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Capo teologo del Sinodo per l'Amazzonia: "realistico" abolire celibato e introdurre diaconesse

I sostenitori di Francesco stanno preparando il pubblico al risultato maligno del Sinodo per l'Amazzonia.

È “realistico” che il Sinodo per l'Amazzonia abolisca il celibato e introduca "diaconesse" [non valide], ha detto il famigerato vescovo Erwin Kräutler, 80, alla televisione di Stato austriaca ORF.

Kräutler suggerisce che Francesco potrebbe emettere una esortazione apostolica, che "prima" permetta ai vescovi della regione amazzonica di abolire il celibato ed introdurre "diaconesse". Per Kräutler, è chiaro che allora seguirebbero anche Europa [e Stati Uniti].

Per Kräutler, introdurre donne "diacono" è solo il primo passo: "Dopo, vedremo". In altre parole, la Chiesa di Francesco pensa di proporre donne "prete" e "vescovo".

Kräutler sembra essere il principale autore del documento operativo apostata del Sinodo.

Foto: Erwin Kräutler, © Holger Motzkau, CC BY-SA, #newsGqontcrimd
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Marziale
C'è molto, molto di più.
“La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti”.
Il Caos deve essere totale e generalizzato, colpire ogni regola, ordine e legge, sia materiale che spirituale. Le armate di Satana hanno ormai …Altro
C'è molto, molto di più.
“La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti”.
Il Caos deve essere totale e generalizzato, colpire ogni regola, ordine e legge, sia materiale che spirituale. Le armate di Satana hanno ormai sfondato ogni barriera e si servono, ancora una volta, della "donna" e della sua brama per tutto ciò che luccica, abbaglia e stordisce.
Marziale
prince0357
Lo Schisma viene
Marziale
Possibile ma non probabile.
P.S. C'è una acca di troppo. 😇
il vandea
Una domanda ingenua: Ma i miei genitori che mi hanno battezzato a fare? Tanto per quello che serve.....bergoglio docet.
Pietro da Cafarnao
L'obiettivo è mettere da parte la Ss.ma eucaristia, fare riti pagani a cui partecipano imam, fachiri induisti, stregoni di ogni genere e pure satanisti, visto a detta dello strumento laboris, i riti pagani vengono riconosciuti come nuova evangelizzazione. Questi saranno i veri protagonisti. Mentre i veri spettatori saranno i plaudenti della novità come abbiamo già visto presenziare simili reunion …Altro
L'obiettivo è mettere da parte la Ss.ma eucaristia, fare riti pagani a cui partecipano imam, fachiri induisti, stregoni di ogni genere e pure satanisti, visto a detta dello strumento laboris, i riti pagani vengono riconosciuti come nuova evangelizzazione. Questi saranno i veri protagonisti. Mentre i veri spettatori saranno i plaudenti della novità come abbiamo già visto presenziare simili reunion: card. dei "cari fratelli massoni", il sig. Leader della Chiesa cattolica, può darsi che tra gli invitati vengano anche i progressisti di sinistra sacerdoti onnipresenti nei grandi dibattiti televisivi anti-mafia e anti-droga, che lanciano slogan e riempiono le platee dei giovani a scuola, preparate dai docenti progressisti e che hanno definito il congresso mondiale delle famiglie una vergogna, essendo favorevoli ai gay e lesbiche.
giandreoli
Avevo già letto l'Instrumentum Laboris per il Sinodo dell'Amazzonia ma in modo affrettato. L'avevo trovato un documento per 2/3 di natura etnologica, sociologica, economica ed ecologica, perciò poco inerente la missione della Chiesa. Ne ho tuttavia ripreso la lettura per farmene una conoscenza più approfondita. Invio alcune mie opinioni che rimangono del tutto opinabili. Se sono lungo, spero di …Altro
Avevo già letto l'Instrumentum Laboris per il Sinodo dell'Amazzonia ma in modo affrettato. L'avevo trovato un documento per 2/3 di natura etnologica, sociologica, economica ed ecologica, perciò poco inerente la missione della Chiesa. Ne ho tuttavia ripreso la lettura per farmene una conoscenza più approfondita. Invio alcune mie opinioni che rimangono del tutto opinabili. Se sono lungo, spero di essere perdonato.
Nella Prima Parte, come appare già dai titoli e dai sottotitoli, vengono trattati argomenti quali la vita, il territorio, l'ecologia integrale, le etnie e le rispettive migrazioni e urbanizzazioni, la conversione ecologica, la deforestazione, la distruzione estrattivista, le multinazionali, il futuro del pianeta. Esiste già ed è facilmente reperibile una vasta letteratura sull'argomento, più approfondita, accompagnata da argomenti scientifici e dal confronto fra opinioni diverse. Cito ugualmente, solo in sintesi, alcune affermazioni o formulazioni che ritengo o paradossali o seriamente equivoche:
- si afferma che "la biodiversità amazzonica evoca una nuova Pentecoste" mescolando vita biologica creata e Vita nello Spirito donato da Cristo Risorto (n 30)
- collegare "acqua, territorio, flora, fauna, natura e culture amazzoniche" e Eden (8), "vita salvifica donata da Cristo in abbondanza" e biodiversità (11), vita biologica e vita spirituale (17) è attribuire al corruttibile un valore soprannaturale e rasenta il panteismo
- affermare che la "Madre Terra" (n 17), la "saggezza ancestrale" (n 26) e la "cosmovisione" amazzonica (n 25, 26) possano essere ritenute "altre vie che svelano il mistero di Dio" (n 39) è dichiarare sufficiente una conoscenza pagana di Dio (simile alle religioni pagane dei primi tempi della Chiesa) e non necessaria la conoscenza di Dio in Cristo
- all'evangelico "andate, annunciate il Regno e battezzate" si sostituisce "l'annuncio del Regno nella bio-socio-diversità come una nuova Pentecoste" (n 30) proponendo così un neppure velato panteismo in versione moderna (v. New Age, Gaia)
- definire il territorio amazzonico (perché non Garizim, Gerusalemme o il golfo di Napoli?) quale "luogo teologico della rivelazione di Dio" (n 19) e "cammino alla collina santa" (n 18) è sovrapporlo alla Via Crucis, al Calvario e alla Croce - ecc
Tutto questo conferma che l'Instrumentum non si presenta come documento ecclesiale per l'evangelizzazione. Pur parlando di antropologia, etnologia e ecologia, a mio avviso i temi richiedevano le affermazioni esplicite della comune natura umana ferita dal peccato originale, della precarietà dell'attuale creazione orientata ad una creazione nuova escatologica, della falsità delle concezioni pagane di Dio, della nascita di Cristo dalla Madre di Dio, della sua Risurrezione e necessità della Redenzione.

Anche nella Seconda Parte, sono sufficienti i titoli e i sottotitoli per una ulteriore conferma di quanto detto: ecologia integrale - distruzione estrattivista - popoli nelle periferie e vulnerabili - migrazione - urbanizzazione - le famiglie amazzoniche - multiculturalità - corruzione - medicina tradizionale - educazione come incontro - conversione ecologica. La natura socio-ecologica della seconda parte è talmente palese che mi limito a tre sole osservazioni:
- proporre la promozione del ruolo della donna amazzonica senza neppure citare innanzitutto il primato e il ruolo insostituibile (unico nell'intero universo) della sua maternità umana non è neppure sociologia cristiana
- "ricuperare i miti e attualizzare i riti che contribuiscono alla conversione ecologica" (104) è snaturare i significati veri del mito e del rito e strumentalizzarli per un fine che non è l'annuncio del Vangelo
- non si propone mai la povertà evangelica come valore da amare e scegliere perché conforma a Cristo. Meglio sarebbe poi evitare espressioni tanto altisonanti quanto insignificanti come: volto amazzonico della Chiesa, conversione integrale, paradigmi interpretativi, esperienza cosmica pulsante nella famiglia, ecc. Dicono solo un vuoto culturale ed evangelico. L'enfasi infine data alla "Madre Terra" non potrà che farla sentire più importante della Madre di Dio e della Madre Chiesa che, non a caso, non sono mai neppure citate.

La Terza Parte è la più ecclesiale e proprio per questo, a mio avviso, la più equivoca e deludente:
- il volto amazzonico della Chiesa presenta una fisionomia per lo più sociologica, culturale, indigena, mai riferita al suo Volto Sponsale, al Corpo Mistico, alla Traditio Apostolica (107, 111, 114, 116)
- in liturgia (culmen et fons!), si raccomanda di assumere "riti, simboli, stili celebrativi delle culture indigene a contatto con la natura nel rituale liturgico e sacramentale". Si invita in pratica ad una sostituzione dei simboli e riti biblici dell'intera storia della salvezza scelti personalmente da Cristo con "nuovi segni, nuovi simboli, diverse forme di bellezza indigena" senza i quali la liturgia rimarrebbe "un pezzo da museo o un possesso di pochi". Espressioni volutamente vaghe (se non offensive!) che possono preludere paurosamente a un tale snaturamento della liturgia da non fondarla più sulla comunione col Risorto ("come tralci alla Vite") e sul suo Sacrificio Eucaristico ma su credenze pagane, facendola divenire praticamente eretica (124, 126). Già si sono diffuse legittimazioni (quando non sacrilegi taciuti dai Vescovi!) di abusi nella celebrazione dell'Eucaristica e nella liturgia in genere.
- l'affermazione del valore del celibato sacerdotale, anziché tradursi in esortazione ad una formazione seria e generosa dei seminaristi al celibato è improvvisamente trasformata in un progetto di formazione di sacerdoti coniugati. Il motivo della "carenza" di sacerdoti (motivo più numerico che ascetico!...) è contraddetto dall'evidenza della maggiore disponibilità dei sacerdoti celibi rispetto agli eventuali coniugati (129). Un'iniziativa poi che, nel tempo, porterà i giovani a prestare minore attenzione alla chiamata al celibato consacrato e accolta con gratitudine quale dono della condivisione del celibato di Cristo.
- ritengo sia una lacuna grave (secolarizzata e pseudofemminista) il non sottolineare e promuovere innanzitutto il ruolo materno ed educativo della donna quale mamma nella famiglia (129)
- l'invito ad una nuova vita consacrata (129) "alternativa, profetica, intercongregazionale, interistituzionale" che propone ai religiosi e religiose di "disimparare modelli, ricette, schemi e strutture prefissate" porterebbe a privarla dei propri fondamenti biblici, della proprie identità carismatiche, della spiritualità del proprio Fondatore/ice, della propria storia ecclesiale e congregazionale, perciò in pratica ad affossarla (quanto fatto dal "riformatore" Lutero)

Concludo. A mio modesto avviso, l'Instrumentum rappresenta un programma (alquanto indefinito e per questo equivoco e pericoloso) di "Etno-ecologia per una nuova Madre Terra" e di una "Neo-Teologia della Liberazione", con i limiti, riconosciuti a sua tempo, della lettura positivista e marxista della Storia e della Chiesa. Trovo appropriate le parole scritte da Paolo VI nella Professione di Fede del Popolo di Dio (1968): “Noi confessiamo che il Regno di Dio, cominciato quaggiù nella Chiesa di Cristo, “non è di questo mondo”, “la cui figura passa”; e che la sua vera crescita non può essere confusa con il progresso della civiltà, della scienza e della tecnica umane, ma consiste nel conoscere sempre più profondamente le imperscrutabili ricchezze di Cristo, nello sperare sempre più fortemente i beni eterni, nel rispondere sempre più ardentemente all’amore di Dio, e nel dispensare sempre più abbondantemente la grazia e la santità tra gli uomini. Ma è questo stesso amore che porta la Chiesa a preoccuparsi costantemente del vero bene temporale degli uomini. ... L’intensa sollecitudine della Chiesa, sposa di Cristo, per le necessità degli uomini, per le loro gioie e le loro speranze, i loro sforzi e i loro travagli, non è quindi altra cosa che il suo grande desiderio di esser loro presente per illuminarli con la luce di Cristo e adunarli tutti in lui, unico loro Salvatore. Tale sollecitudine non può mai significare che la Chiesa conformi se stessa alle cose di questo mondo, o che diminuisca l’ardore dell’attesa del suo Signore e del regno eterno". (36)
Con rispetto per le opinioni altrui ma anche con una preghiera preoccupata per la nostra "Madre Chiesa" e con la speranza di morire un giorno in una Chiesa ancora italiana e non amazzonica!
Marziale
Ottimo @giandreoli , alla sua conclusione possiamo arrivare senza perdere ore e ore a leggere quel subdolo e satanico documento. A me sono bastate un paio di righe. Tutto ciò che proviene da X , dalla sua corte e dalle sue coorti è scritto con inchiostro infernale e provoca in me un immediato rigetto. La Santa Chiesa offre per la edificazione del gregge un numero sterminato di sante e produttive …Altro
Ottimo @giandreoli , alla sua conclusione possiamo arrivare senza perdere ore e ore a leggere quel subdolo e satanico documento. A me sono bastate un paio di righe. Tutto ciò che proviene da X , dalla sua corte e dalle sue coorti è scritto con inchiostro infernale e provoca in me un immediato rigetto. La Santa Chiesa offre per la edificazione del gregge un numero sterminato di sante e produttive pagine e mai mi sognerei di perdere un solo secondo della vita che Dio mi concede per leggere pagine luciferine che non accrescano le mie scarse virtù .
N.S. Benedetto rispose una volta a Filippo:"Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto?". Ecco, io vorrei che quella domanda non fosse mai posta a me. Leggiamo e studiamo i santi, veri imitatori di Gesù Cristo, per conoscere il Santo, affinché quando saremo pesati sulla stadera il nostro peso risulti sufficiente.
Se lei comunque vuol sacrificarsi al posto della nazione, come disse Caifa di NSGC, potrebbe scrivere poche e ben compendiate righe che invitano alla lettura.
Un saluto ed un grazie.
Marziale
Pietro da Cafarnao
@giandreoli
Grazie del suo contributo.