Se uno afferra una grossa Croce e la usa per menare il suo prossimo, la colpa non è certo della Croce ma del disgraziato che ne ha fatto strumento di male...ci mancherebbe altro che possa saltar fuori qualcuno a dire (perdoni il Signore la bestemmia) che è stata colpa della Croce...(Chiedo di nuovo perdono a Te Signore, per aver scritto così). Allo stesso modo mi pare che si sposti spesso l'attenzione …Altro
Se uno afferra una grossa Croce e la usa per menare il suo prossimo, la colpa non è certo della Croce ma del disgraziato che ne ha fatto strumento di male...ci mancherebbe altro che possa saltar fuori qualcuno a dire (perdoni il Signore la bestemmia) che è stata colpa della Croce...(Chiedo di nuovo perdono a Te Signore, per aver scritto così). Allo stesso modo mi pare che si sposti spesso l'attenzione da quelli che usano il CVII per nuocere, al CVII stesso.
Beh, mons. Brunero Gherardini, non un ciurla qualsiasi, alla fine della sua vita in un corposo volume, ebbe il coraggio di affermare che certe situazioni non possono più non essere attribuite allo stesso CVII e supplicava Ratzinger di porvi un rimedio.
Anche questo punto fu affrontato anni fa da Francesco Colafemmina, autore dello splendido blog Fides et Forma: "perché ci dev'essere la Messa dei bambini, la Messa dei giovani, la Messa degli anziani ecc.?" (non testuale)