"Tutti i popoli praticavano la schiavitù, ma solo i bianchi l'hanno abolita"

Le nazioni colonizzatrice hanno costretto i popoli locali a rinunciare alla schiavitù, come scrive lo storico belga Bernard Lugan, 74, nel suo nuovo libro “Esclavage l’istoire à l’endroit” [Schiavitù. La storia nel verso giusto].

Non di meno, adesso viene criminalizzata solo la schiavitù praticata dai bianchi, mentre il commercio degli scavi praticato dagli arabi, terminato solo con la colonizzazione, viene taciuto.

Ragazze e donne berbere venivano radunate in quello che i conquistatori arabi chiamavano "raccolto berbero". Lo studioso islamico tunisino Ibn Khaldun (+1406) parla di "belle schiave berbere, con il loro vello color miele".

Milioni di europei sono stati rapiti fino al XIX secolo in mare e nelle coste del Mediterraneo. Si diceva che "piovono schiavi cristiani su Algeri".

Il commercio di schiavi neri dipendeva da collaboratori africani, che consegnavano i loro prigionieri. Una parte dell'Africa è diventata ricca vendendo l'altra parte.

Quindi, i vescovi hanno dichiarato durante un incontro dell'ottobre 2003 a Gorée, Senegal: “I nostri padri hanno partecipato all'ignominia del commercio di schiavi neri per la schiavitù. Erano venditori nell'ignobile catena commerciale schiavista Atlantica e trans-Sahariana."

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