Messaggio di Gesù a Edson Glauber sulla Comunione in questo tempo di "follia"

MESSAGGIO DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO A EDSON GLAUBER, 06.11.2020

Oggi, sono stato in una determinata chiesa per la Santa Messa. Giungendo là, c’era un signore che igienizzava le mani dei fedeli con l’alcool.

Durante il momento della Comunione, mentre tutti si preparavano a ricevere Gesù nelle loro mani, quest’uomo, più che mai, ha iniziato a spruzzare alcool nelle mani di tutti senza fermarsi un solo momento. E’ stato allora che ho sentito la voce di Gesù che mi ha detto:

Figlio mio, il mio Corpo è Sacrosanto. Io non merito un poco di rispetto? Come soffre il mio Cuore! Vedi quel che fanno! Io sono il Pane Vivo disceso dal Cielo, oltraggiato ed offeso da tanti in questo tempo. Non si rendono conto che sono Dio e che per ogni atto di oltraggio e di irriverenza commessi contro di Me, contro il mio Corpo, Sangue, Anima e Divinità saranno accusati e giudicati. Tutto ciò è un’azione satanica che ha indotto molti a sottomettersi al male e ad accettarlo senza preoccuparsi del mio onore, gloria e maestà. Prega e ripara per molti che mi offendono.

Io ho iniziato ad offrire a Gesù riparazione, chiedendo perdono, per tutti coloro che stanno seguendo più le norme e gli ordini del mondo, che non obbedendo alle sue Leggi ed ai suoi ordini. Tempi crudeli. No alla Comunione nella mano. Non offendiamo il Signore. Io ho fatto in questo momento la Comunione spirituale e ho sentito la presenza di Gesù in me così forte che L’ho lodato e L’ho ringraziato per un così grande amore concessomi.

_________________________

APPROFONDIMENTO TEMATICO

Ecco perché non si dovrebbe prendere la comunione nelle mani


(Don Marcello Stanzione)

Sono nato nel 1963, sono entrato in seminario nel 1983 e sono stato ordinato sacerdote nel 1990. La mia formazione teologica non è stata assolutamente “conservatrice” o “preconciliare”, ma fin da ragazzo ho sentito istintivamente un senso di disagio nel dare o ricevere la santa Comunione sulla mano. Poche sere fa, con Gianluca Barile, direttore di Petrus, colloquiando, a cena, con il cardinale Arinze, Prefetto della Congregazione della Liturgia, ad una domanda di Gianluca sulla prassi moderna di dare ai laici la comunione sulla mano, il cardinale affermò decisamente che, se lui allora fosse stato nella commissione che doveva decidere, avrebbe votato contro riguardo alla prassi di dare la comunione sulla mano. Attraverso i secoli, insigni teologi e grandi mistici ci hanno insegnato che la Santa Eucarestia è veramente il Corpo, il Sangue, l’Anima e la Divinità di Gesù Cristo.

I Padri del Concilio di Trento definirono il Divino Sacramento con precisione e cura, San Tommaso d’Aquino ci ha insegnato che, al di là della venerazione verso questo Sacramento, toccare ed amministrare il Sacramento spetta solo al sacerdote o al diacono. Per secoli i genitori cattolici, a casa, così come le suore insegnanti, a scuola, le catechiste, in parrocchia, hanno insegnato che era sacrilegio per chiunque toccare l’Ostia Santa, tranne che per il sacerdote od il diacono. Attraversi i secoli i papi, i vescovi, i preti ci hanno insegnato la stessa cosa, non tanto con le parole, ma con l’esempio, specialmente con la celebrazione della Messa secondo il rito di san Pio V, in cui c’era, in ogni gesto che il sacerdote faceva, profondo rispetto per il Divino Sacramento, in quanto vero Corpo di Cristo.

Ma l’introduzione della Comunione sulla mano dimostra un’inosservanza di quanto i nostri Padri, lungo i secoli, ci hanno insegnato. E benché questa pratica sia stata introdotta ed erroneamente presentata come uno sviluppo liturgico autentico, sotto mandato del Concilio Vaticano II, in realtà, la Comunione sulla mano non solo non è uno sviluppo liturgico autentico, ordinato dal Concilio Vaticano II, ma mostra disobbedienza e disprezzo totali nei confronti di secoli di insegnamento e pratica.

La Comunione sulla mano fu introdotta sotto un falso ecumenismo, cui è stato consentito di crescere grazie alla debolezza dell’Autorità ecclesiastica, approvata attraverso compromessi e falso senso di tolleranza ed ha portato ad una profonda irriverenza ed indifferenza verso il Santissimo Sacramento, come disposizione liturgica dei nostri giorni. La Comunione sulla mano non è menzionata in nessun documento del Vaticano II, né se ne parlò nei dibattiti conciliari ; in nessuno dei sedici documenti del Concilio è menzionata la Comunione sulla mano.

Prima del Vaticano II non c’è testimonianza storica di vescovi, preti o laici che abbiano richiesto ad alcuno l’introduzione della Comunione sulla mano. Al contrario, chiunque crebbe nella Chiesa preconciliare, ricorderà chiaramente che gli fu insegnato che era sacrilegio per chiunque, tranne che per il prete, toccare l’Ostia Sacra. Lo mette in evidenza l’insegnamento di San Tommaso d’Aquino, nella sua Summa Theologica. Egli spiega: “Dispensare il Corpo di Cristo spetta al sacerdote per tre ragioni: 1°: perché egli consacra nella persona di Cristo. Ma come Cristo consacrò il Suo Corpo nell’Ultima Cena e fu Lui che ne diede agli altri per essere condiviso da loro, così, come la consacrazione del Corpo di Cristo spetta al sacerdote, anche la distribuzione spetta a lui; 2°: perché il prete è l’intermediario stabilito tra Dio e il popolo, quindi spetta a lui offrire i doni del popolo a Dio, così spetta a lui distribuire i doni consacrati al popolo; 3°: perché, al di là del rispetto per questo Sacramento, nulla lo può toccare tranne ciò che è consacrato ; allo stesso modo solo le mani del sacerdote lo possono toccare. Quindi a nessun altro è lecito toccarlo, tranne che per necessità, per esempio se stesse per cadere per terra, o altro, in qualche caso di emergenza” (ST.III, Q 82, Art. 13).

San Tommaso, che nella Chiesa è il principe dei teologi, la cui Summa Theologica fu posta sull’altare vicino alle Scritture, durante il Concilio di Trento, chiaramente insegna che spetta al prete e soltanto a lui toccare e distribuire l’Ostia Sacra, che solo ciò che è consacrato (le mani del sacerdote) deve toccare il Consacrato (l’Ostia Sacra). La Comunione sulla mano certamente fu praticata nella Chiesa antica, ma attenzione gli uomini potevano ricevere l’Eucarestia sulla mano, mentre le donne non potevano riceverLa sulle mani nude e dovevano coprirle con un indumento chiamato domenicale.

Nel quarto secolo, San Cirillo di Gerusalemme insegnava ai fedeli che si doveva ricevere il Santissimo Sacramento con il massimo rispetto ed attenzione. Diceva: “Prendetene considerazione di non smarrirne, poiché, se ne perdereste, subireste una perdita, come se fosse una delle vostre membra. Ditemi, se qualcuno vi desse della polvere d’oro, non la conservereste con ogni possibile cura, assicurandovi di non smarrirne o di subire alcuna perdita? Allo stesso modo non vorreste essere molto più cauti per assicurarvi che nemmeno una briciola cada da ciò che è più prezioso dell’oro e delle pietre preziose ?”. Appare evidente, da questa affermazione che, nel quarto secolo, quando la nostra Chiesa era in fase di crescita, benché la pratica fosse ammessa, il grande San Cirillo, Padre e Dottore della Chiesa, andava ammonendo i fedeli, affermando che dovevano ricevere il Santissimo Sacramento con la massima riverenza. Con il passare del tempo, man mano che il rispetto ed il discernimento della vera natura del SS. Sacramento, grazie alla guida dello Spirito Santo, crebbe e si perfezionò, la pratica di porre l’Ostia sulla lingua del comunicando divenne sempre più diffusa, così che non ci fosse la più remota possibilità che la più piccola particella cadesse a terra e fosse dissacrata.

La Comunione sulla mano fu condannata come un abuso al Sinodo di Rouen nell’anno 650, così che si può dire con ragionevole certezza che, grazie al desiderio di maggior rispetto e come salvaguardia contro la dissacrazione, era la norma riceverLa sulla lingua.

Fonte:

blog.messainlatino.it/…otto-la-comunione-in-mano.html

* * *

Segnalo, inoltre, altri importanti contributi sul tema:

Comunione in mano, attacco dei protestanti al sacerdozio

Ecco perché dire no alla Santa Comunione sulla mano

Ma è proprio vero (come dicono i modernisti) che i primi cristiani ricevevano la Comunione in mano?

La Comunione sulla mano: cronistoria [lacrimevole] di un abuso liturgico filo-protestante
alda luisa corsini
Ragazzi, io persevero nel digiunare sul piano della Comunione ma prevedo che morirò senza questo conforto. 😲 La pandemia non finirà mai.
Tempi di Maria
Faccia con tutto il fervore una novena a San Giuseppe perché il Santo Patriarca le ottenga di trovare un sacerdote che la comunichi in bocca, anche se fosse fuori dalla messa. Sono certo che il grande Patrono non le rifiuterà questo aiuto. Chi l'ha fatto - almeno le persone di cui so perché ho loro dato questo consiglio - hanno trovato...
alda luisa corsini
Grazie, Lei non sa quanto Le sia grata.
Illudacro
Signora Alda le consiglio le novene a Santa Brigida, coloro che le reciteranno Gesù a promesso che si comunicheranno degnamente prima di morire.
Un abbraccio in Cristo.
N.S.dellaGuardia
@alda luisa corsini soprattutto non disperi mai! Siamo un Corpo Mistico, uniti in Cristo! Ora che lo so la inserisco nelle richieste al "povero" San Giuseppe nel Sacro Manto. Un caro saluto!
alda luisa corsini
Grazie a tutti, ringrazio delle preghiere, del conforto, del pensiero delicato nei miei confronti. Illudacro, prego le orazioni di Santa Brigida dal 2015, quelle di 1 anno e quelle dei 12 anni. Da anni ho aggiunto la Coroncina della Misericordia e quella alla Madonna che scioglie i nodi. Tutti i giorni la mattina vado alla Messa ma...in queste parrocchie romane non si respira altro che la preoccupazione …Altro
Grazie a tutti, ringrazio delle preghiere, del conforto, del pensiero delicato nei miei confronti. Illudacro, prego le orazioni di Santa Brigida dal 2015, quelle di 1 anno e quelle dei 12 anni. Da anni ho aggiunto la Coroncina della Misericordia e quella alla Madonna che scioglie i nodi. Tutti i giorni la mattina vado alla Messa ma...in queste parrocchie romane non si respira altro che la preoccupazione di prendersi il virus. La domenica il parroco ci illustra comportamenti, prescrizioni e raccomandazioni, va da sé che la Comunione riflette questa sua filosofia: tutti al proprio posto, il palmo delle mani aperte, pronte a ricevere Gesù solo in quel modo. A febbraio /marzo una signora dal posto fece di no con la testa al parroco che ci informava della nuova disposizione e lui: " Inutile che qualcuno faccia di no con la testa, se le mani dovessero toccare la lingua sai che schifo!". Allora siccome gli facciamo schifo tutti zitti e proni. Qualcuno deve essersi confessato e aver detto che fa il digiuno della Comunione e allora nell'omelia successiva un altro sacerdote ha detto che costoro non hanno capito nulla di Gesù e dell'Eucarestia, mentre il parroco ha sottolineato come cosa negativa il fatto che facciamo fatica ad accettare il Concilio Vaticano II. Insomma c'è una grande povertà spirituale e io mi sento un pesce fuor d'acqua; resto in ginocchio tutto il tempo con una grande nostalgia per il passato, per la libertà che abbiamo perduto e rimproverandomi di tutte quelle volte che ho fatto la Comunione come se fosse una cosa assodata e quasi un diritto. Capisco che è una forma di catarsi ma è dura navigare controcorrente, anche se resisto con tutte le mie forze dicendomi che il Signore sa cosa ho nel cuore. Grazie a tutti.
alda luisa corsini
Grazie, carissimo/a (?), Lei ha sempre delle bellissime parole. 😇
Altri 2 commenti da alda luisa corsini
alda luisa corsini
Giusto, mi perdoni, magari è Chiara...
alda luisa corsini
Non ne ero sicura, avevo formulato l'ipotesi tra me e me ma poi avevo ceduto al dubbio. Ho fatto molte magre figure in questi anni, cercando di indovinare dal tenore dei testi o da qualche aggettivo declinato chi si celasse dietro ai nikname. Grazie ancora. 😉