Forlì, Luca Maggiore e il tango ispirato a papa Francesco
Dopo un documentario su Bergoglio, la «visione» che lo ha portato a comporre «Sogno di tango»: «Lo vedevo ballare con Maria, immersi nella luce»
di Pietro Tabarroni
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Luca Maggiore
Papa Francesco? Il cantautore Luca Maggiore, originario di Legnano, in provincia di Milano, ma attivo soprattutto nel Forlivese, sua terra d’adozione, se lo immagina intento in un tango con la Vergine Maria. «Lo so - racconta l’artista - è strana come immagine, ma è risaputo che la fantasia fa un po’ come le pare». Tanto che, alla fine, da quell’immagine un po’ bizzarra, spuntata nella sua mente, ha tratto una canzone. Cantautore, attore di musical, performer, Maggiore ha anche vestito i panni di Quasimodo in Notre Dame de Paris di Riccardo Cocciante: è stato folgorato, è proprio il caso di dirlo, dalla visione del pontefice tanguero una decina di anni fa, guardando un documentario sulla vita di Bergoglio. «Sogno di tango» si intitola il pezzo, uno dei dieci brani incisi per il suo nuovo album autoprodotto, «Felice di dare».
«Nel documentario, il pontefice parlava della sua grande passione per il tango. La canzone è ispirata a lui. Vedevo Papa Francesco e Maria ballare, occhi negli occhi, immersi nella luce, accompagnati dagli angeli», aggiunge il cantautore parlando del suo ultimo lavoro, arrangiato da Francesco Marchetti.
La genesi del brano
All’interno dell’album, oltre alla visione quasi dantesca del pontefice che danza con la Vergine, si incontrano diverse voci e forme d’ispirazione. «A mio dire, “La mia filosofia” è uno dei pezzi più riusciti dell’album», anticipa sui social Maggiore che ha raccontato la genesi del brano sul Papa. «Nacque - spiega - in un pomeriggio invernale. Iniziai a suonare al pianoforte una frase melodica dolce e ariosa. Pensai subito che sarebbe stata il ritornello perfetto per una canzone struggente. Più suonavo quella frase-ritornello, più mi rendevo conto che non occorreva un testo da cantarci su; funzionava benissimo solo la musica». Invece, «la musica non poteva che essere un tango da sogno, o un sogno di tango», per il pezzo ispirato dal papa. «Per Bergoglio sarebbe stato certamente un bel sogno poter ballare con la Madonna. La canzone è diventata una sorta di ode al sogno che è indispensabile alla vita», conclude il cantautore.
Forlì, Luca Maggiore e il tango ispirato a papa Francesco
di Pietro Tabarroni
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Luca Maggiore
Papa Francesco? Il cantautore Luca Maggiore, originario di Legnano, in provincia di Milano, ma attivo soprattutto nel Forlivese, sua terra d’adozione, se lo immagina intento in un tango con la Vergine Maria. «Lo so - racconta l’artista - è strana come immagine, ma è risaputo che la fantasia fa un po’ come le pare». Tanto che, alla fine, da quell’immagine un po’ bizzarra, spuntata nella sua mente, ha tratto una canzone. Cantautore, attore di musical, performer, Maggiore ha anche vestito i panni di Quasimodo in Notre Dame de Paris di Riccardo Cocciante: è stato folgorato, è proprio il caso di dirlo, dalla visione del pontefice tanguero una decina di anni fa, guardando un documentario sulla vita di Bergoglio. «Sogno di tango» si intitola il pezzo, uno dei dieci brani incisi per il suo nuovo album autoprodotto, «Felice di dare».
«Nel documentario, il pontefice parlava della sua grande passione per il tango. La canzone è ispirata a lui. Vedevo Papa Francesco e Maria ballare, occhi negli occhi, immersi nella luce, accompagnati dagli angeli», aggiunge il cantautore parlando del suo ultimo lavoro, arrangiato da Francesco Marchetti.
La genesi del brano
All’interno dell’album, oltre alla visione quasi dantesca del pontefice che danza con la Vergine, si incontrano diverse voci e forme d’ispirazione. «A mio dire, “La mia filosofia” è uno dei pezzi più riusciti dell’album», anticipa sui social Maggiore che ha raccontato la genesi del brano sul Papa. «Nacque - spiega - in un pomeriggio invernale. Iniziai a suonare al pianoforte una frase melodica dolce e ariosa. Pensai subito che sarebbe stata il ritornello perfetto per una canzone struggente. Più suonavo quella frase-ritornello, più mi rendevo conto che non occorreva un testo da cantarci su; funzionava benissimo solo la musica». Invece, «la musica non poteva che essere un tango da sogno, o un sogno di tango», per il pezzo ispirato dal papa. «Per Bergoglio sarebbe stato certamente un bel sogno poter ballare con la Madonna. La canzone è diventata una sorta di ode al sogno che è indispensabile alla vita», conclude il cantautore.
Forlì, Luca Maggiore e il tango ispirato a papa Francesco