Gli oligarchi devono essere davvero arrabbiati: campagna diffamatoria contro Viganò
L'oligarchia mediatica italiana ha cominciato a orchestrare una campagna diffamatoria contro l'arcivescovo Carlo Viganò, il dissidente più importante nel regime di Francesco.
La campagna è stata avviata da don Filippo di Giacomo, collaboratore di Repubblica.it (24 novembre), che ha accusato Viganò in un articolo (privo di dati) di "scandali economici", "amici imbarazzanti" e "dossier anonimi".
Massimo Giannini (LaStampa.it) ha definito l'eroe o arcivescovo "furfante". LaStampa.it e Repubblica.it sono entrambi di proprietà della famiglia Agnelli (Fiat, Ferrari, Lancia, Alfa Romeo, Chrysler).
John Elkann – presidente di Exor, la società di investimenti degli Agnelli – ha scritto la prefazione del libro "La quarta rivoluzione" di Klaus Schwab (Forum Economico Mondiale) in cui il "grande reset" viene descritto minuziosamente.
Bruno Vespa, diffamatore con condanne multiple, ha detto che "Dio perdoni" Viganò per le critiche [pertinenti] dei controversi "vaccini" anti Covid.
Viganò ha detto a LaCrunaDellAgo.net (3 dicembre) di essere descritto come "nemico pubblico" perché è tipico dei regimi delegittimare chi critica.
Prima i dissidenti vengono ridicolizzati, poi descritti come "patologici" e infine rinchiusi in manicomio.
Viganò definisce la campagna diffamatoria una farsa in cui gli alti sacerdoti del Covid si strappano le vesti, lamentandosi per qualunque obiezione alle loro bugie.
#newsEdawvspbkj
La campagna è stata avviata da don Filippo di Giacomo, collaboratore di Repubblica.it (24 novembre), che ha accusato Viganò in un articolo (privo di dati) di "scandali economici", "amici imbarazzanti" e "dossier anonimi".
Massimo Giannini (LaStampa.it) ha definito l'eroe o arcivescovo "furfante". LaStampa.it e Repubblica.it sono entrambi di proprietà della famiglia Agnelli (Fiat, Ferrari, Lancia, Alfa Romeo, Chrysler).
John Elkann – presidente di Exor, la società di investimenti degli Agnelli – ha scritto la prefazione del libro "La quarta rivoluzione" di Klaus Schwab (Forum Economico Mondiale) in cui il "grande reset" viene descritto minuziosamente.
Bruno Vespa, diffamatore con condanne multiple, ha detto che "Dio perdoni" Viganò per le critiche [pertinenti] dei controversi "vaccini" anti Covid.
Viganò ha detto a LaCrunaDellAgo.net (3 dicembre) di essere descritto come "nemico pubblico" perché è tipico dei regimi delegittimare chi critica.
Prima i dissidenti vengono ridicolizzati, poi descritti come "patologici" e infine rinchiusi in manicomio.
Viganò definisce la campagna diffamatoria una farsa in cui gli alti sacerdoti del Covid si strappano le vesti, lamentandosi per qualunque obiezione alle loro bugie.
#newsEdawvspbkj