giandreoli

Martirio di San Giovanni Battista

Il martirio di san Giovanni Battista può rappresentare un vero inventario di peccati e di nefandezze: l’attenzione di un Re preoccupato più per l’approvazione dei suoi Amministratori e dei Romani che per il suo Popolo, la rabbia di una donna concubina corrotta e vendicatrice, la superficialità di una ragazza danzatrice che, per piacere a tutti, giunge a portare su un vassoio la testa di un uomo profetico ai commensali che se la passano tra le mani. Un inventario che ci rimanda agli orrori ai quali assistiamo ogni giorno anche noi oggi: guerre devastanti, violenze di ogni genere, bimbi soppressi dalla fame o nel grembo, perfino … macabri tagliatori di teste contemporanei! Martiri dei quali non conosciamo neppure il numero, il nome o l’età, eppure testimoni di Verità e di Fede nel Signore. Il martirio di san Giovanni Battista ci faccia contemplare il martirio di Gesù sulla Croce, commuovere per il suo Amore per noi, rafforzarci nella nostra testimonianza della Fede. Mi si perdoni la passione espressa nel commento e uniamoci nella preghiera.

giandreoli

Un cardinale in ginocchio davanti agli attivisti omosessuali

“ Lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v’insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. 27 Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dá il mondo, io la do a voi." (Gv 14,27) La pace del cristiano è quella di Gesù, non quella del mondo.

LA PASSIONE DI GESÚ (attraverso la lettura) DELLA SINDONE - Dott. Fabio Quadrini

Ripropongo questo scritto, con il quale penso sia utile, anzi doveroso, ripresentare una riflessione oggi poco conosciuta ma già formulata vari anni fa da alcuni esegeti.
1 – Nelle traduzioni abituali del brano giovanneo sulla sua ispezione alla tomba vuota si legge che san Pietro (e subito dopo san Giovanni, entrato lui pure) vide: “le bende per terra, e il sudario che era stato posto sul suo capo non per terra con le bende ma piegato in un luogo a parte”. (Gv 20,5-7), E’ la traduzione più consueta data da gran parte degli attuali esegeti oltre che dalla stessa CEI; una traduzione che ritengo inesatta, equivoca, non fedele né al Vangelo greco di s. Giovanni né alla Vulgata latina di s. Girolamo. Mi spiego.
2 – Cito il testo giovanneo: “… 5καὶ παρακύψας βλέπει κείμενα τὰ ὀθόνια, οὐ μέντοι εἰσῆλθεν. ἔρχεται οὖν ⸀καὶ Σίμων Πέτρος ἀκολουθῶν αὐτῷ, καὶ εἰσῆλθεν εἰς τὸ μνημεῖον· καὶ θεωρεῖ τὰ ὀθόνια κείμενα, 7καὶ τὸ σουδάριον, ὃ ἦν ἐπὶ τῆς κεφαλῆς αὐτοῦ, οὐ μετὰ τῶν ὀθονίων κείμενον ἀλλὰ χωρὶς ἐντετυλιγμένον εἰς ἕνα τόπον·”
3 – Diversi esegeti, interpretando più correttamente i termini “κείμενα” , “ἐντετυλιγμένον”, e “εἰς ἕνα τόπον” , traducono: “e osserva le bende distese (cioè: non per terra ma a terra, distese, giacenti, afflosciate), … e il sudario, che era stato posto sul capo, non come le bende (cioè: non disteso come le bende) ma avvolto a parte (cioè: non giacente ma arrotolato, al modo di una mentoniera) in una sola posizione (cioè: non per terra ma nella sua posizione, appunto di fianco, non piegato o disteso).
4 – In tal caso la risurrezione del corpo di Gesù, pur rimanendo oggetto di fede, rimane più comprensibile e ammissibile anche per la scienza.
Mi pare che questa sia una traduzione non solo linguisticamente legittima ma anche la più corretta oltre che aderente alle modalità delle sepolture in uso allora in Israele.
Ritengo che sia necessario divulgare questa critica testuale e proporre ai biblisti e alla stessa CEI una correzione delle traduzioni attualmente in uso. Buona e Santa Pasqua.

«Un Giubileo con la Sindone grazie all'ostensione diffusa»

Riferisco la riflessione interessante di una persona sconosciuta ma appassionata alla Sindone e agli studi dei quali è fatta oggetto, anche dei più recenti.
1 – Nelle traduzioni abituali del brano giovanneo sulla sua ispezione alla tomba vuota si legge che san Pietro (e subito dopo san Giovanni, entrato lui pure) vide: “le bende per terra, e il sudario che era stato posto sul suo capo non per terra con le bende ma piegato in un luogo a parte”. (Gv 20,5-7), E’ la traduzione più consueta data da gran parte degli esegeti oltre che dalla stessa CEI; una traduzione che ritengo inesatta, equivoca, che non è fedele né al Vangelo greco di s. Giovanni né alla Vulgata latina di s. Girolamo. E spiego.
2 – Cito il testo giovanneo: “… 5καὶ παρακύψας βλέπει κείμενα τὰ ὀθόνια, οὐ μέντοι εἰσῆλθεν. ἔρχεται οὖν ⸀καὶ Σίμων Πέτρος ἀκολουθῶν αὐτῷ, καὶ εἰσῆλθεν εἰς τὸ μνημεῖον· καὶ θεωρεῖ τὰ ὀθόνια κείμενα, 7καὶ τὸ σουδάριον, ὃ ἦν ἐπὶ τῆς κεφαλῆς αὐτοῦ, οὐ μετὰ τῶν ὀθονίων κείμενον ἀλλὰ χωρὶς ἐντετυλιγμένον εἰς ἕνα τόπον·”
3 – Diversi esegeti, interpretando più correttamente i termini “κείμενα” , “ἐντετυλιγμένον”, e “εἰς ἕνα τόπον” , traducono: “e osserva le bende distese (cioè: non 'per terra' ma 'a terra', distese, giacenti, afflosciate), … e il sudario, che era stato posto sul capo, non disteso come le bende (cioè: non afflosciato, giacente come le bende) ma avvolto a parte (cioè: arrotolato, al modo di una mentoniera) in una sola posizione (cioè: non per terra ma nella sua posizione, appunto, di fianco, né arrotolato né piegato o afflosciato).
4 – In tal caso la risurrezione del corpo di Gesù, pur rimanendo oggetto di fede, rimane più comprensibile e ammissibile anche per la scienza.
Mi pare che questa sia una traduzione non solo linguisticamente legittima ma anche la più corretta oltre che aderente alle modalità delle sepolture in uso allora in Israele.
Ritengo che sia opportuno divulgare questa critica testuale e proporre ai biblisti e alla stessa CEI una correzione delle traduzioni attualmente in uso.

· Non si dica che il nascituro non è “persona”, se ciò fosse vero non ci sarebbe la triste e meschina …

Complimenti per il filmato. Con la modestia dovuta e necessaria, mi permetto di affiancarlo riproponendo un mio commento che, benché datato e assolutamente meno significativo, penso possa essere ugualmente accettabile per la sua brevità.
Come bene esprimeva già Tertulliano, il concepito è una “persona umana”. Si tratta di una verità comprensibile anche solo attraverso la ragione, valida e vincolante per credenti e non credenti. Secoli più tardi, la riaffermava il Vescovo s. Vincenzo di Lerins, servendosi di un esempio semplice e pratico (la crescita del nostro corpo) che ripropongo in altra forma.
Guardo la mia mano rugosa di settantenne, mano della “mia persona” (unica e irripetibile fra tutti gli uomini del passato, presente e futuro), che gode del diritto inalienabile e indisponibile alla vita, non ricevuto da alcuno ma acquisito naturalmente, diritto che permette di accedere a tutti i diritti successivi. E’ la medesima mano che, robusta, quando ero quarantenne, sollevava pesi in un’impresa edile: questa mia stessa mano, della mia stessa persona e del mio diritto alla vita; è la stessa mano che, delicata, da ventenne, scriveva lettere d’innamorato alla’amata: stessa mano, stessa persona, stessi diritti. Mano che a sei anni, esile, scriveva le prime lettere dell’alfabeto, poi le prime parole: stessa mano, stessa persona, stessi diritti. La stessa mano che, nato da pochi giorni, paffuta, afferrava il petto della mamma per succhiarne il latte: stessa mano, stessa persona, stessi diritti. Mano che, nel grembo della mamma, già formata, si succhiava il pollice: stessa mano, stessa persona, stessi diritti. Ed è anche la stessa mia mano che, anche se ancora in formazione, già mi apparteneva quando, appena concepito, m’affacciavo alla vita e chiedevo solo che mi si dessero il tempo e le condizioni per crescere, sviluppare la mia vita, trascorrerla nei suoi diversi anni e vicende; la medesima vita che sto trascorrendo ora, settantenne. M’avessero abortito, m’avrebbero ucciso. Questo dice che il concepito è già persona umana e chiede solo che gli si riconosca quel diritto di vivere che già gli appartiene e gli si concedano le condizioni dignitose per trascorrerla fino al suo compimento. Aggiungo la considerazione che il grembo della donna è il luogo più nobile ed elevato dell’intero creato: tutte le leggi che reggono l’esistenza dell’universo (microcosmo e macrocosmo), che regolano l’apparire della vita biologica, e che presiedono al concepimento nel grembo della donna hanno il loro fine ultimo e più elevato nel generare la persona umana all’esistenza e, con la sua nascita, nell’introdurla nella famiglia umana,

Una monja italiana conocida por participar en los Consejos de Cardenales con el Papa defiende que el …

“ … è una questione di giustizia … un cambiamento giusto e doveroso …” : quindi, Dio, nel creare l’uomo e la donna complementari e con pari dignità ma di sesso diverso, Gesù, nel non chiamare tra i dodici Apostoli a condividere la vita con Lui anche la Madre sua e qualche donna, e la Chiesa Apostolica, nell’attenersi fedelmente alle decisioni di Dio e di Gesù, avrebbero sbagliato tutto dimostrandosi ingiusti! Quanta ottusità stolta e presuntuosa in questa chiesa “aggiornata e moderna” che ritiene di dover correggere Dio, Gesù e la Chiesa Apostolica!...

CARPI.COLPO DI SCENA AL PROCESSO. L' Avv. Minutillo riferisce della contrarietà del Card Parolin alla …

Ma papa Bergoglio dov’è? Non s’interessa neppure! Ignora i suoi i Fedeli e gli scandali e sofferenze che subiscono preferendo recarsi da Fazio che si dichiara privo della fede ma del quale si serve come suo piacevole adulatore e che usa come suo megafono televisivo! Povero papa!

giandreoli

"Divorziati, risposati, conviventi. La Chiesa spalanca la porta a tutti"

@padrepasquale : Ma insomma, è una vera e propria ossessione che appartiene al pensiero di papa Bergoglio!!! C’è forse un solo cristiano che non sappia che Cristo, sulla Croce, è il “Redentore universale”, morto e risorto per la salvezza di tutti gli uomini? Non lo affermano forse proprio le stesse parole della consacrazione eucaristica? Perché allora papa Bergoglio non chiarisce piuttosto che, per entrare e partecipare al banchetto di nozze del Figlio del Re, occorre anche avere la lampada della fede accesa (parabola delle Vergini) e l’abito candido della grazia battesimale (parabola degli Invitati)? Ritengo che l’idea che “ i fedeli debbano guardarsi dal fariseismo di chi si considera superiore perché ha la fortuna di vivere in una situazione regolare” o di un “Inferno che sia vuoto” non corrisponda né all’atteggiamento più abituale tra i fedeli né al pensiero di Gesù stesso, ma a una fissazione personale di papa Bergoglio, che provoca prevalentemente un grave disorientamento e abusi sacrileghi!

giandreoli

Il predicatore del Sinodo di Francesco ha elogiato le "relazioni omosessuali"

Pazienza per l’intervento di don Chiodi con il quale ha alterato l’insegnamento di Gesù sostituendolo con la sua insensata opinione personale, ma questo intervento del rev. Radcliffe lo trovo proprio “demenziale”. Dunque, le cattive inclinazioni e le passioni umane sarebbero nello stesso Progetto sull’uomo di Dio creatore e non dovute invece al peccato originale dei Progenitori!!! Inaudito! Suggerisco al rev.do di leggersi bene Gal 5,16ss ; Rm 13,12ss ; … e soprattutto di contemplare la Madonna e pregarla. La Vergine Immacolata, concepita senza peccato originale, lo aiuterà a comprendere e a correggersi dalle sue idiozie! Sempre, come mi è consueto, con rispetto, ma anche con grande franchezza e libertà, anche verbale.

giandreoli

Francesco nomina un altro attivista omosessuale alla Congregazione per la Dottrina della Fede

Se non vado errato, Gesù ha insegnato che l’adulterio non è solo nella pratica degli atti coniugali al di fuori del matrimonio ma anche nel non conservare la castità e purezza del cuore astenendosi da affetti, sentimenti, desideri, sguardi e occasioni contrarie al matrimonio stesso (v. Mt 5,27; Gv 7,21 e ss). Sebbene con rispetto, ritengo che il rev. Chiodi (e altri come lui) non riferisca fedelmente l’insegnamento di Gesù ma lo alteri sostituendolo con la sua opinione personale. Cosa, a mio avviso, ovviamente grave e inaccettabile.

giandreoli

La Cattedrale di Linz ci riprova: La mostra presenta la "Sacra Famiglia"

La presunzione dell’autore che si è definito “artista” è davvero stupida, ma quella del Vescovo che l’ha approvata e promossa è addirittura demenziale!

giandreoli

Le paludi dell’anti-bergoglismo approssimativo. Di Piergiorgio Seveso

Due pagine nelle quali, scorrendole, non ho trovato citate una sola volta le parole: “Cristo”, “Vangelo”, “Tradizione Apostolica”, “Padri della Chiesa”. Si salva solo la parola “Dio”, citata una sola volta, nel "tanto deprecato come vecchio e tradizionalista" latino: “Dei”. A mio parere, uno sproloquio inadeguato all’importante tema trattato e che non convince.

giandreoli

LEVATEGLI IL FIASCO..

E la Pachamama? Esiste o non esiste?

giandreoli

vincenzo paglia, l'amicizia con milosevic,il sovranismo, nanni moretti e casalpalocco

A mons. Paglia ripropongo quanto segue: Mons. Paglia? Con rispetto per la dignità episcopale che ricopre, ritengo che il solo gesto che potrebbe cancellare la vergogna di essersi promosso a peggior rappresentante e modello dei Vescovi della Chiesa (inspiegabilmente muti!!!...) sarebbe quello di togliere l’affresco che ha fatto erigere a Terni (profumatamente pagato!), con il quale ha sostituito il “Cristo Pantocrator” tradizionale delle absidi delle Cattedrali con il “Giudizio Universale degli Omosessuali”. Affresco nel quale si è fatto spudoratamente dipingere seminudo, aggrappato ad un omosessuale, con lo zucchetto episcopale sul capo, e affiancato dal suo segretario, tatuato e altrettanto nudo. Da parte mia, pur non ricuperando la sua credibilità, si farebbe almeno perdonare la sua stupidità blasfema.

giandreoli

Finalmente! Francis scopre il "peccato grave

Col rispetto che sempre mi propongo, mi permetto di presentare un'osservazione che mi è stata fatta e una mia opinione personale.
1) Al Papa. Vi sono tre parole di cui fa continuo uso nelle sue allocuzioni: inclusione, dialogo, amore. Tenga presente che:
- la parola “inclusione” (e ‘includere’) è completamente assente in tutte le Scritture (Antico Testamento, Vangeli, Lettere paoline e apostoliche, Apocalisse!) ed è quindi da escludere dal pensiero di Dio, dalla sua rivelazione, dal suo Disegno di salvezza sull’uomo e sull’umanità.
- la parola “dialogo” (e ‘dialogare’) è presente solo tre volte: in Giobbe descritto come conforto stolto e inutile ricevuto dai suoi amici e come certezza ricevuta invece da Dio stesso; in Abacuc descritto come lamento e invocazione del Profeta rivolto a Dio.
- la parola “amore” poi, oggi particolarmente inflazionata, deve sempre fare riferimento alle parole di Gesù: “amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi”. Da Lui solo dunque possiamo sapere il “come amare”, non da opinioni mondane o ecclesiali che non facciano riferimento al “vivere nella comunione battesimale e sacramentale con Lui”
All’irrilevanza di queste parole si contrappone invece l’uso della parola “conversione” usata in tutte le Scritture ben 33 volte (nella forma imperativa ‘convertitevi’ altre 12 volte). Il suo insegnamento è dunque solo una sua opinione personale, umana e discutibile, estranea ad una ”evangelizzazione che sia nel mondo ma non del mondo”.
2) Ad Avvenire. Suggerisco di smettere di presentarsi come “Giornale dei Cattolici” ma più semplicemente “Giornale della CEI”, sia perché molto spesso ignora o distorce le opinioni dissenzienti di gran parte dei Cattolici, sia perché è dipendente dal sostegno economico pubblico assicurato ai Giornali in genere, perciò anche della CEI.
Chiedo venia per la lunghezza che penso sia ugualmente motivata dai contenuti.

giandreoli

Al minuto 00:30 padre Enzo Fortunato dice:"...non ci poteva essere parola migliore speranza, perchè …

Sbaglio, o è la stessa Porta dalla quale il Papa ha introdotto nella Basilica la "Pachamama", e sulla quale (sulla sua facciata) è stata proiettata l'immagine di uno scimpanzè e altri animali vari? .....

giandreoli

Gratta gratta, la Pav ritiene leciti eutanasia e suicidio assistito

@ martina 18 Grazie per la correzione, che non cambia ovviamente il mio giudizio

giandreoli

Gratta gratta, la Pav ritiene leciti eutanasia e suicidio assistito

Mons. Paglia? Con rispetto per la dignità cardinalizia che ricopre, ritengo che il solo gesto che potrebbe cancellare la vergogna di essersi promosso a peggior rappresentante e modello dei Cardinali della Chiesa (inspiegabilmente muti!!!...) sarebbe quello di togliere l’affresco che ha fatto erigere a Terni (e profumatamente pagato ), con il quale ha sostituito il “Cristo Pantocrator” tradizionale delle absidi delle Cattedrali con il “Giudizio Universale degli Omosessuali”. Affresco nel quale si è fatto spudoratamente dipingere seminudo, aggrappato ad un omosessuale, con lo zucchetto cardinalizio sul capo, ed affiancato dal suo segretario, tatuato ed altrettanto nudo. Da parte mia, pur non ricuperando la sua credibilità, si farebbe almeno perdonare la sua stupidità blasfema.

giandreoli

Troppo tardi: il Vaticano si unisce alle condanne

A mio modesto parere e con amarezza: risposta tardiva, insufficiente nel contenuto, e solo rappresentativa di chi, nel frattempo, è occupato con ... gelati e giostranti. Naturalmente, con rispetto e pregando con la Chiesa e nella Chiesa, per i Pastori e i loro Sacerdoti, per tutti i battezzati, e per me stesso in primis.

giandreoli

ZUPPI DALLA PARTE DELL’ELITE E CONTRO IL POPOLO (PURE CONTRO IL PAPA?) - Lo Straniero

Quello del Card. Zuppi è un “autogol” che non meraviglia. Nel consultare il Programma 2023/2024 del “Centro Studi Interreligiosi” della Pontificia Università Gregoriana ho notato una parte dedicata allo “sciamanesimo” che mi ha lasciato perplesso. Dedicare a questo tema una trattazione così autorevole, stampata, estesa e allo stesso tempo dettagliata, ha solo il risultato di essere un altro autogol: è descrivere palesemente quanto è accaduto durante il Sinodo dell’Amazzonia, nel corso del quale papa Bergoglio non ha mai citato una sola volta la Madonna di Guadalupe, né ha riunito i Vescovi e i Fedeli per dedicarle la preghiera di un Rosario o un’ora di Adorazione eucaristica, pur essendo la vera Protettrice dell’Amazzonia e di tutta l’America latina! Ha raccolto invece nei giardini vaticani Vescovi e Fedeli prostrati attorno al noto idolo pagano della “Pachamama”, benedicendola, pregandola e portandola in processione perfino nella Basilica di San Pietro! Che dire? Con rispetto, ma con tanta amarezza: uno “Sciamano della Pachamama”.