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Ma che sorpresa: Schönborn vuole benedire le unioni tra omosessuali

Il cardinale di Vienna Christoph Schönborn "non è felice" del comunicato del Vaticano che impedisce di impartire benedizioni agli omosessuali (Erzdioezese-Wien.at, 24 marzo). I legami tra omosessuali …Altro
Il cardinale di Vienna Christoph Schönborn "non è felice" del comunicato del Vaticano che impedisce di impartire benedizioni agli omosessuali (Erzdioezese-Wien.at, 24 marzo).
I legami tra omosessuali o adulteri si possono "benedire", ha protestato: "Se la richiesta di una benedizione è onesta e chiede realmente la benedizione di Dio per un percorso di vita che due persone perccorono insieme in qualunque sitiazione [peccaminosa] allora non si può negare la benedizione [del peccato]."
Come vescovo, Schönborn dice agli omosessuali che "non avete realizzato l'ideal completo ma è importante che viviate a modo vostro [peccaminoso] sulla base delle virtà umane, senza le quali non esiste una unione ben riuscita. E questo merita una benedizione."
Schönborn ha una lunga storia di apologia agli omosessuali. In tutta la sua carriera, ha fatto il "conservatore" o il "liberale" a seconda della convenienza personale.
Foto: © Mazur, CC BY-NC-ND, #newsZjveaxfhme
giandreoli
Stupito e amareggiato dalle opinioni ingannevoli e dai gravi propositi peccaminosi di numerosi Pastori della Chiesa (in realtà: mercenari), ripropongo quanto segue. Non esiste nessun “legame tra omosessuali” né è da confondere con il “legame tra persone” chiamato “amicizia”: l' “amore di benevolenza” che cerca il bene della persona amata, a differenza dell’ “amore di concupiscenza” che ne …Altro
Stupito e amareggiato dalle opinioni ingannevoli e dai gravi propositi peccaminosi di numerosi Pastori della Chiesa (in realtà: mercenari), ripropongo quanto segue. Non esiste nessun “legame tra omosessuali” né è da confondere con il “legame tra persone” chiamato “amicizia”: l' “amore di benevolenza” che cerca il bene della persona amata, a differenza dell’ “amore di concupiscenza” che ne cerca la piacevolezza o una propria utilità. La vera amicizia cristiana è innanzitutto espressione dell’amicizia fondata sulla legge di Dio e sulla comunione di vita con Cristo - è dono dello Spirito Santo e si alimenta nella sua grazia santificante - si propone di cercare, per sé e per le persone amiche, la volontà di Dio e corrispondergli anche e soprattutto nel sacrificio di sé (la Croce) - per manifestarsi, evita i gesti che appartengono all’affettività coniugale o filiale e non ricorre a carezze, baci, regali non necessari - è saggio (talvolta doveroso) metterla alla prova con la lontananza, che la purifica e la irrobustisce - deve essere fuggita prontamente se presenta inclinazioni o occasioni di peccato (le cattive amicizie che ogni buon genitore sa riconoscere) - è libera, non vincolante né esclusiva, ma si rivolge a tutti nella carità. Diversamente, se è ricerca di un affetto piacevole o di una propria utilità e non mira alla santità di tutte le persone amiche, è concupiscenza mascherata di amicizia. I Santi chiedevano innanzitutto la benedizione di Dio su di sé, al fine di poter realizzare “l’amore più grande: quello di saper dare la propria vita per il bene degli amici”. Più che di Pastori, dunque, c'è bisogno di Confessori e di veri Direttori Spirituali che parlino di “amicizia” ed educhino a quella vera, quella che mira alla santificazione propria ed altrui, e i cui segni distintivi rimangono: la gioia data dall'osservanza della legge di Dio, l’abnegazione e la Croce, la devozione ecclesiale e liturgica alla Vergine Santa.
il vandea
Ma ancora non e' stato cacciato via dalla Chiesa quel sudicio individuo ?
LiberaNosDomine
Compiacenza sodomita, la via per l'inferno