Francesco I
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Bergoglio chiede perdono per la rimozione delle “Pachamamas”

Ancora sull’affaire Pachamama …
Riprendiamo, in traduzione nostra l’articolo
Pope calls statues ‘Pachamamas’ and apologizes for their removal from church di Lifesitenews
ROMA, 25 ottobre 2019 ( LifeSiteNews ) – Papa Francesco ha chiamato le statue di legno intagliate al centro dello uno scandalo dell’idolatria in Vaticano “statue di Pachamama”. Inoltre, si è scusato come “vescovo di Roma” per coloro che sono stati offesi per il fatto che le statue siano state rimosse dalla chiesa e gettate nel Tevere. Ha anche che le statue erano state esposte senza intenzioni idolatriche (vedi qui).
La faccenda è stata riportata per la prima volta da I.MEDIA (Francia), un giornalista della quale era presente nella sala riunioni del Sinodo questo pomeriggio ed ha ascoltato le osservazioni del papa. Josh McElwee del National Catholic Reporter ha confermato il rapporto con un video twittato in cui la voce del papa può essere ascoltata ma non chiaramente.

McElwee ha twittato: “È molto difficile percepire appieno ciò che Papa Francesco ha detto sul lancio di statue indigene nel Tevere, ma il papa ha chiaramente detto ai vescovi #AmazonSynod: ‘Come vescovo della diocesi di Roma, chiedo perdono”.

José Sierra, il capo delle Pontificie Opere Missionarie in Canada, ha aggiunto: “Il Papa sembra aver detto che le statue sono state trovate nel fiume e questa situazione gli ha causato tanti tumulti nell’anima (“ci hanno creato tanto clamore nella mia alma”).”

Le statue hanno suscitato scandalo quando sono state viste nella controversa cerimonia dei Giardini Vaticani il 4 ottobre, poco prima dell’inizio ufficiale del Sinodo Amazzonico. Le statue erano al centro di un’esibizione di manufatti amazzonici attorno ai quali un gruppo, tra cui un frate francescano, si prostrava – inginocchiandosi e con le facce a terra – in evidente atto di adorazione.
Oggi il capo dei media vaticano ha falsamente affermato che non vi è stata prostrazione.
Inoltre, in un altro evento, le statue sono state portate in processione nella Basilica di San Pietro, dove il Papa e i Cardinali di Curia, in cerchio, hanno pregato attorno agli strani oggetti. Questi sono stati anche portati in processione su una barca nella Sala del Sinodo, e una delle statue è rimasta lì direttamente di fronte alla sede del Papa in modo tale che tutti i Padri sinodali la guardassero durante i lavori del Sinodo.
Ulteriori statue sono state portate nella chiesa di Santa Maria in Transpontina a pochi passi dal Vaticano, trasformata in una sorta di sala espositiva a tema amazzonico.
È stato da quella chiesa che almeno tre delle statue di Pachamama sono state prese lunedì mattina presto e gettate nel fiume Tevere sotto Castel Sant’Angelo. L’atto è stato salutato come eroico da alcuni confrontandolo con il fatto che Cristo ha espulso i cambiavalute dal tempio, mentre è stato denigrato come furto, vandalismo e persino razzismo da altri.
Il cardinale Gerhard Müller ha commentato l’incidente giovedì sera su The World Over di EWTN con Raymond Arroyo. Ha detto: “Il grande errore è stato quello di portare gli idoli nella Chiesa, non di metterli fuori, perché secondo la Legge di Dio stesso – il Primo Comandamento – l’idolatria è un peccato grave e non dev’essere confuso con la Liturgia cristiana “.
“Metterli fuori”, ha aggiunto Müller, “buttarli fuori, può essere contro la legge umana, ma portare gli idoli nella chiesa è stato un grave peccato, un crimine contro la Legge Divina”.

LifeSiteNews

Nota di Radio Spada: Muller fa bene a scandalizzarsi del grave peccato compiuto e reiterato i giorni scorsi che verrà inoltre ripetuto: gli idoli saranno esposti durante la “messa” di chiusura del Sinodo; ma farebbe meglio se denunziasse i precedenti come quelli compiuti sotto “san” Giovanni Paolo II, primo fra tutti quelli avvenuti ad Assisi nel 1986.

radiospada.org

giandreoli
Chiedo con rispetto a papa Francesco: perché, a suo tempo, non ha chiesto perdono per l’effrazione dei sigilli elettrici attuata da mons. Konrad Krajewski, il gesto di un suo Cardinale vaticano compiuto di notte in un condominio italiano?
Francesco I
Quello non era un furto ma un "esproprio proletario" secondo il linguaggio del compagno don Bergoglio, evidentemente lei non è aggiornato con conosce Il Decalogo secondo Bergoglio
Tuttavia, da buon comunista vale sempre il detto "Quello che è mio è mio, quello che è tuo è anche mio" ci si comporta in un modo molto diverso quando si tratta dei beni del Vaticano : Bergoglio continua a ripetere:…Altro
Quello non era un furto ma un "esproprio proletario" secondo il linguaggio del compagno don Bergoglio, evidentemente lei non è aggiornato con conosce Il Decalogo secondo Bergoglio
Tuttavia, da buon comunista vale sempre il detto "Quello che è mio è mio, quello che è tuo è anche mio" ci si comporta in un modo molto diverso quando si tratta dei beni del Vaticano : Bergoglio continua a ripetere: "Accogliete i clandestini": Ma egli non accoglie nessuno
giandreoli
@Francesco I Effettivamente, non ci avevo pensato. Devo aggiornarmi
laparoladigesu
E io non chiedo perdono a Dio per i pastori che governano la Chiesa, perché vogliono demolirla e costruirne un'altra. Prego per i religiosi i sacedoti e consacrati che vogliono difendere il Vangelo e tutta la Parola di Dio da false interpretazioni eretiche.
Il diavolo tenta di far prostrare verso di lui i pastori e vi riesce. Mentre Gesù insegnò a noi a prostrarci ad adorare il solo vero Dio dei …Altro
E io non chiedo perdono a Dio per i pastori che governano la Chiesa, perché vogliono demolirla e costruirne un'altra. Prego per i religiosi i sacedoti e consacrati che vogliono difendere il Vangelo e tutta la Parola di Dio da false interpretazioni eretiche.
Il diavolo tenta di far prostrare verso di lui i pastori e vi riesce. Mentre Gesù insegnò a noi a prostrarci ad adorare il solo vero Dio dei cristiani e non ad essere adoratori del denaro e degli altri idoli che lo rappresentano.
Nel S.Vangelo "Il diavolo lo condusse in alto e, mostrandogli in un istante tutti i regni della terra, gli disse: «Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni, perché è stata messa nelle mie mani e io la do a chi voglio. Se ti prostri dinanzi a me tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: Solo al Signore Dio tuo ti prostrerai, lui solo adorerai»"
(Vangelo di Luca 4, 5-8).

11 Aprile 2010
Avola - veggente Auricchia

Madonna
"Sarà la Mano di Dio sull'uomo, perché lo Spirito Santo non è entrato nel cuore degli uomini di Dio, di quelli che devono cacciare dalle loro anime i demoni, ma che li hanno lasciati entrare per amore del denaro".