MA QUALE CRISTO???... Riflessione troppo vera! (Da un lettore)

Cristo Re, chi sei?

Domenica scorsa, dedicata a Cristo Re, la messa è stata quasi disertata; sicuramente si è notata la completa assenza dei giovani che, tranne la presenza di qualche boyscout, sembrano ormai spariti dalla Santa Messa. La predica dal contenuto tipicamente soft e rigidamente politically correct, ci ha presentato un Gesù “rivisto e corretto", più somigliante ad un amico, che ci guida e ci accompagna, più che ad un sovrano che deve imperare su ogni aspetto della nostra vita, pubblica e privata.

Un Cristo, amministratore cortese, di un ONG, il cui compito è cercare “equità” , "giustizia" per le masse, i nuovi poveri , gli immigrati, gli ultimi oppressi di questo mondo.

Non è più la festa di un Cristo trionfante sul mondo, sul peccato e sulla morte, ma la presentazione di un maestro buono di vita che cerca attraverso il dialogo, uomini di buona volontà, che più da redimere, sono da convincere ad adattarsi alla sua "fede" attraverso compromessi più o meno severi con la mentalità di questo mondo.

Un " re" che si accontenta di progressive “sfumature” terapeutiche del suo vangelo, che aderiscono più o meno alla sua volontà, che testimoniano un "meritevole" desiderio progressivo di maggiore abbandono alla Sua grazia.

Il nuovo modello rivisto e corretto del Vangelo è, d'altronde, "terapeutico", non giudicante, conforme un'agenda politico-sociale più adatta a un modello laico modernista e progressista della Chiesa "conciliare". Un Gesù presidente di una ONG, che ha dimenticato il suo terribile monito: “Allora, poiché sei tiepido e non sei né freddo né caldo, io ti vomiterò dalla mia bocca” (Apocalisse 3, 16).

Il monito alla giusta battaglia per combattere contro i nostri peccati, le nostre infedeltà, le nostre esitazioni che è la missione soprannaturale della Chiesa sembra smarrirsi, insieme al senso del dovere di lottare contro i nemici di Cristo e della Sua Santa Chiesa.

Anche la parola "Trionfo" sembra ormai inconcepibile da pronunciare, negli ambienti ecclesiali. Affermare il Trionfo di Cristo Re, nelle nostra vita è necessario oggi più che mai, allora voglio umilmente completare questa mia riflessione, non con parole mie, ma utilizzando ciò che ha trascritto Maria Valtorta, riportando alcuni stralci delle parole rivelatele da nostro Signore nel cap. 604, "I processi e il rinnegamento di Pietro. Considerazioni su Pilato", della sua opera "l'Evangelo come mi è stato rivelato":

«Sempre così, figli. Anche ora. Come può entrare Dio e la sua luce là dove non c'è più spazio per loro, e le porte e finestre sono sbarrate e difese dalla superbia, dall'umanità, dal vizio, dall'usura, da tante, tante guardie al servizio di Satana contro Dio? Oh! figli, figli miei! Oh! miei Pilati di ora! Anche voi, come Ponzio Pilato, lasciate cadere con un'alzata di spalle le questioni più vitali. Vi sembrano cose inutili, sorpassate. Cos'è la Verità? Denaro? No. Donne? No. Potere? No. Salute fisica? No. Gloria umana? No. E allora si lasci perdere. Non merita che si corra dietro ad una chimera. Denaro, donne, potere, buona salute, comodi, onori, queste sono cose concrete, utili, da amarsi e raggiungersi a qualunque scopo. Voi ragionate così. E, peggio di Esaù, barattate i beni eterni per un cibo grossolano che vi nuoce nella salute fisica e che vi nuoce per la salute eterna.

Perché non persistete a chiedere: "Cosa è la verità"? Essa, la Verità, non chiede che di farsi conoscere, per istruirvi su di essa. Vi sta davanti come a Pilato e vi guarda con occhi di amore supplicante, implorandovi: "Interrogami. Ti istruirò".

Pilato mi lascia dove sono, senza interrogare di più, e va dai malvagi che hanno la voce più grossa e che si impongono con la loro violenza. E li ascolta, questo sciagurato che non ha ascoltato Me e che ha respinto con una scrollata di spalle il mio invito a conoscere la Verità. Ascolta la Menzogna. L'idolatria, quale che sia la sua forma, è sempre portata a venerare ed accettare la Menzogna, quale che sia. E la Menzogna, accettata da un debole, porta il debole al delitto.

Io ho detto: "Il vostro linguaggio sia: sì, sì; no, no"... Per vincere nel mondo, per avere onori e lucro, occorre saper fare del sì un no, o del no un sì, a seconda che il buon senso (leggi: senso umano) consigli. Quanti, quanti Pilati che ha il ventesimo secolo! Dove sono gli eroi del cristianesimo che dicevano sì, costantemente sì alla Verità e per la Verità, e no, costantemente no per la Menzogna? Dove sono gli eroi che sanno affrontare il pericolo e gli eventi con fortezza d'acciaio e con serena prontezza e non dilazionano, perché il Bene va subito compiuto e il Male subito fuggito senza "ma" e senza "se"?

Lo vedete, uomini, il vostro Salvatore, il vostro Re, coronato di dolore per liberarvi il capo da tante colpe che vi fermentano? Non pensate quale dolore ha subito la mia testa innocente per pagare per voi, per i vostri sempre più atroci peccati di pensiero che si tramutano in azione? Voi, che vi offendete anche quando non c'è motivo di farlo, guardate al Re offeso, ed è Dio, col suo ironico manto di porpora lacera, con lo scettro di canna e la corona di spine. È già morente e lo schiaffeggiano ancora con le mani e con gli scherni. Né ve ne muovete a pietà. Come i giudei, continuate a mostrarmi i pugni, a gridare: "Via, via, non abbiamo altro dio che Cesare", o idolatri che non adorate Dio, ma voi stessi e chi fra voi è più prepotente. Non volete il Figlio di Dio. Per i vostri delitti non vi dà aiuto. Più servizievole è Satana. Volete perciò Satana. Del Figlio di Dio avete paura. Come Pilato. E quando lo sentite incombere su voi con la sua potenza, agitarsi in voi con la voce della coscienza che vi rimprovera in suo nome, chiedete come Pilato: "Chi sei?".

Chi sono lo sapete. Anche quelli che mi negano sanno che sono e Chi sono. Non mentite. Venti secoli stanno intorno a Me e vi illustrano Chi sono e vi istruiscono sui miei prodigi. È più perdonabile Pilato. Non voi, che avete un retaggio di venti secoli di cristianesimo per sorreggere la vostra fede o per inculcarvela, e non ne volete sapere. Eppure con Pilato fui più severo che con voi. Non risposi. Con voi parlo. E, ciononostante, non riesco a persuadervi che sono Io, che mi dovete adorazione e ubbidienza. Anche ora mi accusate di esser Io stesso la rovina di Me in voi, perché non vi ascolto. Dite di perdere la fede per questo. Oh! mentitori! Dove l'avete la fede? Dove è il vostro amore? Quando mai pregate e vivete con amore e fede? … Datemi dunque quel culto d'amore che mi spetta ed Io vi ascolterò, perché non sarete più dei bastardi ma dei figli di Dio.

Sappiatelo, o uomini che vi preoccupate unicamente del vostro bene materiale, che anche ai sensi di questo il vostro Dio interviene quando vi vede fedeli alla giustizia che è emanazione di Dio. Io premio sempre chi agisce con rettezza. Io difendo chi mi difende. Io lo amo e soccorro. Sono sempre Quello che ha detto: "Chi darà un bicchier d'acqua in mio nome avrà ricompensa". A chi mi dà amore, acqua che disseta il mio labbro di Martire divino, Io do Me stesso, ossia protezione e benedizione».


(Un amico lettore)

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PS | Invito tutti ad iscriversi al canale telegram di Tempi di Maria nato per poter continuare a condurre con maggior libertà la buona battaglia della diffusione della verità, anche riguardo a quei temi oggi più osteggiati e censurati: t.me/tempidimaria
piamaria
Bravo e profonda riflessione , signummagnum , grazie e grazie fra Pietro . Dio vi benedica tutti
il vandea
la Chiesa Cattolica ha celebrato Cristo Re l'ultima domenica d'ottobre con fede e devozione. I modernisti non celebrino nemmeno Cristo Re, in quanto non lo considerano loro Re, tradendolo di continuo con le loro empie idee di ecumenismo e dialogo.
N.S.dellaGuardia
Quale sapienza fu dedicare la festa di Cristo Re proprio la domenica prima di Ognissanti: senza Cristo Re non ci sarebbero tutti i Santi che tali divennero proprio per aver accolto il Re della loro esistenza, ed averlo amato e servito come l'Unico Re merita.
Poi venne il cvii degli "adulti"...
parrochus
La festa di Cristo Re dell´Universo celebrata l'ultima domenica di ottobre, ricorda e celebra soprattutto la veritá della fede cattolica sul regnare sociale di Cristo. Cristo in quanto Uomo è il nostro Re. E vuole essere riconosciuto come tale dalle persone singole, ma anche dalla societá, dagli stati, dalle loro leggi, costumi ed anche dagli Atti solenni e pubblici. Questo si celebra ogni anno …Altro
La festa di Cristo Re dell´Universo celebrata l'ultima domenica di ottobre, ricorda e celebra soprattutto la veritá della fede cattolica sul regnare sociale di Cristo. Cristo in quanto Uomo è il nostro Re. E vuole essere riconosciuto come tale dalle persone singole, ma anche dalla societá, dagli stati, dalle loro leggi, costumi ed anche dagli Atti solenni e pubblici. Questo si celebra ogni anno nella liturgia tradizionale ultima domenica di ottobre. Invece nel calendario liturgico dopa la reforma o meglio dire rivoluzione liturgica post-conciliare, la festa si sposta alla domenica ultima dell'anno liturgico. Cosí tutta la attenzione si sposta alla parusia cioè alla seconda venuta di Cristo nella gloria alla fine dei tempi. Cioè si celebra il Regno escatologico di Cristo. Cosí si silenzia la dottrina cattolica sull´ora presente, in cui pure il Nostro Signore Gesú Cristo in quanto Uomo vuole essere riconosciuto quale Signore e Re, delle nostre vite singole, ma anche della storia, della societá, dei stati. Questo "Regno sociale" é praticamente sparito dalla catechesi, dalla predicazione e dal magistero post-conciliare. E di lá deriva pure atteggiamento della totale submissivitá della Chiesa e dei suoi pastori oggi allo stato, guidato da chi sia.
warrengrubert
Non capiscono che più si edulcora il Vangelo e la Santa Dottrina, più i fedeli, specialmente i giovani, si allontanano dalla chiesa.