COMUNIONE IN GINOCCHIO - SI o NO? ecco cosa dice la Santa Chiesa!
CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO
E LA DISCIPLINA DEI SACRAMENTI
ISTRUZIONE
Redemptionis sacramentum
su alcune cose che si devono osservare ed evitare
circa la Santissima Eucaristia
2. La distribuzione della santa Comunione
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[88.] I fedeli di solito ricevano la Comunione sacramentale dell’Eucaristia nella stessa Messa e al momento prescritto dal rito stesso della celebrazione, vale a dire immediatamente dopo la Comunione del Sacerdote celebrante.Spetta al Sacerdote celebrante, eventualmente coadiuvato da altri Sacerdoti o dai Diaconi, distribuire la Comunione e la Messa non deve proseguire, se non una volta ultimata la Comunione dei fedeli. Soltanto laddove la necessità lo richieda, i ministri straordinari possono, a norma del diritto, aiutare il Sacerdote celebrante.
[89.] Affinché, anche«per mezzo dei segni, la Comunione appaia meglio come partecipazione al Sacrificio che si celebra»,è da preferirsi che i fedeli possano riceverla con ostie consacrate nella stessa Messa.
[90.] «I fedeli si comunicano in ginocchio o in piedi, come stabilito dalla Conferenza dei Vescovi»,e confermato da parte della Sede Apostolica. «Quando però si comunicano stando in piedi, si raccomanda che, prima di ricevere il Sacramento, facciano la debita riverenza, da stabilire dalle stesse norme».
[91.] Nella distribuzione della santa Comunione è da ricordare che«i ministri sacri non possono negare i sacramenti a coloro che li chiedano opportunamente, siano disposti nel debito modo e non abbiano dal diritto la proibizione di riceverli». Pertanto, ogni cattolico battezzato, che non sia impedito dal diritto, deve essere ammesso alla sacra comunione. Non è lecito, quindi, negare a un fedele la santa Comunione, per la semplice ragione, ad esempio, che egli vuole ricevere l’Eucaristia in ginocchio oppure in piedi.
www.vatican.va/…/rc_con_ccdds_do…
Quindi comunicarsi in ginocchio non solo è un diritto-dovere ma un segno di adorazione verso Colui che ci ha creati, salvati e redenti. "L’Amore non conosce timore, non ha paura di nulla" (Suor Faustina Kowalska). Non volersi far riprendere pubblicamente dal sacerdote o un gruppetto di petteghole non fa onore a Dio in quanto sarebbe vile rispetto umano. Dice Santa Caterina da Siena (1347 - 1380): "Non accontentatevi delle piccole cose. Dio le vuole grandi. Se sarete quello che dovete essere, metterete fuoco in tutta Italia."
Solo se saremo veri Cattolici e faremo come tali la Santa Chiesa sarà la nostra salvezza.
E LA DISCIPLINA DEI SACRAMENTI
ISTRUZIONE
Redemptionis sacramentum
su alcune cose che si devono osservare ed evitare
circa la Santissima Eucaristia
2. La distribuzione della santa Comunione
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[88.] I fedeli di solito ricevano la Comunione sacramentale dell’Eucaristia nella stessa Messa e al momento prescritto dal rito stesso della celebrazione, vale a dire immediatamente dopo la Comunione del Sacerdote celebrante.Spetta al Sacerdote celebrante, eventualmente coadiuvato da altri Sacerdoti o dai Diaconi, distribuire la Comunione e la Messa non deve proseguire, se non una volta ultimata la Comunione dei fedeli. Soltanto laddove la necessità lo richieda, i ministri straordinari possono, a norma del diritto, aiutare il Sacerdote celebrante.
[89.] Affinché, anche«per mezzo dei segni, la Comunione appaia meglio come partecipazione al Sacrificio che si celebra»,è da preferirsi che i fedeli possano riceverla con ostie consacrate nella stessa Messa.
[90.] «I fedeli si comunicano in ginocchio o in piedi, come stabilito dalla Conferenza dei Vescovi»,e confermato da parte della Sede Apostolica. «Quando però si comunicano stando in piedi, si raccomanda che, prima di ricevere il Sacramento, facciano la debita riverenza, da stabilire dalle stesse norme».
[91.] Nella distribuzione della santa Comunione è da ricordare che«i ministri sacri non possono negare i sacramenti a coloro che li chiedano opportunamente, siano disposti nel debito modo e non abbiano dal diritto la proibizione di riceverli». Pertanto, ogni cattolico battezzato, che non sia impedito dal diritto, deve essere ammesso alla sacra comunione. Non è lecito, quindi, negare a un fedele la santa Comunione, per la semplice ragione, ad esempio, che egli vuole ricevere l’Eucaristia in ginocchio oppure in piedi.
www.vatican.va/…/rc_con_ccdds_do…
Quindi comunicarsi in ginocchio non solo è un diritto-dovere ma un segno di adorazione verso Colui che ci ha creati, salvati e redenti. "L’Amore non conosce timore, non ha paura di nulla" (Suor Faustina Kowalska). Non volersi far riprendere pubblicamente dal sacerdote o un gruppetto di petteghole non fa onore a Dio in quanto sarebbe vile rispetto umano. Dice Santa Caterina da Siena (1347 - 1380): "Non accontentatevi delle piccole cose. Dio le vuole grandi. Se sarete quello che dovete essere, metterete fuoco in tutta Italia."
Solo se saremo veri Cattolici e faremo come tali la Santa Chiesa sarà la nostra salvezza.