il tempo presente come un’opportunità per aprirsi ai …Altro
“… concretezza delle piccole cose … piccoli gesti di attenzione …” Con tutto rispetto, temo che ci si stia dimenticando che la Quaresima è un tempo di ben altre conversioni, e rivolto innanzitutto alla Chiesa stessa, a partire dai suoi Pastori! A che serve l’incoraggiamento di tanti Pastori ai Fedeli, invitati genericamente a “considerare il tempo presente come un’opportunità per aprirsi ai tempi nuovi”, se questo non significa impegnarsi, loro stessi in primis, a individuare, riconoscere e debellare i “coronavirus” che si sono insinuati e diffusi nel Corpo e nelle Membra della Chiesa? Come non vedere le gravi malattie nella dottrina, nella morale, nella liturgia e sacramenti (talvolta fino ai sacrilegi!), nella pastorale familiare, nel valore e dignità della sessualità, nei documenti e iniziative di Vescovi e Sacerdoti,… e altro? Mi domando se i Pastori hanno davvero compreso quanto, attraverso la dura prova della pandemia, Dio sta dicendo a loro e alla Chiesa. Si mostrano inorriditi per un rosario mostrato da un Ministro in Parlamento, ma poi indifferenti agli abusi sacrileghi nella liturgia, alle carenze della formazione al celibato nei Seminari, alla mancanza dello stato di grazia nell’accostarsi all’Eucaristia, al pressapochismo nella formazione morale prematrimoniale, … Tutto sta continuando come prima. E con il loro silenzio, certi Pastori (anche in alto) sono divenuti, senza neppure sospettarlo, diffusori di pandemie mortali … Che Dio ci perdoni (e la Madonna interceda) e ci liberi dal Covid19, certo, ma ancor più dai coronavirus ecclesiali, per un credente, ancora più mortali!