Perché il giallo è il colore della santità ma anche della perdizione?

Gelsomino Del Guercio/Aleteia | Mag 14, 2016

Dalla luce divina alla veste di Giuda. Ecco come nelle Sacre Scritture il colore più luminoso cambia completamente il suo significato

Santità e perdizione. Il colore giallo non richiama solo alla luce, ai sole, ad una tinta sgargiante e allegra. I cattolici e non solo dovrebbero sapere che nelle Sacre Scritture questo è un colore dalle “due facce”.

Lo scopriamo con Franco Boscione in “L’arcobaleno di Dio” (Ancora editrice). Nel simbolismo biblico, spiega Boscione, il giallo dorato rappresenta l’amore e la sapienza divina nel suo comunicarsi agli uomini. Nel Cantico dei Cantici il capo dell’amato è immaginato dalla pastorella come fosse costituito di oro puro, quasi a partecipare in modo diretto alla sapienza divina.

BURRO E MIELE

Anche gli alimenti di colore giallo o oro possono diventare simboli dell’amore e della sapienza di Dio. L’uomo si ciba di essi come assorbe e impara dal Signore la conoscenza e la giustizia divina. Il burro e il miele cantati quale cibo dei gusti dal profeta Isaia ne sono un esempio. Ancora nel Cantico dei Cantici il protagonista maschile descrive le labbra dell’amata come un favo stillante miele.

IL TEMPIO E L’ARCA

Per quanto concerne l’oro, gli Ebrei, che non potevano rappresentare il Signore con delle immagini, utilizzarono il metallo aureo nella costruzione del Tempio e dell’Arca a indicare la sovranità di Dio, come si evince dal primo libro dell’Esodo, dal primo libro dei Re e dai libri delle Cronache.

LA LUCE DELLA GENESI

All’origine del simbolismo principale del giallo c’è indubbiamente il racconto della Genesi che comincia appunto con la creazione della luce, il primo giorno. La luce solare diventa il manto in cui si riveste l’Altissimo e l’oro simbolo efficace della luce divina.

I CAPELLI BIONDI DI GESU’

Il simbolismo positivo del giallo oro, del sole e della sua luce è applicato a Gesù fino ad oggi. Tale attribuzione è evidente sopratutto nell’arte. Gli artisti cristiani amano dipingere Gesù con i capelli biondi e dorati, dorata è l’aureola che cinge il suo capo. Il Cristo è il vero sole spirituale e il giallo-oro diventa emblema di fede. Egli è l’unico Sol Invictus, colui che dona la luce. Questo significano i raggi dorati che si sprigionano dal capo del Cristo in molti antichi ritratti.

SAN PIETRO E GABRIELE

Anche San Pietro, quale custode della vera dottrina e dunque della fede, viene spesso raffigurato con la veste gialla dorata. Così pure l’Arcangelo Gabriele. Molte pitture cristiane, in particolare l’episodio dell’Annunciazione di Maria, sono rappresentate in giallo.

SIMBOLISMO NEGATIVO

Verrebbe da dire che non è però tutto oro quello che luccica. La Bibbia, infatti, consapevole del fatto che il giallo dell’oro non si trova puro in natura, ma va liberato dalle impurità per essere luccicante e splendente, utilizza molto l’analogia dei cuori che devono essere purificati come l’aureo metallo. Lo afferma il libro dei Proverbi ma anche la prima Lettera di Pietro: «Siete ricolmi di gioia, anche se ora dovete essere, per un po’ di tempo, afflitti da varie prove, affinché la vostra fede, messa alla prova, molto più preziosa dell’oro – destinato a perire e tuttavia purificato con fuoco – torni a vostra lode, gloria e onore quando Gesù Cristo si manifesterà».

SEGNO DI IMPERFEZIONE

Questo aspetto dell’oro e del suo colore evidenzia la sua “bivalenza”: come può rappresentare quanto di più luminoso e puro esiste, altrettanto può rivelarsi segno di imperfezione, almeno nella fase che ne precede la lavorazione. C’è, infatti, un’anima negativa del giallo, in particolare quel giallo che non possiede la lucentezza dell’oro purificato.

LA DISTRUZIONE DI SODOMA

In alcuni testi biblici l’oro condivide il colore con lo zolfo, colore infernale per antonomasia. Quest’ultimo è protagonista, ad esempio, del celebre episodio della distruzione di Sodoma. Il giallo zolfo, immagine del decadimento morale, è esso stesso ciò che produce la rovina delle città pervertite. Il libro dei Salmi, vari profeti e l’Apocalisse riprendono il valore simbolico negativo del giallo zolfo.

IL LIMONE NELL’EDEN

Sempre per questa connotazione negativa va segnalata una tradizione rabbinica che identifica il frutto proibito dell’Eden con il limone: colore della buccia e acidità della polpa la spiegazione di tale attribuzione.

LA VESTE DI GIUDA

La figura di Giuda, che nei secoli ha accumulato ogni sorta di attributi deprecabili, almeno a livello simbolico, è rappresentato vestito di giallo. Tali rappresentazioni di Giuda sono concentrate sopratutto nell’iconografia medioevale quando si andò sempre più affermando che il giallo fosse il colore della falsità e dell’emarginazione.

Una connotazione negativa che si estesa fino ai nostri giorni poiché oggi il giallo è per taluni il colore del tradimento, e di conseguenza della gelosia.
alda luisa corsini condivide questo
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Marziale
Se interessante è il post, il commento dell'ottima Alda Luisa lo è ancor di più. Come sempre, sollecita la nostra curiosità con intriganti quesiti ma subito dopo ci appaga e fa riposare le nostre inquietudini con le sue intelligenti e precise risposte.
Diciamolo subito:l'argomento è sterminato, da veri studiosi. Certamente difficile per chi non conosce la storia e le vicende di questo popolo, …Altro
Se interessante è il post, il commento dell'ottima Alda Luisa lo è ancor di più. Come sempre, sollecita la nostra curiosità con intriganti quesiti ma subito dopo ci appaga e fa riposare le nostre inquietudini con le sue intelligenti e precise risposte.
Diciamolo subito:l'argomento è sterminato, da veri studiosi. Certamente difficile per chi non conosce la storia e le vicende di questo popolo, l'ebreo. Chiamato ad esser sacerdote del mondo intero, non riconosce il Sacerdote che voleva porre sulla sua testa la corona di quel Sacerdozio Regale. La Scrittura , che anticipa e segue la storia che invece si sviluppa ciecamente solamente nel Tempo, aveva avvertito loro ed avverte noi sugli accadimenti futuri: quel popolo, tanto caro a Dio, doveva divenire il Suo uccisore e passare poi quella corona rifiutata al Nuovo Israele. Ma, se Caino non fu perdonato, il Vecchio Israele, dice la Scrittura, lo sarà:tutto a maggior gloria di Dio. Dio non ha bisogno dell'Umanità. Dio non ha bisogno di nessuno:basta a Se Stesso.
Ma per Vecchio Israele io considero solamente l'ebreo sefardita. Non quel popolo convertito, i Khàzari, divenuti nei secoli gli Aschenazi, i quali hanno portato solamente caos nel mondo , nella Cristianità e nell'ebraismo, i quali rappresentano Apocalisse: la Prima Bestia.
Se vogliamo parlare , per non annoiare, solamente di colori e non di storia ebraica, N.S.Gesù Cristo, potremmo dire oggi, fu ebreo sefardita, del ceppo di Jesse e figlio, diremmo oggi ,dell'iracheno Abramo. La consanguineità era fondamentale per l'antico popolo, dunque, essendo Lui e la Madre della stirpe di Davide e inserendo le sempre cara parole valtortiane, azzardiamo l'ipotesi che anche il re David fosse, o di un bel color biondo, come asserisce la Valtorta di Maria Santissima, oppure che re David avesse i capelli color rame, come quelli, asseriscono la Valtorta e Publio Lentulo, del nostro Amato e Benedetto Salvatore.
Marziale
warrengrubert
Di Davide è scritto che avesse i capelli fulvi:
1Samuele 16,1-13
"Quegli mandò a chiamarlo e lo fece venire. Era fulvo, con begli occhi e gentile di aspetto."
Marziale
Bravo @warrengrubert ! Mi sono dimenticato la Scrittura! Ma, come vede, ciò rende ancora più convincente il mio solitario pensiero. Grazie!
alda luisa corsini
... e anche di Esaù (oltre al fatto che fosse molto peloso).
alda luisa corsini
E rosso era il faraone Ramses II. tanto per rimanere in tema con i personaggi della Bibbia.
Marziale
Ottima amica, ma così non finiamo più! All’ incauto visitatore Gloria.tv apparirà un sito di coiffeurs!
alda luisa corsini
👏 😀
alda luisa corsini
Sul colore dei capelli degli ebrei potrebbe essere utile un compendio della Moscati in www.morasha.it/zehut/mlm01_chisonogl… (per ricollegarmi anche al'amico @Marziale ) dove si legge:
"Nella stessa Europa, pur essendo di pelle bianca, hanno caratteristiche somatiche diverse: quelli cosiddetti sefarditi (originari della Spagna, in ebraico Sefarad), con la pelle bruno-dorata, occhi neri e capelli …Altro
Sul colore dei capelli degli ebrei potrebbe essere utile un compendio della Moscati in www.morasha.it/zehut/mlm01_chisonogl… (per ricollegarmi anche al'amico @Marziale ) dove si legge:
"Nella stessa Europa, pur essendo di pelle bianca, hanno caratteristiche somatiche diverse: quelli cosiddetti sefarditi (originari della Spagna, in ebraico Sefarad), con la pelle bruno-dorata, occhi neri e capelli castani, fautori con gli arabi della famosa scuola dei traduttori (sec. XIII), inclini indifferentemente tanto agli studi di mistica ebraica quanto a quelli delle letteratura romantica.

Ben diversi gli ebrei aschenaziti (dall’ebraico Aschenazi, Germania), presenti in tutto l’Est d’Europa, dediti all’approfondimento degli studi biblici cui nessuno, modesto ciabattino o ricco mercante che fosse, si sarebbe mai sottratto per lunghe ore al termine di una giornata di lavoro. Hanno per lo più capelli rossi e occhi verdi, altri sono biondi con pelle chiarissima. Forse è abbastanza curioso il fatto che questi sono gli unici veri ariani in quanto discendenti in gran parte dai Khazari. (Il loro impero, potentissimo nel VI secolo dell’era volgare, si estendeva dalle steppe del Caucaso al basso Volga, ed era considerato la culla della più pura stirpe di Ario. Proprio questo popolo, verso la fine dell’ VIII secolo lascia il paganesimo per convertirsi, re Bulan in testa con tutta la sua corte, all’ebraismo ritenendosi discendente di una delle tribù disperse d’Israele). Paradossalmente i nazisti, ritenendosi una razza superiore, quella ariana appunto, sterminarono in massima parte proprio quegli ebrei che erano ormai gli ultimi veri discendenti di Ario......"
Marziale
Per chi volesse approfondire le conoscenze sull'ebraismo aschenazita consiglio il libro di Arthur Koestler, ebreo aschenazita, intitolato :" La tredicesima tribù".