L'ultimo delirio immigrazionista di Bergoglio: ora giustifica anche la mafia nigeriana

Roma, 7 apr – Fin dove può giungere l’ossessione filo-immigrazionista? A questa domanda risponde Papa Bergoglio, sempre alla ricerca di nuove formule per sviluppare quella che ormai è un’allucinazione. Arrivando perfino – è l’ultima trovata – a trovare dei motivi per “giustificare” l’insediamento nel nostro Paese della mafia nigeriana.

“Chi ha il cuore razzista si converta”
L’occasione è un’udienza che il pontefice ha tenuto con studenti ed insegnanti dell’Istituto San Carlo di Milano. Il tema è ovviamente quello dell’accoglienza, valore che Bergoglio esorta a sviluppare: “Non dobbiamo avere paura dei migranti. I migranti siamo noi, Gesù è stato migrante”, spiega, attingendo ad un espediente retorico già usato in passato. Ma che non per questo diventa necessariamente vero dato che Gesù non è mai stato un clandestino – tanto meno un migrante economico – nel senso moderno del termine.
Dalla retorica alla teologia fai-da-te, il passo è breve. Bergoglio invita infatti chi ha il “cuore razzista” (vale a dire chiunque, anche solo per ragioni pratiche sulla sostenibilità del fenomeno, dubita sull’accoglienza indiscriminata) a “esaminare il perché e convertirsi”. “Questa è la bellezza di accogliere – continua – per diventare più ricchi di cultura, nella crescita, alzare muri non serve. Io vi dico: insegnate ai giovani a crescere nella cultura dell’incontro e a crescere con le differenze, si cresce con il confronto.

“La mafia è italiana”
Il climax non si esaurisce però qui. Di fronte all’obiezione che potrebbe essere mossa in merito al difficile arricchimento di chi, fra le altre cose, importa strutture di criminalità organizzata, Bergoglio raggiunge un apice mai toccato in precedenza.
Il riferimento è ovviamente alla mafia nigeriana, la cui presenza in Italia è documentata da anni e che sta rendendo sempre più piede. Con metodi spesso da far impallidire Cosa nostra “l’originale”. Ebbene, per Papa Francesco l’obiezione non può essere accolta. Il motivo? “Qualcuno potrebbe dire che sono delinquenti. Ma anche noi ne abbiamo tanti. La mafia non è stata inventata dai nigeriani, La mafia è, diciamo, un “valore” nazionale. È nostra, italiana“.
Poco importa, insomma, che i servizi segreti abbiano lanciato l’allarme sul suo sempre maggior dinamismo, che la cronaca nera sia ormai zeppa di episodi legati a questa forma di terribile criminalità d’importazione, la quale non solo imperversa in Italia ma anche in Europa. Per Bergoglio ciò che conta è “convertirsi”. E accettare supinamente.

Nicola Mattei

ilprimatonazionale.it
Francesco I
E la mafia di San Gallo non la cita?
Stat Crux
Coltivo sempre una speranza segreta: che sia vero che ha un tumore al cervello . . .
Olivetanus
giandreoli
Noto nel pensiero di papa Bergoglio un'evoluzione sorprendente: dal consueto parlare a braccio è passato poi al parlare a spanne, quindi al parlare a vanvera e ora al parlare insolente! Un "tuttologo" che ha parole per ogni problema: dall'assetto internazionale all'Islam e Israele, alla vita economica europea, alla politica italiana, all'amministrazione romana. Salvo poi non essersi neppure informato …Altro
Noto nel pensiero di papa Bergoglio un'evoluzione sorprendente: dal consueto parlare a braccio è passato poi al parlare a spanne, quindi al parlare a vanvera e ora al parlare insolente! Un "tuttologo" che ha parole per ogni problema: dall'assetto internazionale all'Islam e Israele, alla vita economica europea, alla politica italiana, all'amministrazione romana. Salvo poi non essersi neppure informato del Congresso Mondiale delle Famiglie proprio qui, a Verona, e non avergli inviato un messaggio di incoraggiamento, almeno "nella sostanza"! Mica crederà che il suo pensiero su economia, politica, mafia e immigrazione sia magistero infallibile no? Ma nel caso lo ritenesse tale, ci spieghi alcune cose. Ad Esempio. La "pecunia" dell'ottoxmille dei cittadini italiani profuma di mafia o "non olet"? Cosa ne pensa della "mafia dell'america latina", dei cartelli, o delle forme di criminalità della sua argentina? Di origine italiana anche quella? E poi, ci parli della natura della "mafia vaticana". Siciliana anche quella? massonica? lobby omo? corvi? batteri putrescenti? Suppongo che su quest'ultimo problema sia più informato di quello dei migranti, che, a quanto pare, né è di competenza né coinvolge il Vaticano ma è di una Nazione estera, la nostra, più propriamente del Governo e Ministero dell'Interno della nostra Repubblica Italiana. E fra le due Nazioni, proprio dalla parte del Vaticano, ci sono delle possenti Mura Leonine con frontiere, non un ponte a senso unico.
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