Elezioni 4 Marzo: Ecco perchè il Popolo della Famiglia non convince - di Francesco Agnoli
Perchè… con l‘1 per cento non si fa nulla, se non spendendolo bene, come hanno sempre fatto i radicali, all’interno di una vasta alleanza, che però il PDF rifiuta a priori
in politica l’idea di poter comandare da soli, senza fare i conti con il resto del mondo, è piuttosto peregrina e non molto funzionale, essendo necessario avere il 50% più uno dei deputati per fare le leggi (come dire che un manipolo di deputati PDF, quand’anche fosse possibile, con una maggioranza di sinistra, non potrebbe fare assolutamente nulla, certo non fermare matrimonio gay, droga libera ecc.)
in passato la presenza dei cattolici nel centro-destra è stata decisiva: le leggi contro vita e famiglia sono state approvate infatti o ai tempi del partito cattolico, la Dc, o all’epoca della supremazia del Pd, non ai tempi del PDL (che al contrario ha vietato l’utero in affitto, l’eterologa…)
gli stessi fondatori del PDF, che oggi predicano l’impossibilità per un cattolico di votare centro-destra,causa la presenza in esso anche di personalità discutibili, hanno fatto parte in passato di altri partiti, in tutto discutibili quanto ai principi (vedi Adinolfi, co-fondatore del PD, poi, sia pure per breve tempo, nel partito di Monti), oppure, al contrario, sono stati dentro o vicini a partiti affini (Grigolini ed Amato sono stati o dentro la Lega o quasi sul punto di entrarci)
l’idea che votare PDF possa fermare l’eventuale inciucio tra Renzi e Berlusconi è una menzogna(come tante altre: “siamo il quarto polo“; “raggiungeremo senza dubbio il 3 per cento“…): infatti come può un partito così piccolo evitare una alleanza tra due partiti grandi, qualora essi abbiano i numeri per farlo? E’ di tutta evidneza che l’unica cosa che può fermare l’inciucio è proprio non disperdere i voti, votando centro destra e permettendo così alla coalizione di vincere e di garantire la governabilità (se l’inciucio è il pericolo, occorre dare il voto a Lega e Fratelli d’Italia, rafforzando così le gambe non disponibili ad accordi con Renzi)
i candidati per vita e famiglia, nel centro destra, sono molti di più che nella passata legislatura (ne citiamo solo alcuni): Eugenia Roccella, Gaetano Quagliariello, Matteo Forte, Luigi Amicone … nella quarta gamba; Lorenzo Fontana, Simone Pillon, Vito Comencini, Giancarlo Cerrelli, Giancarlo Giorgietti, Lorenzo Gasperini ecc. nella Lega; Federico Iadicicco, Carlo Fidanza, Giovanni Donzelli…. in Fratelli d’Italia; Olimpia Tarzia, Claudia Prochietto, Lucio Malan in Forza Italia…
A quanto si è detto sino ad ora si aggiunga il fatto che la modalità con cui è nato il Pdf, da una accelerata di due singoli componenti del Comitato Difendiamo i nostri figli, non appare convincente: fondare un partito in due, senza un lavoro preventivo di cucitura e condivisione, vuole dire fondare un partito personale, senza futuro. Se un partito andava fondato, si sarebbe dovuto farlo in altro modo, coinvolgendo il più possibile pro life di vecchia e nuova data, dando tempo al tempo. Certe accelerazioni sembrano figlie di un eccessivo protagonismo, confermato dalla battaglia continua che il PDF muove verso chi ha fatto scelte legittime diverse. Da questo punto di vista il tentativo di intestarsi la paternità del Family day, costruito da anni e anni di lavoro di tante persone, almeno a partire dai referendum del 2005, e poi dall’azione di Massimo Gandolfini, meno mediatico ma vero garante presso le comunità neocatecumenali, di Generazione Famiglia, Pro Vita, Sentinelle in piedi ecc… è un altro esempio di una genesi non buona del partito.
Fonte:
www.libertaepersona.org/…/perche-non-voti…
in politica l’idea di poter comandare da soli, senza fare i conti con il resto del mondo, è piuttosto peregrina e non molto funzionale, essendo necessario avere il 50% più uno dei deputati per fare le leggi (come dire che un manipolo di deputati PDF, quand’anche fosse possibile, con una maggioranza di sinistra, non potrebbe fare assolutamente nulla, certo non fermare matrimonio gay, droga libera ecc.)
in passato la presenza dei cattolici nel centro-destra è stata decisiva: le leggi contro vita e famiglia sono state approvate infatti o ai tempi del partito cattolico, la Dc, o all’epoca della supremazia del Pd, non ai tempi del PDL (che al contrario ha vietato l’utero in affitto, l’eterologa…)
gli stessi fondatori del PDF, che oggi predicano l’impossibilità per un cattolico di votare centro-destra,causa la presenza in esso anche di personalità discutibili, hanno fatto parte in passato di altri partiti, in tutto discutibili quanto ai principi (vedi Adinolfi, co-fondatore del PD, poi, sia pure per breve tempo, nel partito di Monti), oppure, al contrario, sono stati dentro o vicini a partiti affini (Grigolini ed Amato sono stati o dentro la Lega o quasi sul punto di entrarci)
l’idea che votare PDF possa fermare l’eventuale inciucio tra Renzi e Berlusconi è una menzogna(come tante altre: “siamo il quarto polo“; “raggiungeremo senza dubbio il 3 per cento“…): infatti come può un partito così piccolo evitare una alleanza tra due partiti grandi, qualora essi abbiano i numeri per farlo? E’ di tutta evidneza che l’unica cosa che può fermare l’inciucio è proprio non disperdere i voti, votando centro destra e permettendo così alla coalizione di vincere e di garantire la governabilità (se l’inciucio è il pericolo, occorre dare il voto a Lega e Fratelli d’Italia, rafforzando così le gambe non disponibili ad accordi con Renzi)
i candidati per vita e famiglia, nel centro destra, sono molti di più che nella passata legislatura (ne citiamo solo alcuni): Eugenia Roccella, Gaetano Quagliariello, Matteo Forte, Luigi Amicone … nella quarta gamba; Lorenzo Fontana, Simone Pillon, Vito Comencini, Giancarlo Cerrelli, Giancarlo Giorgietti, Lorenzo Gasperini ecc. nella Lega; Federico Iadicicco, Carlo Fidanza, Giovanni Donzelli…. in Fratelli d’Italia; Olimpia Tarzia, Claudia Prochietto, Lucio Malan in Forza Italia…
A quanto si è detto sino ad ora si aggiunga il fatto che la modalità con cui è nato il Pdf, da una accelerata di due singoli componenti del Comitato Difendiamo i nostri figli, non appare convincente: fondare un partito in due, senza un lavoro preventivo di cucitura e condivisione, vuole dire fondare un partito personale, senza futuro. Se un partito andava fondato, si sarebbe dovuto farlo in altro modo, coinvolgendo il più possibile pro life di vecchia e nuova data, dando tempo al tempo. Certe accelerazioni sembrano figlie di un eccessivo protagonismo, confermato dalla battaglia continua che il PDF muove verso chi ha fatto scelte legittime diverse. Da questo punto di vista il tentativo di intestarsi la paternità del Family day, costruito da anni e anni di lavoro di tante persone, almeno a partire dai referendum del 2005, e poi dall’azione di Massimo Gandolfini, meno mediatico ma vero garante presso le comunità neocatecumenali, di Generazione Famiglia, Pro Vita, Sentinelle in piedi ecc… è un altro esempio di una genesi non buona del partito.
Fonte:
www.libertaepersona.org/…/perche-non-voti…