Il prete amico della Boldrini? Finì in galera per spaccio
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Amicissimo della Boldrini (che nel 2013 lo aveva ricevuto a Montecitorio) e degli immigrati, e dunque ferocissimo con Salvini, addirittura nominato per il Nobel della pace, padre Mussie Zerai finisce ora nella tempesta. "Molto attivo nell'aiutare gli immigrati a sbarcare in Italia", scrive oggi il quotidiano La Verità, "fu condannato nel 1994 a due anni per smercio di due chili di hashish".
Il quotidiano di Belpietro oggi ha fatto le pulci al paladino dell'immigrazione, scoprendo ad esempio che nell'agosto scorso era stato indagato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, che "il suo numero di cellulare fosse a disposizione dei migranti intenzionati ad arrivare in Italia" (il che dimostra l'esistenza di una regia ben precisa e organizzata, negli sbarchi), e che "prima di prendere i voti, finì in carcere a Roma nel 1994, condannato a due anni di reclusione, con rito abbreviato, per concorso in detenzione ai fini di spaccio di 2,2 chilogrammi di droga".
Ironia della sorte, per quella condanna avrebbe dovuto essere espulso. Ma come spesso accade, anche lui è rimasto sul territorio nazionale. Interpellato in merito, il sacerdote eritreo si è sottratto alle domande de La Verità. "Sono all'estero", ha tagliato corto.
ilpopulista.it
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