Caso Rupnik: le intricate contraddizioni dei Gesuiti
Arturo Sosa, superiore generale dei Gesuiti, ha ammesso in una conferenza stampa che il famoso artista gesuita Marko Rupnik è stato [segretamente] scomunicato nel 2019 per aver "assolto" in confessione una donna con cui lui stesso aveva fornicato (ApNews.com, 14 dicembre).
Sosa ha spiegato che Rupnik ha ammesso l'accaduto e poi si è pentito, sottintendendo che una possibile "scomunica" è stata immediatamente revocata.
Più avanti, nel 2021, il Vaticano ha sentito un altro caso contro Rupnik per presunte molestie su una donna adulta le cui cure spirituali erano a lui affidate negli anni Novanta.
Contraddicendo un comunicato precedente dei Gesuiti, Sosa ha detto che le restrizioni al ministero di Rupnik risalivano alla condanna del 2019 per il caso della confessione, non per le accuse successive, ormai in prescrizione.
Sosa "può immaginare" che il gesuita cardinale Ladaria, responsabile di gestire tali accuse, avrebbe informato Francesco, anche lui gesuita, delle decisioni prese.
Altra contraddizione: solo il 9 dicembre, Sosa ha detto al sito gesuita AmericaMagzine.com che la presunta rimozione di Rupnik del 2020 dal Centro Aletti dei Gesuiti era dovuta "a motivi interni all'organizzazione del centro, perché era stato nello stesso ruolo per troppo tempo e si era già impegnato in troppi progetti artistici".
Attualmente, Rupnik è ancora elencato come parte dello staff del centro.
Foto: Marko Rupnik © Courtesy of the Diocese of Rome, #newsPdousuobrl
Sosa ha spiegato che Rupnik ha ammesso l'accaduto e poi si è pentito, sottintendendo che una possibile "scomunica" è stata immediatamente revocata.
Più avanti, nel 2021, il Vaticano ha sentito un altro caso contro Rupnik per presunte molestie su una donna adulta le cui cure spirituali erano a lui affidate negli anni Novanta.
Contraddicendo un comunicato precedente dei Gesuiti, Sosa ha detto che le restrizioni al ministero di Rupnik risalivano alla condanna del 2019 per il caso della confessione, non per le accuse successive, ormai in prescrizione.
Sosa "può immaginare" che il gesuita cardinale Ladaria, responsabile di gestire tali accuse, avrebbe informato Francesco, anche lui gesuita, delle decisioni prese.
Altra contraddizione: solo il 9 dicembre, Sosa ha detto al sito gesuita AmericaMagzine.com che la presunta rimozione di Rupnik del 2020 dal Centro Aletti dei Gesuiti era dovuta "a motivi interni all'organizzazione del centro, perché era stato nello stesso ruolo per troppo tempo e si era già impegnato in troppi progetti artistici".
Attualmente, Rupnik è ancora elencato come parte dello staff del centro.
Foto: Marko Rupnik © Courtesy of the Diocese of Rome, #newsPdousuobrl