Il loro Sinodo: Francesco sceglie personalmente alcuni attivisti gay
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I 185 membri votanti, soprattutto dei paesi amazzonici, includono i 13 capi dei dicasteri vaticani.
Tra gli "ospiti speciali" di Francesco ci sono difensori di aborto e contraccezione come l'ex segretario dell'Onu Ban Ki Moon e l'economista preferito da Francesco Jeffrey Sachs, come anche i capi dei due servizi di sollievo dei vescovi tedeschi, che sponsorizzano il Sinodo: Michael Heinz (Adveniat) e Pirmin Spiegel (Misereor).
22 partecipanti sono stati personalmente scelti da Francesco. Sono attivisti gay e/o palesi sicofanti.
Tra loro ci sono i membri del consiglio di cardinali, inclusi i cardinali Marx e il cardinale dello scandalo Rodríguez Maradiaga. Gli attivisti gay più famigerati scelti apposta sono:
• il cardinale di Vienna, Schönborn, che organizza regolarmente eventi per gay nella sua Cattedrale;
• l'arcivescovo di Curia, Paglia, che ha sovvertito sia la Pontificia Accademia per la Vita che l'Istituto Giovanni Paolo II di Roma;
• il vescovo di San Diego McElroy, che presiede Eucarestie gay e ha promosso un uomo che vive in uno pseudo-matrimonio gay come “associato pastorale”;
• il vescovo di Albano Semeraro che ha "difeso" Francesco dai cardinali Cattolici ed è stato visitato da lui privatamente nel 2017 e oggi (21 settembre);
• il Cardinale Bertello, che ha bloccato la riforma finanziaria del cardinale Pell facendo piombare il Vaticano in una emergenza finanziaria;
• il vescovo argentino Macín, che ha ricevuto adulteri impenitenti in “piena comunione” [con lui] escludendo i Cattolici;
• il vescovo Sánchez Sorondo che ha definito il pontificato di Francesco un “momento magico”.
In questo deserto amazzonico c'è una sola voce Cattolica: il cardinale Robert Sarah, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino.
Foto: © Mazur, CC BY-NC-SA, #newsBixpletixv