La lettera del Vescovo Corrado Lorefice a Don Alessandro Minutella

"Carissimo don Alessandro, le tue recenti affermazioni che attraverso i social network valicando i confini della nostra arcidiocesi hanno provocato non poca confusione e scandalo nel popolo santo di …Altro
"Carissimo don Alessandro, le tue recenti affermazioni che attraverso i social network valicando i confini della nostra arcidiocesi hanno provocato non poca confusione e scandalo nel popolo santo di Dio mi inducono a intervenire nei tuoi confronti come pastore dell’amata chiesa palermitana.
In più occasioni l’arcivescovo mio predecessore, per un’altra vicenda che ti ha riguardato personalmente, e io stesso ti abbiamo invitato a recedere da affermazioni a comportamenti che nuocciono gravemente alla comunione ecclesiale e all’armonia del nostro presbiterio e che suscitano interrogativi e che provocano turbamento nelle coscienze di tanti fedeli della nostra arcidiocesi.
E peraltro di pubblico dominio che tu sia con le tue parole che con gli atteggiamenti non hai esitato fino a oggi ad assumere una posizione di forte dissenso e di netto contrasto nei confronti della gerarchia cattolica con a capo l’attuale romano pontefice e ad anche nei confronti del tuo vescovo al quale sei tenuto per un …Altro
Francesco I e un altro utente si collegano a questo post
Francesco I
Pare che, invece, la diocesi di Palermo non abbia preso nessun provvedimento per quest'altro "caso"
Le curé de San Saverio, le Père Scordato, "bénit" le "mariage" de deux lesbiennes dans son église - 7 septembre 2016
Don Attilio
I falsi profeti. L'albero e i frutti (vedi Matteo 12,33-35; Luca 6, 43-44)
"Attenti ai falsi profeti! Quando vi vengono incontro, all'apparenza sembrano pecorelle, ma sotto sotto, essi sono lupi feroci. 16Li riconoscerete dalle loro azioni.
'Si può forse raccogliere uva dalle spine o fichi da un cespuglio? 17Se un albero è buono, fa frutti buoni; ma se un albero è cattivo, fa frutti cattivi. …Altro
I falsi profeti. L'albero e i frutti (vedi Matteo 12,33-35; Luca 6, 43-44)
"Attenti ai falsi profeti! Quando vi vengono incontro, all'apparenza sembrano pecorelle, ma sotto sotto, essi sono lupi feroci. 16Li riconoscerete dalle loro azioni.
'Si può forse raccogliere uva dalle spine o fichi da un cespuglio? 17Se un albero è buono, fa frutti buoni; ma se un albero è cattivo, fa frutti cattivi. 18Un albero buono non può fare frutti cattivi, così come un albero cattivo non può fare frutti buoni. 19Ma un albero che non fa frutti buoni si taglia e si butta nel fuoco. 20'Dunque, è dalle loro azioni che riconoscerete i falsi profeti." Chi non è con Cristo è contro Cristo anche se si nasconde dietro una diocesi. Giuda iscariota era vescovo, ma ciò nonostante si è perso miseramente. Non pensino lorsignori di essere intoccabili. Davanti a Dio tutto si paga e chi è più misero di un vescovo che tradisce Dio? Le prostitute li passeranno avanti! Padre Pio disse che l'inferno è lastricato di anime sacerdotali. Pensa un po' che furbizia fare la parte di Giuda il traditore!
Massimo M.I.
" Vi espelleranno dalle sinagoche, anzi l'ora verrà che chiunque vi ucciderà crederà di offrire servizio a Dio
Maurizio Muscas
Nella medesima diocesi fanno benedizioni a sodomiti all'Altare, in altre come Genova e Firenze idem. Puoi dire e fare qualsiasi cosa col tacito consenso del tuo Ordinario come questo triste personaggio mitrato che entra in bicicletta in Cattedrale: vantarti di praticare aborti, andare con trans e/o donne, negare Divinità NSGC etc... MA DEVI ESSERE MODERNISTA! E Tutto sarà perdonato.
Papaboys 3.0
ma quale regime dispotico??? Un vescovo saggio che richiama un sacerdote 'fuori dalle righe', peraltro già richiamato da altri vescovi ed cardinale. Senza obbedienza e solo con 'fantasismi' si va poco lontano... Ed i frutti sono questi. Vogliamo pregare per Don alessandro, perchè tutto il bene che c'è in Lui possa rispondere con coerenza al giuramento di obbedienza fatto nel giorno dell'ordinazione.
Marco Arpaja
Ecco, il regime dispotico è uscito allo scoperto. Ricordo agli smemorati, il rev parroco genovese: don Gallo. Egli non solo non fu mai rimosso dal suo incarico ma, le sue esegue vennero officiate dal suo vescovo in persona.