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Francesco 2.0: arcivescovo tocca terra

L'arcivescovo di Napoli, Domenico Battaglia, 58, ha presieduto il 19 aprile una veglia per le vocazioni nella basilica della Madre del Buon Consiglio a Capodimonte, una chiesa progettata avendo come modello San Pietro.

Per lui è stata messa una sedia davanti all'altare, ma Battaglia, capelli bianchi, ha preferito sedersi sui gradini che portano all'altare con le gambe incrociate: probabilmente lo considerava "forte" anche se in realtà era imbarazzante.

L'arcivescovo vuole farsi chiamare sulla pagina web dell'arcidiocesi “Don Mimmo” ma se davvero desidera rimanere un semplice prete poteva rifiutare la proposta di Francesco di promuoverlo; Battaglie si è insediato il 2 febbraio.

MessaInLatino.it chiede se “Don Mimmo” pensa davvero che accovacciandosi per terra potrà motivare i giovani a diventare preti e religiosi, o se invece li convincerà che la Chiesa del Concilio è un asilo per adulti.

L'arcidiocesi ultra-liberale di Napoli, con 1,4 milioni di Cattolici, ha visto decenni di seminario vuoto. Il predecessore di Battaglia, il cardinale Sepe, ha ordinato nel 2020 solo sei preti.

#newsCvrlnfbsep

N.S.dellaGuardia
Scommetto che se gli dovessero mai chiedere si inginocchiarsi davanti al Santissimo Sacramento si giustificherebbe con i soliti fantomatici problemi alle ginocchia...
ILDEGARDA .
Che somiglianza con Vendola
Giangian
Pateticamente ridicolo
warrengrubert
Che fa? La mariadefilippidiamici?
Insopportabile!
Marziale
Forse un discepolo di Pedro Arrupe, Superiore Generale della Compagnia di Gesù.
Appaiono posizioni yogi per meditazione trascendentale: forse cercano di entrare in contatto con l'entità metafisica newegiana del cristo Acquariano.Altro
Forse un discepolo di Pedro Arrupe, Superiore Generale della Compagnia di Gesù.

Appaiono posizioni yogi per meditazione trascendentale: forse cercano di entrare in contatto con l'entità metafisica newegiana del cristo Acquariano.