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Legislazione sulla blasfemia gay: Editore cattolico condannato per cose che non ha scritto

Un tribunale di Como, Italia, ha condannato il presidente di RadioSpada.org, Piergiorgio Seveso, il 17 settembre a due mesi di prigione.

RadioSpada.org è una news-webpage cattolica fondata in giugno 2012 a Milano da Piergiorgio Seveso, Andrea Giacobazzi, Luca Fumagalli e altri amici.

Seveso è accusato di due (!) commenti di lettori che criticano la mafia omosex. Erano visibili nel febbraio 2017 su RadioSpada.org.

Nell'aprile 2018 la polizia italiana ha perquisito la sede di Cermenate di RadioSpada.org per conto della procura di Como e ha messo Seveso "sotto inchiesta".

Come pretesto è servito una denuncia di Francesco Spano, omosessuale, membro del neocomunista Partito Democratico, ed ex-direttore del famigerato Unar (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), una polizia del pensiero omosessuale.

Spano si è dimesso dal suo incarico dopo l'accusa che avesse dato soldi pubblici ad associazioni omosessuali che organizzavano incontri sessuali a pagamento, tra cui un club di cui Spano era membro.

La giurisprudenza italiana non prevede che il titolare di un sito sia responsabile dei commenti scritti dai visitatori, a meno che non si provi che egli sapeva dei commenti e, avvertito, non li ha rimossi, mentre Seveso non sapeva nulla di quei commenti (perchè i commenti sono moltissimi) e non è mai stato invitato a rimuoverli.

Seveso farà ricorso contro la sentenza. Ma è già punito perchè leso nel suo onore di chi combatte l'omosessualismo senza per questo mancare di carità verso i suoi nefasti propagandisti.
N.S.dellaGuardia
Ormai non conta più la credibilità di chi accusa (spesso, come in questo caso, meno di zero) ma la posta in gioco ideologica di ciò che rappresentano le sue accuse.
Invito a nozze per lo svolgersi dell'azione giudiziaria ideologizzata, ormai dominante nel mondo occidentale del pensiero unico.
Preghiamo per la buona riuscita del ricorso in appello!