Bergoglio parla del suo successore: Giovanni XXIV. Possiamo dirvi qualcosa.

Nel suo volo aereo di ritorno dalla Mongolia, Bergoglio ha detto chiaramente che se non riuscirà a recarsi in Vietnam nel corso del suo prossimo viaggio internazionale può essere che al posto suo vada il successore, Giovanni XXIV (testualmente).

Forse possiamo dirvi qualcosa di più su questa figura e sull’era che inaugurerà.
Giovanni XXIV sarà italiano e di idee controverse. Avrà un pontificato breve. Sarà aperto al mondo moderno e pronto a guidare una chiesa della misericordia.

Indirà un nuovo Concilio che porterà a termine il suo successore. In esso e con esso trionferanno gli errori condannati dalla Chiesa: ecumenismo indifferentista, collegialità-sinodalismo, liberalismo religioso, liturgia protestantizzata.

Sarà impressionante perché questi miasmi anticattolici saranno accettati da tanti fedeli, seppur già definitivamente condannati in Auctorem Fidei, Mirari Vos, Qui Pluribus, Sillabo, Libertas, Pascendi, Notre charge apostolique, Quas Primas, Mortalium Animos, Humani Generis, e in molti altri documenti papali.

Teologi sospetti fino al giorno prima, saranno acclamati e daranno le carte in questa assise conciliare. Pochi vi crederanno ma la riforma liturgica (portata avanti dal successore di Giovanni) sarà realizzata con l’ausilio di una commissione di “dottori” protestanti. Alla fine faranno pure la foto col Papa (si chiamerà Paolo, guardate sopra)!

Le Chiese si svuoteranno, gli ordini religiosi coleranno a picco, chi si opporrà al tracollo verrà colpito da sanzioni ecclesiastiche. Si farà una rivoluzione contro la Chiesa: una rivoluzione in cappa e tiara (tiara che poi verrà abolita non solo dalla testa del pontefice ma addirittura dallo stemma papale: sarà un successore bavarese, già teologo progressista, a compiere questo ultimo passo).
Accadrà tutto ma non saremo ascoltati.
…

Eh? Cosa? Scusate, forse c’è stato uno sbaglio. È appena arrivata qui in redazione una rivelazione privata, privatissima, che ci rende nota una cosa importante.

Abbiamo scritto male, ci siamo confusi. O meglio: ciò che è scritto è tutto vero, fin nelle virgole, anzi è molto peggio ma non si tratta di Giovanni XXIV. Il nome corretto era Giovanni XXIII (col suo successore Paolo VI).

Ed è già tutto accaduto.

Per non fare questi errori e per non restare indietro di oltre 60 anni meglio aggiornarsi con: Parole chiare sulla Chiesa. Perché c’è una crisi, dove nasce e come uscirne.

Saluti.