LA DIOCESI DI TORINO FERMA L’INIZIATIVA. – STILUM CURIAE

Marco Tosatti Romana Vulneratus Curia (RVC per amici e nemici) ha scritto a Stilum Curiae addirittura di domenica, cogliendolo in una piccola vacanza. L’argomento deve essere proprio importante, per …Altro
Marco Tosatti
Romana Vulneratus Curia (RVC per amici e nemici) ha scritto a Stilum Curiae addirittura di domenica, cogliendolo in una piccola vacanza. L’argomento deve essere proprio importante, per far vincere a RVC il desiderio di un meritato riposo alla fine della settimana. E in realtà è così; ma RVC non scrive tanto a Stilum Curiae quanto all’arcivescovo di Torino, Nosiglia, dopo aver letto dei corsi per insegnare la fedeltà alle coppie di omosessuali varate in quella diocesi. Ecco il suo messaggio a mons. Nosiglia (estendibile anche, come scrive, a chi vagheggia di “benedizioni” per uno stile di vita certamente, almeno, problematico. Se San Paolo e altri sono ancora letteratura di riferimento per i cattolici.
Nel pomeriggio l’arcidiocesi di Torino ha diffuso una dichiarazione di mons. Nosiglia, che trovate in calce.
“Caro Tosatti, mi riferisco alla geniale trovata della diocesi di Torino sulle lezioni di fedeltà alle coppie gay ed al commento del sacerdote (don Carrega), investito …Altro
Francesco I e un altro utente si collegano a questo post
Acchiappaladri
@Francesco I
Bravo l'anonimo RVC, bravo Marco Tosatti e bravi tutti quelli che hanno fatto girare la notizia che a Torino "il re è nudo", o meglio che stava per denudarsi:
e per questa volta hanno ottenuto che il re non si calasse le braghe e tutto il resto.
Preghiamo che il "discernimento" dell'arcivescovo Nosiglia prosegua e si estenda ad altri atti contrari alla semplice e chiara Rivelazione …Altro
@Francesco I
Bravo l'anonimo RVC, bravo Marco Tosatti e bravi tutti quelli che hanno fatto girare la notizia che a Torino "il re è nudo", o meglio che stava per denudarsi:
e per questa volta hanno ottenuto che il re non si calasse le braghe e tutto il resto.
Preghiamo che il "discernimento" dell'arcivescovo Nosiglia prosegua e si estenda ad altri atti contrari alla semplice e chiara Rivelazione che nella sua diocesi purtroppo avvengono da parte del locale clero, ultimo, con responsabilità diretta dell'arcivescovo, della eretica interpretazione simil-argentino-maltese della Amoris Laetitia.
Un buon discernimento in questi casi dovrebbe portare a una sana abrogazione delle decisioni non cristiane prese e una chiara e sana catechesi alle locali pecorelle sconcertate per rassicurarle sul fatto che l'Onnipotente, San Paolo Apostolo e tutti i coautori della Rivelazione NON hanno cambiato idea anche sotto il regno di Papa Francesco ;-).
Mai vergognarsi di correggersi (vale anche per me) ma piuttosto vergognarsi di perseverare nell'errore.

Quanto sopra commento non vuole essere in alcun modo offensivo o persecutorio per quei battezzati che portano la croce di un'attrazione fisica più o meno spiccata per persone del loro stesso sesso.
Per quello che ricordo dal catechismo, quella tendenza psicologica è uno dei tanti disordini della natura alterata dal peccato che mettono alla prova molti esseri umani: così come chi ha la tendenza a dire bestemmie, o a strangolare la suocera, o a truffare il prossimo, o a rapinare le banche, la tendenza va analizzata, curata, contenuta e per quanto possibile guarita da psicologi, sacerdoti, ecc. e non indirizzata a una pratica viziosa in qualche modo limitata, limitazione che forse potrebbe solamente ottenere di limitare la temperatura delle fiamme infernali assegnate agli impenitenti praticanti del vizio e a chi gli ha "misericordiosamente" insegnato a praticare il vizio "con fedeltà".

E' doveroso per i sacerdoti e le loro comunità cristiane di aiutare chi è travagliato da questo problema (ce lo hanno ben insegnato i papi più recenti):
è un'offesa all'Onnipotente e una malvagità verso le persone con tendenze omosessuali invitarli a "essere fedeli" perseverando nel peccato che deriva dal dare sfogo alla loro tendenza.
Maurizio Muscas
GRAZIE TOSATTI