Nuove prove: inventore del Novus Ordo massone!
Un sacerdote l'ha aperta per capire di chi era e ha trovato documenti che provavano l'appartenenza di Bugnini a una Loggia Massonica.
Nel 1989, Harrison non pubblicò molti dettagli, ma il 5 maggio ha detto alla rivista inglese “Mass of Ages” [la Messa dei Tempi] che il suo informatore è stato Eric von Saventhem (+2005), ex presidente di "Una Voce International", un uomo con una reputazione impeccabile. Saventhem aveva sentito la storia dal sacerdote che aveva trovato la valigetta, peraltro ancora anonimo.
Il prete aveva portato il materiale al cardinale Dino Staffa (+1977), Prefetto della Signatura, Apostolica, che aveva coinvolto ispettori della polizia di Roma, che indagavano sulla società segrete. Il materiale è stato ritenuto genuino e incriminante.
Staffa ha informato Paolo VI che avrebbe fuso la Congregazione per i Sacramenti e la Congregazione per la Liturgia, nel luglio 1975. Questa mossa segnò la fine dell'attività di Bugnini presso la Curia Romana. Bugnini rimase senza incarico fin quando non venne inviato come pro-Nunzio a Teheran, Iran, nel gennaio 1976.
Paolo VI non parlò mai più a Bugnini, ma lasciò al suo posto i danni che aveva provocato.
L'articolo mette in discussione anche il contributo di Bugnini nell'infelice riforma della Settimana Santa di Pio XII. Il cardinale Fernando Antonelli (+1993), personalmente coinvolto nella riforma, ha definito il ruolo di Bugnini "minuscolo".
L'assistente di Pio XII, suor Pascalina (+1983), ha detto che Bugnini si era preso il merito della riforma della Veglia Pasquale, mentre invece quelle modifiche erano state avanzate dal Santo Padre, non da Bugnini.
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