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Alcune riflessioni sul Concilio Vaticano II e la crisi attuale della Chiesa. Dal vescovo Athanasius …

L'articolo è apparso su CorrispondenzaRomana.it. Ristampato con il permesso del vescovo Schneider. Negli ultimi decenni non soltanto alcuni modernisti dichiarati, ma anche teologi e fedeli che amano …Altro
L'articolo è apparso su CorrispondenzaRomana.it. Ristampato con il permesso del vescovo Schneider.
Negli ultimi decenni non soltanto alcuni modernisti dichiarati, ma anche teologi e fedeli che amano la Chiesa, hanno mostrato un atteggiamento che assomigliava ad una sorta di difesa cieca di tutto ciò che era stato detto dal Concilio Vaticano II. Un tale atteggiamento a volte sembra richiedere vere acrobazie mentali e una “quadratura del cerchio”. Anche ora, la mentalità generale dei cattolici buoni corrisponde spesso a una totale infallibilizzazione di ogni parola del Concilio Vaticano II o di ogni parola e gesto del Pontefice. Questo tipo di malsano centralismo papale era già presente da diverse generazioni nei cattolici degli ultimi due secoli. Una critica rispettosa e un dibattito teologico sereno, però, sono sempre stati presenti e permessi all’interno della grande tradizione della Chiesa, poiché è la Verità e la fedeltà alla rivelazione divina nonché alla tradizione costante della …Altro
warrengrubert
Il vat. II è stato un conciliabolo che ha ingannato molti buoni cattolici.
Si è cercato di dare una risposta solo umana ai problemi dell'umanità del tempo di allora senza interpellare Dio, ma convocando "ecumenicamente" il mondo, quel mondo che da sempre odiava e odia Cristo e la sua Chiesa. Il vat. II, lo si deve capire e riconoscere, ha dato frutti cattivi perché l'albero è cattivo. Come poteva …Altro
Il vat. II è stato un conciliabolo che ha ingannato molti buoni cattolici.
Si è cercato di dare una risposta solo umana ai problemi dell'umanità del tempo di allora senza interpellare Dio, ma convocando "ecumenicamente" il mondo, quel mondo che da sempre odiava e odia Cristo e la sua Chiesa. Il vat. II, lo si deve capire e riconoscere, ha dato frutti cattivi perché l'albero è cattivo. Come poteva dare buoni frutti un paolo VI massone?
Umiltà vuole che si riconosca l'errore, non possiamo continuare a giustificare il male solo per salvare la faccia degli ecclesiastici di quel tempo. Hanno ingannato e si sono lasciati ingannare. Ora basta! È giunto il momento di fare penitenza e riparare allo sfregio che si è fatto, alla chiesa, e sopratutto alla Liturgia. Come si può ancora tollerare l'eresia, solo perché ben confezionata? Che cosa ci importa se il vat. II nella valanga di chiacchiere che ha prodotto nei suoi documenti, così come nelle boiate scritte dal cinghiale francesco, c'è qualche cosa di condivisibile? Chi se ne frega! L'olio dell'empio non profumi il mio capo, dice un salmo.
Si può trovare cose buone e condivisibili pure nel sutra del loto, nella bhagavad gita, negli insegnamenti di ptahhotep ecc. che facciamo allora? Dichiariamo Ptahhotep dottore della chiesa?
Finiamola con il vat. II. Dichiariamolo un "fracasso" della chiesa, superiamo questa brutta esperienza, il vat. II non dà risposte alle domande dell'uomo, non le ha mai date. Solo in Cristo c'è salvezza e nella Chiesa a Lui unita e a Lui asservita. La chiesa serva del mondo serva dell'Uomo, la chiesa del nuovo umanesimo è un inganno satanico! Giungerà il tempo che tutto l'impianto costruito dal vat. II sarà ripudiato, e spero di vederlo al più presto.
demaita
E’ certamente meglio della continua acritica incensazione del Conc.Vat II. Però è Deludente. E’ Valutazione fuori dalla storia contemporanea, è reticente. Non si può in una valutazione, che si vorrebbe cercare il più possibile realista ed oggettiva, non citar mai né tenere presente tutto il lavoro fatto per secoli per infiltrare la Chiesa prima dal pensiero massonico e marxista, e poi anche …Altro
E’ certamente meglio della continua acritica incensazione del Conc.Vat II. Però è Deludente. E’ Valutazione fuori dalla storia contemporanea, è reticente. Non si può in una valutazione, che si vorrebbe cercare il più possibile realista ed oggettiva, non citar mai né tenere presente tutto il lavoro fatto per secoli per infiltrare la Chiesa prima dal pensiero massonico e marxista, e poi anche fisicamente con aspiranti sacerdoti (diventati poi anche vescovi e cardinali…) agenti infiltrati della massoneria e del marxismo. La documentazione esistente è ormai pesante e sicura. (cf www.crisinellachiesa.it/ e www.chiesaviva.com/libri chiesaviva.htm )
Non si può non parlar mai e non tenere presente la radice di tutte le eresie dogmatiche e morali attuali: il rifiuto del filosofico, biblico, patristico, teologico “Cristo-centrismo” sostituito con “l’uomo-centrismo” massonico/marxista: cf Conc. Vat. II, Gaudium et Spese n. 24: : "L'uomo è la sola creatura che Dio ha creato per se stessa'. Partendo dalla errata base filosofica di K.Rahner: cf C.Fabro, La svolta antropologica di K.Rahner, ed. Rusconi 1974, ed Verbo Incarnato 2016. (cf I volti pericolosi di Francesco I e del Vat. II. I Volti pericolosi: di Francesco I, e del Vat. II ).
Queste sono “eresie” pubbliche ed inaccettabili. Altro che ‘differenze di interpretazioni’, come con ancor più incoerenza e reticenza ha aggiunto il card. Brandmuller.
Se, come ha scritto in fine Mons Scheneider: “Una volta terminata la crisi della Chiesa, il Magistero della Chiesa avrà il compito di respingere tutti i fenomeni negativi presenti nella vita della Chiesa…”, significa che nel frattempo di attesa di quella irrealistica ipotesi, siamo destinati al degrado ed alla distruzione totale, da cui ci salverà solo l’intervento diretto del Signore Gesù Cristo che non può lasciar perire la sua Chiesa (2 Tess 2,3-8).
Come hanno detto mons M.Lefebvre, mons R.Williamson, ecc., e ora con prudenza mons Viganò, Gesù Cristo si aspetta da noi un maggior impegno nella difesa della Verità cristiana, anche se questo dovesse costare per tanti la scomunica della falsa chiesa: ed il ritornare alle catacombe ed anche al martirio… fino a che ci sarà l’intervento diretto del Signore Gesù Cristo che non può lasciar perire la sua Chiesa (2 Tess 2,3-8).