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Centralizzazione "sinodale": Francesco degrada cardinale a vescovo ausiliario

La Costituito Apostolica di Francesco «In Ecclesiarum communione» mette la diocesi di Roma sotto il diretto comando del Papa, scrive SilereNonPossum.it (6 gennaio).

• Francesco trasforma i sette vescovi ausiliari di Roma in "vicari episcopali" con "potere vicario ordinario": potranno prendere decisioni "nell'ambito delle loro competenze".

• Il cardinale vicario Angelo De Donatis è così ridotto a vescovo ausiliario, perché può agire solo "in comunione con il Consiglio Episcopale" o “con me.”

• Francesco nomina personalmente persino i parroci e distingue i candidati "per l'ammissione possibile ai Sacri Ordini", che vanno sottoposti “a me”.

• Francesco vuole anche presiedere il consiglio episcopale di Roma, che dovrà incontrarsi ogni tre mesi.

• "Non solo re, ma anche principe, questo è sempre stato il problema di Francesco negli ultimi dieci anni."

• Non fidandosi di nessuno, Francesco istituisce presso il vicariato "una commissione indipendente di vigilanza, con regolamenti propri approvati da me” e che dovrà riferire “a me” una volta l'anno dopo incontri mensili.

• Tutti i tribunali romani vengono eliminati e centralizzati nella corrotta Romana Rota.

• L'elenco di chi ha perso le grazie di Francesco include, oltre a De Donatis, i cardinali Becciu, Turkson, Tagle, l'arcivescovo Gänswein e i laici Milone, Giani e Boeselager.

Foto: Angelo De Donatis © wikicommons, CC BY-SA, #newsWhxcgwodpu

Turbata
Questo mi fa paura
N.S.dellaGuardia
Ne resterà solo uno...
scricciolorosa
se e' cosi cambiero' citta'